Il Piano di attacco durissimo alla sanità pubblica pugliese tocca anche
la Provincia di Barletta-Andria-Trani e nella fattispecie gli ospedali
di Canosa e Trani dove si chiudono interi reparti e si tagliano posti
letto. A Canosa, in particolare, si chiude il reparto di ostetricia e
ginecologia, cancellando in un solo colpo un nuovissimo reparto
inaugurato solo qualche anno fa. Un vero e proprio scandalo ed oltraggio
ai diritti di migliaia di lavoratori della Provincia, perchè gli
effetti di questo Piano sanitario varato dalla Giunta di centrosinistra
pugliese non colpisce solo le città interessate dai tagli dei reparti
(in questo caso, Canosa e Trani), ma anche i lavoratori delle altre
città. Attolini che sicuramente dorme su un comodo guanciale fatto di
privilegi derivanti dalla sua carica di assessore regionale alla sanità,
finge di ignorare che così le liste d'attesa diventeranno
chilometriche, dovendo tutti andarsi a curare in pochi ospedali e che
tutto andrà a beneficio della sanità privata, che come abbiamo visto
anche nello scandalo dellle forniture della Asl di Foggia, spesso ha
anche legami stretti con la politica interna al Palazzo di Via Capruzzi.
Alternativa comunista è impegnata da mesi contro questo Piano sanitario ammazza ospedali e posti letto e ritiene che se la Giunta regionale guidata da Vendola ed Attolini non dovesse ritirare i tagli (in questa provincia, quelli di Trani e Canosa), si dovrà scendere in piazza per difendere il diritto alla sanità pubblica che il centrosinistra pugliese sta mettendo pesantemente in discussione.
Michele Rizzi
Alternativa comunista è impegnata da mesi contro questo Piano sanitario ammazza ospedali e posti letto e ritiene che se la Giunta regionale guidata da Vendola ed Attolini non dovesse ritirare i tagli (in questa provincia, quelli di Trani e Canosa), si dovrà scendere in piazza per difendere il diritto alla sanità pubblica che il centrosinistra pugliese sta mettendo pesantemente in discussione.
Michele Rizzi
Nessun commento:
Posta un commento