Tempo fa, già con rammarico, avevamo osservato le immagini agghiaccianti di un servizio di Telenorba che ha fatto poi il giro della rete documentando il degrado del nostro Lungomare. Noi di Trani FutureDem abbiamo deciso di recarci personalmente in loco per constatare il degrado del nostro Lungomare che abbiamo ben documentato nelle nostre foto-denuncia. Lidi un tempo attrezzati oggi abbandonati, la costa a rischio di crollo, degrado, zone balneari non accessibili, gli scarichi abusivi, calcinacci e rifiuti. Il nostro lungomare non viene affatto valorizzato, abbiamo dovuto purtroppo anche constatare lo stato di abbandono e degrado di uno dei tratti storici del litorale tranese, quello della Grotta Azzurra e Acqua di Cristo. Manichini, vecchie imbarcazioni in plastica, corde, cassonetti di rifiuti, una pattumiera di rifiuti. Il nostro Lungomare, un tempo perla dell'Adriatico, è oggi ridotto in uno stato allucinante. E tutto questo alla vigilia della stagione estiva. Pare si sia aperto negli ultimi tempi un vero e proprio terreno di scontro tra gli ambientalisti e l’Arpa, i comitati per la tutela del mare e le autorità, ma qui in ballo non c’è solo la legittimità del “mare pulito”, qui c’è in ballo la nostra preziosa litoranea, la nostra costa che malgrado le opinioni divergenti di qualche ex assessore rappresenta una risorsa importante per il turismo locale. Lo stato del nostro Lungomare denota una chiara gestione fallimentare della nostra città negli ultimi dodici anni e questo è un dato incontrovertibile. La prova inoppugnabile della scarsa vocazione balneare della nostra città è sotto gli occhi di tutti. E' davvero preoccupante la totale incuria del nostro prezioso tratto di costa da parte amministrazione locale che evidentemente punta più su un turismo culturale. Si fa per dire, ovviamente. Perché sarà solo grazie alla Pro Loco Turenum se questa estate assisteremo ad eventi turistici volti a valorizzare il nostro invidiabile centro storico. Nei piani “turistici” dei nostri amministratori locali spiccano nella lista dei Vip da invitare nella stagione estiva nomi importanti da Montalbano a Fiorella Mannoia, ma perché no, anche Alex Belli. Il Trani International Festival è uno spreco di denaro pubblico oltre che la causa delle “morbosità” di qualche cittadino contribuente particolarmente curioso che giustamente pretende sapere con certezza le cifre reali investite in tale fantasioso progetto turistico. Le note dolenti non sono ancora finite. Il piazzale di Colonna, tappa obbligata per chi vuole percorrere il nostro lungomare, rappresenta l’icona della mala gestione cittadina e l’emblema della politica che alle parole non fa seguire i fatti. Sia chiaro, l’accesso al mare è gratuito, ma per precauzione meglio procurarsi un paio di scarpe antiinfortunistiche, poiché a nostro modesto parere, è pauroso il degrado del Viale de Gemmis che conduce al mare. Dovrebbe essere compito di chi governa la nostra città garantire ai cittadini una stagione balneare sicura e serena, ma usiamo il condizionale perché oggigiorno non è più una certezza. La spiaggia libera di Colonna da sempre abbandonata, perché non affidarla ad una cooperativa sociale, che pur garantendo un accesso gratuito al mare metta a disposizione dei cittadini dei servizi usufruibili a pagamento? Avviene già in tutta Italia, ma senza andare lontano, avviene già in tante altre città della Puglia come la vicina Bisceglie. Invece di ingaggiare un forestiero per organizzare la nostra estate come avvenuto nello scorso anno, non è più economico e ragionevole effettuare un gemellaggio con le frequentatissime città salentine? Il Sud Italia viene sempre dipinto come un problema per il nostro Paese, come una spina nel fianco per l'economia italiana, ma non è così, il Sud può diventare una risorsa per il Paese. il Sud non è solo l'Ilva, la camorra e l'evasione. Il Sud è anche turismo, storia e bellezze paesaggistiche che il mondo ci invidia! Noi di Trani FutureDem ci proponiamo fin d’ora di combattere contro la politica disonesta e fallimentare affinchè il coraggio sia sempre più forte della paura.
Trani FutureDem
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