Il giovane ed intraprendente Presidente del Consiglio dei Ministri, nominato ad occupare il prestigioso ruolo per tutelare tutti gli italiani, rischia di vedere vanificati tutti i suoi sforzi a causa di situazioni locali che forse neanche egli immagina. Ecco perché mi rivolgo direttamente al giovane Presidente Renzi per dirgli che la sua dialettica e le sue belle parole a nulla servono se non trovano riscontro ed applicazione nelle politiche locali sempre più vessatorie e centrate sulla politica della riscossione dei tributi coatta e forzata. Caro Presidente Renzi, tu stai continuando ad esaltare quegli 80 euro che dovrebbero andare nelle buste paga dei lavoratori dipendenti quindi neanche a tutti gli italiani e quello sforzo seppur apprezzabile è nulla rispetto a quello che sta accadendo nella nostre città.
Allora, Presidente Renzi ti chiedo: a cosa servono quegli 80 euro in busta paga se poi in un anno i cittadini si vedono raddoppiare se non quadruplicare la tassazione locale? Se parliamo della raccolta rifiuti e dei costi sostenuti dai cittadini andriesi per questo servizio e anche tasse sulla casa come si spiega che mentre aumenta il virtuosismo dei cittadini aumenta anche la tassazione invece che diminuire come sarebbe nella logica e come promesso nelle infinite quotidiane campagne elettorali? Perché Presidente Renzi non istituisce una apposita Commissione parlamentare che valuti in che modo vengono ancora oggi sperperati i fondi pubblici nonostante la spending review e come vengono turlupinati?
Caro Presidente Renzi, dica anche a quella Commissione d’inchiesta di occuparsi di quell’altro mostro creato appositamente sempre da quei burocrati e politici che ne sono parte integrante e sto parlando dell’arpia Equitalia che non smette mai di succhiare sangue rosso e vivo dalla carne dei contribuenti, con la complicità sempre di quegli amministratori scaricabarile che conferiscono al mostro potere e vantaggi, anche economici.
Equitalia dovrebbe essere un deterrente e combattere l’evasione ma qualcuno dovrebbe andare ad indagare in quel sistema e rendersi conto che il marcio è tutto proprio lì dentro.
Presidente Renzi, si può morire per un qualsiasi incidente, per una malattia, per una disgrazia o per morte naturale e questo potrebbe anche essere accettato ma morire del siero velenoso appositamente creato nelle mani di Equitalia non si deve e non si può morire.
Presidente Renzi, la prossima volta che deve propagandare una qualche forma di incentivazione o di elargizione a favore dei cittadini si renda conto di quello che c’è a monte perché anche se la prossima volta dovesse decidere di aumentare le pensioni di cinquecento euro al mese potrebbe ritrovarsi di fronte ai comuni in cui quei cinquecento euro se li sono già mangiati di imposte e tasse locali prima ancora di farli vedere ai propri cittadini.
Stato benevolo a Roma e malevolo nei comuni; Stato padre nella Capitale e iniettore di veleno tramite il suo peggior figlio chiamato Equitalia.
Anche io di Equitalia non voglio morire e al caro Matteo chiedo se riuscirebbe a vivere in quattro persone con soli 475 euro di pensione Inps al mese, come vivono molte famiglie italiane.
Il Presidente: Vincenzo Santovito
Allora, Presidente Renzi ti chiedo: a cosa servono quegli 80 euro in busta paga se poi in un anno i cittadini si vedono raddoppiare se non quadruplicare la tassazione locale? Se parliamo della raccolta rifiuti e dei costi sostenuti dai cittadini andriesi per questo servizio e anche tasse sulla casa come si spiega che mentre aumenta il virtuosismo dei cittadini aumenta anche la tassazione invece che diminuire come sarebbe nella logica e come promesso nelle infinite quotidiane campagne elettorali? Perché Presidente Renzi non istituisce una apposita Commissione parlamentare che valuti in che modo vengono ancora oggi sperperati i fondi pubblici nonostante la spending review e come vengono turlupinati?
Caro Presidente Renzi, dica anche a quella Commissione d’inchiesta di occuparsi di quell’altro mostro creato appositamente sempre da quei burocrati e politici che ne sono parte integrante e sto parlando dell’arpia Equitalia che non smette mai di succhiare sangue rosso e vivo dalla carne dei contribuenti, con la complicità sempre di quegli amministratori scaricabarile che conferiscono al mostro potere e vantaggi, anche economici.
Equitalia dovrebbe essere un deterrente e combattere l’evasione ma qualcuno dovrebbe andare ad indagare in quel sistema e rendersi conto che il marcio è tutto proprio lì dentro.
Presidente Renzi, si può morire per un qualsiasi incidente, per una malattia, per una disgrazia o per morte naturale e questo potrebbe anche essere accettato ma morire del siero velenoso appositamente creato nelle mani di Equitalia non si deve e non si può morire.
Presidente Renzi, la prossima volta che deve propagandare una qualche forma di incentivazione o di elargizione a favore dei cittadini si renda conto di quello che c’è a monte perché anche se la prossima volta dovesse decidere di aumentare le pensioni di cinquecento euro al mese potrebbe ritrovarsi di fronte ai comuni in cui quei cinquecento euro se li sono già mangiati di imposte e tasse locali prima ancora di farli vedere ai propri cittadini.
Stato benevolo a Roma e malevolo nei comuni; Stato padre nella Capitale e iniettore di veleno tramite il suo peggior figlio chiamato Equitalia.
Anche io di Equitalia non voglio morire e al caro Matteo chiedo se riuscirebbe a vivere in quattro persone con soli 475 euro di pensione Inps al mese, come vivono molte famiglie italiane.
Il Presidente: Vincenzo Santovito
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