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News dalle Città della BAT

venerdì 8 novembre 2013

ANDRIA : CRESCE L'ALLARME CRIMINALITA'. IL PROBLEMA È ORMAI “SOCIALE” QUINDI ANCOR PIU’ GRAVE.

Dopo la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata con urgenza dopo quanto accaduto nella città di Trani ma crediamo anche dopo una serie di ulteriori gravissimi episodi che hanno visto ancora protagonista, in negativo, il territorio provinciale, bene ha fatto il Prefetto della Bat a riaffermare quanto già detto alcuni anni fa dall’allora Prefetto di Bari S.E. dott. Carlo Schilardi quando venne ad Andria e affermò: “Non c’è un caso Andria” e lo fece ben sapendo che quanto accadeva e, in verità, continua ad accadere ad Andria, come anche a Trani e nelle altre città del territorio, non rappresenti un “caso cittadino o locale” quindi non sono sufficienti le adeguate contromisure inquadrando il problema solo dal punto di vista dell’Ordine Pubblico ma la situazione appare essere più complessa proprio perché non esiste un caso Andria o un caso Trani ma esiste un caso Paese e, di conseguenza, anche un caso Bat.
Perciò, a nostro avviso, c’è da essere ancor più preoccupati in quanto questo significa che il susseguirsi di episodi criminali e delinquenziali è sta diventando un fattore “strutturale”, come lo sta diventando la situazione generalizzata di crisi che sta investendo tutte le categorie in maniera trasversale.
Il livello di guardia da parte delle Forze dell’Ordine e della Magistratura si è innalzato notevolmente e il lavoro che si sta svolgendo è encomiabile ed assolutamente proficuo e lo si vede dall’efficacia del contrasto ai fenomeni criminosi ma proprio perché a fronte di questa aumentata capacità di contrasto c’è un proporzionale aumento dell’insicurezza nei cittadini dobbiamo porci una domanda più radicale: “ma questi fenomeni tenderanno ad aumentare ulteriormente?”. La risposta purtroppo è si e sarà ancora così se non si riesce a spostare l’attenzione sul piano sociale guardando a quanto accade attorno a noi.
Questa è la terra con un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che sfiora il 40% quindi già questo dato preso singolarmente deve indurre a porre in campo piani di emergenza sociale che non siano come quelli cui si sta pensando da più parti cioè esclusivamente orientati alla elargizione di sussidi e di contributi seppur inquadrati in un’ottica, forse anche illusoria, di collegare questi interventi con forme di progettualità che non si capisce bene da dove debbano partire e dove e possano concludersi ma qualcosa di più “importante” e qualificante.
Nelle prossime settimane sarà più chiaro il quadro delle nuove emergenze che scatteranno, tutte contemporaneamente, già nei prossimi mesi e raggiungeranno il culmine nel primo semestre del 2014 e di fronte a quelle nuove e rinnovate emergenze le risposte non potranno più essere solo e solamente di natura emergenziale quindi il compito a casa per politici, amministratori, dirigenti e professionisti è già sulla scrivania e il voto finale non è per nulla scontato.
Intanto Andria resta in primissimo piano per l’emergenza sicurezza e gli episodi delle ultime settimanale e finanche quelli della scorsa notte cominciano a farci capire altre cose che erano già nell’aria.


                                                                                                                      Il Presidente
                                                                                                            UNIMPRESA BAT

f.to Savino Montaruli

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