TRA
I DATI PIU’ PREOCCUPANTI QUELLI PROVENIENTI DALLA SESTA PROVINCIA BAT.
NEGLI
ULTIMI ANNI UN IMPRESSIONANTE CALO DEL NUMERO DELLE IMPRESE ATTIVE, DEI CONSUMI
E DELL’OCCUPAZIONE. IL 2013, UN ANNO DA DIMENTICARE SUL FRONTE OCCUPAZIONALE
CON LA PERDITA DI DECINE DI MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO.
DA
UNIMPRESA E CGIL LA PREOCCUPANTE FOTOGRAFIA DELLA REALTA’.
I
dati provenienti dall’intera Regione Puglia sono drammatici e sono lo specchio
di una situazione che porta dietro di sé un allarme fortissimo e preoccupante.
La crisi economica sta continuando a divorare forza lavoro e mettendo a serio
rischio il sistema imprese. I dati relativi alla sesta provincia pugliese di
Barletta Andria Trani sono lo specchio peggiore della situazione.
I
rapporti recentissimi emersi dalle relazioni della CGIL, sul fronte
occupazionale, e dell’UNIMPRESA BAT, sul fronte delle imprese, parlano chiaro e
sono inconfutabili.
In
pochi anni il numero delle imprese attive su quel territorio è calato di molte
migliaia e l’attenta, lunga ed articolata relazione che proprio il presidente
di Unimpresa Bat, l’andriese Savino Montaruli, ha tenuto nel corso del recente
convegno a Bari sul tema “Impresa e Tradizione, la crisi sta distruggendo l’una
e l’altra”, ha fornito moltissimi elementi di riflessione e l’interessante
dibattito scaturito è stato tutto incentrato proprio su questi elementi.
Il
recente congresso della CGIL Bat, tenutosi a Barletta nei giorni scorsi, è
stato un altro interessantissimo momento di riflessione e i dati emersi dalle
relazioni sono anch’essi tanto chiari quanto preoccupanti con la perdita di
decine di migliaia di posti di lavoro e un tasso di disoccupazione, soprattutto
quella giovanile, ormai vicino al 50% con punte estreme in alcune città come
quelle di Andria che, proprio per questa negatività, causata anche da una serie
di situazioni concomitanti che hanno radici e responsabilità ben precise, è
riuscita anche ad ottenere il riconoscimento di Zona Franca Urbana, come è
emerso chiaramente dalla relazione di Unimpresa Bat.
Una
situazione in continuo peggioramento che aumenta sempre più il profondo gap con
altri Paesi europei che, al contrario, registrano una ripresa economica ed
occupazionale generata anche dall’efficienza dei servizi e dalla valorizzazione
dei sistemi turistici che riescono ad utilizzare egregiamente e positivamente
gli investimenti infrastrutturali fatti in passato proprio nel settore turismo,
altro elemento che caratterizza negativamente, invece, proprio il territorio
della provincia Bat che ancora non riesce a sfruttare le sue tante risorse rese
spesso infruttuose a causa di politiche di frammentazione e di penalizzanti ed
anacronistiche contese.
Per
quanto riguarda le imprese la condizione è addirittura peggiore in quanto
proprio nella sesta provincia il numero di quelle attive è calato in soli
pochissimi anni di oltre cinquemila con la conseguenza che anche importanti
opportunità sono state rese vane e perdute forse per sempre.
Di
fronte a queste situazioni appaiono incomprensibili ulteriori attese e mancanza
di interventi che siano seriamente e realmente produttivi e soprattutto che
abbiano momenti di verifica affinché non si continui ad utilizzare denaro
pubblico ed investimenti privati in direzioni che già hanno ampiamente
dimostrato essere dispersive ed improduttive.
CO.DI.COM. – Puglia

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