Il flusso migratorio verificatosi a seguito di un momento storico e politico di cambiamenti e di particolare difficoltà nel Nord Africa ha certamente determinato una situazione oggettivamente complessa.
Noi cristiani, soci di Azione Cattolica e cittadini di questa porzione d’Italia, la Puglia, ci sentiamo particolarmente interpellati in questa situazione che provoca la sofferenza di migliaia di esseri umani.
Riteniamo che la situazione creatasi a Lampedusa prima, e oggi a Manduria vada gestita nel pieno rispetto della dignità umana.
Nelle esperienze passate di emergenza nel nostro paese, la nostra Regione è risultata fondamentale in quanto ha messo in campo la sinergia tra istituzioni e società civile, in tutte le sue forme.
Oggi, certamente, le decisioni in merito ci vedono impreparati a gestire il desiderio di libertà dei fratelli di terre lontane: non si può solo pensare ad interventi di mero ordine pubblico, o a svuotare tendopoli per riempirne altre, quanto invece esercitare lo stile dell’accoglienza, dell’accompagnamento e del servizio.
Nell’esprimere sentimenti di profonda preoccupazione per la nostra storia presente e soprattutto futura suggeriamo di attivare quanto prima opportuni interventi che abbiano come obiettivo la centralità della persona nella sua assoluta integrità e diversità: questa è la Fraternità.
Appellandoci alla comune umanità, sentiamo vicino in questo momento don Tonino Bello, figlio di questa terra, che, all’arrivo di migliaia di albanesi, seppe essere protagonista coraggioso, quale testimone di accoglienza, condivisione e di pace.
Ci impegniamo a promuovere percorsi di informazione che portino alla corretta conoscenza della situazione in atto e di un concreto impegno di volontariato, in particolare sinergia con le Caritas diocesane.
Il nostro unanime, sentito e condiviso saluto lo esprimiamo con le parole di Cristo
“Tutto quello che avete fatto ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40).
I delegati al XIV Consiglio Regionale Elettivo di AC
Il segretario di Alternativa Comunista Michele Rizzi incalza :" Sabato scorso e in questi giorni, assieme ai militanti di Alternativa comunista e ai militanti del movimento siamo stati a Manduria a manifestare per la liberazione degli immigrati tunisini scaricati lì dal Governo Berlusconi, dopo averli trasportati da Lampedusa come se fossero pacchi di immondizia da scaricare altrove.
Il grido di libertà degli immigrati reclusi è la testimonianza diretta delle politiche razziste di questo governo che al pari di quelli precedenti, considera un lavoratore tunisino o di altra nazionalità, semplicemente un fardello da incarcerare e magari rispedire al mittente.
Lo scandaloso campo di Manduria è in realtà una vera Guantanamo pugliese, dove, al pari di altri campi messi su in Italia, si ammassano uomini con diritti negati che chiedono unicamente dirittti democratici.
Per questo, Alternativa comunista chiede che il campo di Manduria sia chiuso e che si dia il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati permettendo la libera circolazione."
Noi cristiani, soci di Azione Cattolica e cittadini di questa porzione d’Italia, la Puglia, ci sentiamo particolarmente interpellati in questa situazione che provoca la sofferenza di migliaia di esseri umani.
Riteniamo che la situazione creatasi a Lampedusa prima, e oggi a Manduria vada gestita nel pieno rispetto della dignità umana.
Nelle esperienze passate di emergenza nel nostro paese, la nostra Regione è risultata fondamentale in quanto ha messo in campo la sinergia tra istituzioni e società civile, in tutte le sue forme.
Oggi, certamente, le decisioni in merito ci vedono impreparati a gestire il desiderio di libertà dei fratelli di terre lontane: non si può solo pensare ad interventi di mero ordine pubblico, o a svuotare tendopoli per riempirne altre, quanto invece esercitare lo stile dell’accoglienza, dell’accompagnamento e del servizio.
Nell’esprimere sentimenti di profonda preoccupazione per la nostra storia presente e soprattutto futura suggeriamo di attivare quanto prima opportuni interventi che abbiano come obiettivo la centralità della persona nella sua assoluta integrità e diversità: questa è la Fraternità.
Appellandoci alla comune umanità, sentiamo vicino in questo momento don Tonino Bello, figlio di questa terra, che, all’arrivo di migliaia di albanesi, seppe essere protagonista coraggioso, quale testimone di accoglienza, condivisione e di pace.
Ci impegniamo a promuovere percorsi di informazione che portino alla corretta conoscenza della situazione in atto e di un concreto impegno di volontariato, in particolare sinergia con le Caritas diocesane.
Il nostro unanime, sentito e condiviso saluto lo esprimiamo con le parole di Cristo
“Tutto quello che avete fatto ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40).
I delegati al XIV Consiglio Regionale Elettivo di AC
Il segretario di Alternativa Comunista Michele Rizzi incalza :" Sabato scorso e in questi giorni, assieme ai militanti di Alternativa comunista e ai militanti del movimento siamo stati a Manduria a manifestare per la liberazione degli immigrati tunisini scaricati lì dal Governo Berlusconi, dopo averli trasportati da Lampedusa come se fossero pacchi di immondizia da scaricare altrove.
Il grido di libertà degli immigrati reclusi è la testimonianza diretta delle politiche razziste di questo governo che al pari di quelli precedenti, considera un lavoratore tunisino o di altra nazionalità, semplicemente un fardello da incarcerare e magari rispedire al mittente.
Lo scandaloso campo di Manduria è in realtà una vera Guantanamo pugliese, dove, al pari di altri campi messi su in Italia, si ammassano uomini con diritti negati che chiedono unicamente dirittti democratici.
Per questo, Alternativa comunista chiede che il campo di Manduria sia chiuso e che si dia il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati permettendo la libera circolazione."
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