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venerdì 23 novembre 2012

BAT : RIORDINO DELLE PROVINCE, IL REGOLAMENTO PER IL REFERENDUM “VERO” NON SI VEDE NE’ IN GIUNTA NE’ NEL CONSIGLIO COMUNALE DI LUNEDÌ PROSSIMO.

RIORDINO DELLE PROVINCE, BISCEGLIE VERSO UNA SPECIE DI REFERENDUM CHE POTREBBE METTERLA DIRETTAMENTE SUL TRENO PER BARI MENTRE AD ANDRIA IL REGOLAMENTO PER IL REFERENDUM “VERO” NON SI VEDE NE’ IN GIUNTA NE’ NEL CONSIGLIO COMUNALE DI LUNEDÌ PROSSIMO.
INTANTO C’E’ CHI CONTINUA A SPERARE NELL’AZIONE DEI  “LORO” PARLAMENTARI

Mentre cittadini, politici, dipendenti, dirigenti, addetti stampa, organi di informazione e aspiranti vari continuano a restare nell’attesa delle decisioni, quelle vere con delibere di consigli comunali o con decine di migliaia di firme vere raccolte tramite referendum veri provenienti da quei comuni che solo potenzialmente potrebbero decidere di aderire alla nuova Provincia Federiciana con capoluogo unico la città di Andria, qualche certezza sembra arrivare dall’atteso consiglio comunale celebratosi nella vicina città di Bisceglie e da informazioni stampa pare che proprio nella piccola cittadina marinara si sia deciso di adottare la formula della democrazia partecipata cioè quella del Referendum anche se in forma cosiddetta “informale”, al contrario dei poteri politici che sono sempre pieni, totali  ed incondizionati.
Un referendum “informale”, quindi, per far decidere ai cittadini se andare automaticamente nella Provincia allargata di Foggia o se tentare per tempo di salire sul treno che porta verso l’opzione dell’adesione alla Città Metropolitana di Bari cui la tranquilla cittadina vicina a Trani e a Molfetta ha sempre guardato con estremo interesse specie dopo lo sviluppo della confinante area industriale e commerciale.
Sicuramente lo strumento referendario, seppur “informale” potrebbe dire molto, soprattutto in merito al pensiero della gente comune rispetto alla terza possibilità posta nel quesito cioè l’adesione e la partecipazione alla costituzione di una nuova Provincia “allargata” del Nord Barese, anche se proporre la costituzione di una nuova entità di questo tipo quando proprio i politici tutti continuano a schierarsi per la soppressione di tutte le province parrebbe strumentale, anacronistico e al limite del grottesco.
Pare che questo Referendum “informale” dovrebbe tenersi fra alcuni giorni, presumibilmente il 9 dicembre, secondo quanto stabilito proprio dal Consiglio comunale di Bisceglie.
Poiché il Sindaco della ridente località ha correttamente fatto notare che: “...sarà un referendum informale, più ristretto rispetto a quello previsto dal regolamento perché sotto elezioni non sarebbe nemmeno possibile tenerlo”, invitiamo i comuni che ancora non lo avessero fatto e che vogliano veramente farlo, non solo a parole, come quello di Andria, ad approvare uno straccio di Regolamento che non dovrebbe mettere a dura prova le capacità nozionistiche né intellettive di consiglieri, amministratori e politici, in modo da indire per una data molto prossima un Referendum Consultivo su base provinciale e coordinato in tutti i comuni dell’attuale Provincia e in quelli delle cosiddette città aderenti al progetto di una nuova Provincia in modo da dare nelle mani degli autorevoli e indefessi parlamentari del territorio la possibilità di tentare di alzare un pochetto la voce sperando di essere perlomeno ascoltati dai loro colleghi di partito o di coalizione senza far rischiare a tutti noi cittadini un’altra brutta figura come quella umiliante che abbiamo dovuto subire nel corso del recente consiglio regionale dove la politica ha mostrato senza veli il proprio lato B ampiamente già noto a tutti.

Coordinamento Associazioni Civiche Andriesi

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