Chi li
ha visti? L’Europa?
Tutti la denigrano ma poi tutti se ne sono innamorati. A quale
costo per i cittadini?
I
cerberi e le arpie della politica, quelli che si fanno vedere ma anche quelli
che si nascondono tornano a chiedere il voto dei cittadini, il nostro voto, per
(ri)mandare nel parlamento Europeo i soliti noti che sino ad oggi non si sa
quale traccia politica, amministrativa o propositiva abbiano potuto lasciare.
Noi non
ce ne ricordiamo alcuna, anzi solo disastri, a cominciare dalla distruzione
definitiva del nostro sistema agricolo, agroalimentare. monetario, economico,
industriale, commerciale e sociale. Questo per noi ha rappresentato sino ad
oggi l’Europa ed i suoi rappresentanti sono stati inutili e addirittura molto
dannosi per la comunità.
Chi ha
inneggiato all’europeismo usufruendone di enormi vantaggi economici in cambio
del nulla, continuerà a beneficiarne in futuro con laute pensioni e vitalizi.
L’Europa? Tutti la denigrano e quegli stessi privilegiati continuano a dire che
l’Europa è stata sempre matrigna con le comunità aderenti ma poi si
ripresentano all’alveare intriso di squisito miele dove gli orsi, ignari dei
pungiglioni delle api, cioè quello che dovremmo essere noi cittadini ed
elettori, continuano a leccare con avidità e spudoratezza.
Noi non
votiamo, anche questa volta saremo il primo Movimento Politico in Italia e
forse anche negli altri Paesi della Comunità Europea e anche le grandi manovre
attivate nella città di Andria, dormiente, assopita ed accontentata, queste
manovre sono fortissime, come quelle usate duecento anni fa dalla carboneria e
dalla coclide andriese, anche perché alimentate e foraggiate con ottimo fieno
rosso, verde, azzurro e di tutti gli altri colori della stagione politica ormai
al declino definitivo verso la vera rivoluzione culturale e civile che,
purtroppo, non sarà indolore per il nostro Paese e lascerà traccia di sé nel
corso dei futuri decenni.
Altro
che elezioni e votazioni. Si continua a guardare la realtà come se si fosse
estranei a quanto accade attorno a noi. Invece no. Questa politica ed i suoi
esponenti sono i primi veri responsabili dello sfacelo e del declino quindi
nessun voto per nessuno.
Qualunquismo?
No, realismo e osservazione della realtà e delle persone.
Noi non
votiamo così come non voterà il 58% degli elettori ma solo perché l’altra
percentuale farà scelte diverse da quelle tradizionali altrimenti la democrazia
questa volta sarebbe decaduta per sempre e definitivamente.
Questo
danno sociale è peggiore di tutte le ruberie che i politici hanno perpetrato
per tanti anni e più ancora della loro enorme faccia tosta.
Mancano
pochi giorni al 25 maggio, giorno delle votazioni, e fra poco vedremo la città
di Andria infestata di volantini e con locali lasciati liberi dalle centinaia
chiuse occupati dai faccioni e simboli ben messi in vista e in mostra di coloro
che dovrebbero rappresentare la nostra comunità senza averne né titolo né
mandato pieno.
Noi non
votiamo perché non vogliamo essere rappresentati da questi uomini e donne del
sistema. Un sistema che combattiamo perché fatto da invisibili privilegiati e
nominati che danno solo conto ai loro padroni che spesso ne hanno fatto
personaggi pubblici noti tirandoli fuori dall’anonima e senza che abbiano mai
avuto alle loro spalle alcuna storia da raccontare né ne avranno in futuro.
Noi non
votiamo per queste e tante altre valide e santissime sacrosante ragioni.
Loro
continuassero ad incontrarsi in lussuosi locali, a mangiare a sbafo insieme
amorevolmente e a fare inciuci che ormai sono sotto la luce del sole.
In
questi giorni, in queste ore notiamo personaggi in cerca di privilegi politici
venire anche nella nostra città a fare propaganda elettorale: ma chi siete? Chi
vi conosce? Ma cosa volete?
Perché
non scendete in piazza a incassare pomodori e patate fresche, sempre che non vi
portiate dietro scorte e carri armati per difendersi da frutta, ortaggi ed
epiteti gratis?
Il Presidente: Vincenzo Santovito
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