Quello del 31 dicembre scorso rimarrà un altro brutto giorno per questa città dove l’inciviltà ed il qualunquismo sembrano aver preso il sopravvento.
Forse perché regna un’aria di eccessivo permissivismo o forse solo perché ognuno è abituato a guardare il proprio orticello fregandosene del resto o forse ancora perché nessuno è mai stato in grado di imporre un serio regime di regole e sia stato capace di farle rispettare, sta di fatto che il 31 dicembre 2011 non è stato solo l’ultimo dell’anno ricco di esplosioni, di botti illegali, di danneggiamenti di beni pubblici e di bevute a sbafo.
L’ultimo dell’anno è stata anche la dimostrazione di come questa città viva momenti di assoluta inciviltà istituzionale.
Bastava percorrere alcune importantissime vie cittadine per notare, come noi e tutti gli altri hanno notato, cassonetti per la raccolta del vetro completamente colmi di bottiglie vuote di alcolici o bibite. Quelle stesse bottiglie accatastate accanto ai cassonetti stracolmi e non svuotati anche da giorni che invitavano all’atto vandalico e davano un grandissima opportunità ai malintenzionati di utilizzare quelle “armi” per compiere i loro stupidi e dannosi gesti.
Se pensiamo che ad Andria vige ancora oggi un’ordinanza sindacale che vieta a pizzerie e bar la vendita di bevande in bottiglie di vetro o di alluminio dopo le ore 22 consentendo solo la vendita in bicchieri di carta o di plastica, allora capiamo bene di quanta ipocrisia siamo circondati e di quanto questi teatrini abbiano bisogno di una sana e definitiva rivoluzione.
Consiglio Direttivo Comitato Quartiere Europa di Andria

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