martedì 3 gennaio 2012

BAT : La terra l'unica strada per unire etica e profitto ! Unisciti ai Gruppi di Acquisto di terreni.

Nasce in Puglia  l’esperienza del Gruppo Acquisto Terreni
Aziende agricole “bio”, delle quali ciascuno può comprare una quota

Si chiama Gat ed è una nuova realtà di fi­nanza etica che, dopo il nord-Italia, sta prendendo piede anche in Puglia. Le tre lettere che compongono la si­gla stanno per Gruppo Acqui­sto Terreni, un acronimo che ricorda i Gas, gruppi ac­quisto solidale, oramai un realtà consolidata in Puglia
.
La linea dei gruppi di ac­quisto è semplice: investire, tramite decine e decine di singole quote, su terreni agri­coli creando aziende a re­sponsabilità limitata che col­tivano e vendono prodotti biologici, rivalutano l’am­biente, lo salvaguardano dal­la cementificazione e condivi­dono sani valori. Nei prossimi mesi si prevedono molte adesioni a quella che, all’inizio, sembra poco più di una scommessa. Oggi sono oltre 70 le aziende agricole associate a Rete GAS Puglia , più di 50 quelli che stanno per aderire nel solo mese di Gennaio. Michele UVA è il responsabile della Rete GAS e si accenge a ricoprire il ruolo di presidente nel direttivo dei Gat della Puglia . Durante un incontro di presentazione ci ha parlato meglio di questa realtà.

Presidente, perché sce­gliere di aderire a un grup­po di acquisto terreni?
"E un ottimo investimen­to, sicuro. A differenza del mattone non è affatto in ca­lo. Magari le case si svaluta­no, queste aziende no. Ed il rischio di fallimento è prati­camente nullo visto che le spese sono quasi vicine allo zero. È una soluzione alter­nativa alla Borsa. Un nuovo modo di fare economia, soli­dale e sostenibile".

Quanto costa acquistare una quota?
"Il prezzo lo stiamo decidendo con le aziende che aderiscono all'iniziativa. Non posso dare al momento cifre precise ma comunque posso assicurare che i prezzi delle singole quote saranno molto abordabili, credo molto inferiori a 500 €.

Possono esistere soci di maggioranza?
"Praticamente no e comun­que sarebbe una maggioran­za molto relativa: per regola­mento stiamo studiando di non consenti­re l’acquisto di oltre quattro quote su cento".

Che destinazione hanno i terreni acquistati? Cosa volete coltivare e alleva­re?

"Una parte sarà dedicata ai turisti, un agriturismo in­somma. Abbia­mo molti oliveti e molte verdure da orto. In seguito siamo intenzionati ad allevare api, capre, galline e più in qua ci piace­rebbe allargare il tutto verso suini. Ci mpiace sottolineare come la Puglia dia la possibilità soltanto con i frutti della propria terra di rendere autosufficienti le popolazioni che la abitano, il tutto con un impatto ambientale vicino allo zero."

Insomma c’è da guada­gnarci?
"Diciamo che per prima co­sa puntiamo a limitare al massimo le spese ricercando un’autosufficienza energetica e, in seguito, alimentare: stiamo censendo i vari pozzi e l’acces­so alle fonti, abbiamo in programma di in­stallare impianti di solare sia termico che fotovoltaico. 
L'obbiettivo è quello di abbattere i costi , e di conseguenza aumentare i ricavi. 
.
Quante persone lavoreranno al Progettto?
I numeri dipendono dalle quate che riusciremo a vendere, di certo c'è la possibilità di creare nuovi posti di lavoro con l'indotto che l'iniziativa porta. Giusto per darle qualche numero , per lavorare un ettaro di verdure servono circa 60 giornate lavorative. Se considera che oltre alla coltivazione abbiamo bisogno di altri servizi correlati ( vendita del prodotto, distribuzione, e quant'altro) le giornate lavorative diventano 90. Senza aggiungere il settore turistico che noi vogliamo collegare, spero che il complesso renda l'idea dell'opportunità che ci offre questo nuovo sistema integrato di investimento. "

Esiste una possibilità di recesso dal gruppo?
"Sì, certo stiamo studiando un sistema che ci consenta di difenderci da eventuali speculazioni e non smontare il progetto. Si prevede comunque molta flessibilità".

Perché un investitore dovrebbe scegliere la Puglia?
"Perché è una terra splen­dida. Perchè ha una lunghissima tradizione agricola, perchè voglio ricordare che la Puglia non a casa è stata la regione più visitata dai turisti nel 2011 e sopratutto ha un potenziale enorme tutto da sviluppare."

Chi fosse interessato al Gat, a chi deve rivolgersi?
"Tutte le informazioni saranno date dal sito della Rete GAS Puglia per il momento le adesioni credo che non partiranno prima della metà di Febbraio. Infatti per gestire questa iniziativa si ha bisogno di mettere su un team adeguato, quindi riteniamo opportuno prendere il tempo necessario per offrire il massimo risultato."

Nessun commento:

Posta un commento