Ieri Roma ha compiuto un
grande salto di civiltà.
È stato approvato il
registro delle unioni civili, uno strumento che consente a due persone che
convivono, che si amano, di vedersi riconosciuti alcuni diritti, in assenza di
una misura specifica su base nazionale.
Andria, nonostante la
presenza di proposte che giacciono nel cassetto del Presidente del consiglio
comunale, non ha mai discusso di questo argomento, dimostrando una certa
grettezza culturale conservatrice, lontana anni luce da chi è fuori dal palazzo
e che dovrebbe essere rappresentato da chi siede nella massima Assise comunale.
Pensiamo che il
riconoscimento dei diritti sia una delle priorità di una società che si dice
civile. Per questo abbiamo inserito la misura del registro nel programma che intendiamo attuare con la
Città, perché dove c'è amore, non c'è peccato.
F.to Avv.
Savino Losappio
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