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sabato 31 gennaio 2015

BAT : L'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri rivolge, "Un appello però voglio rivolgere a tutti."

L'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani esprime la piena vicinanza e solidarietà al collega Ernesto La Salvia aggredito mentre svolgeva il proprio lavoro al servizio della comunità canosina .
L'episodio è purtroppo solo l'ultimo di una serie di aggressioni a cui sono soggetti medici ed infermieri , soprattutto quelli impegnati nel settore della emergenza urgenza  nello svolgimento della loro attività e ripropone il problema della sicurezza sul lavoro .
Non abbiamo dimenticato la collega Labriola assassinata a Bari  ne dimentichiamo tutte le vittime della quotidiana violenza gratuita e folle che si riversa sui sanitari  spesso lasciati soli a contenere la rabbia, la disperazione, la frustrazione , il disagio sociale ed economico che
nutre l'insana pianta della brutalità .
I luoghi di cura, gli ospedali,le guardie mediche, gli ambulatori sono uno scenario dove elettivamente si rappresenta il dramma della fragilità, della solitudine disperata , della richiesta di aiuto non sempre soddisfatta , costituendo un terreno fertile per manifestazioni di violenza repressa .
In un simile contesto non serve certo la militarizzazione dei presidi medici ne la vogliamo. Chiediamo a gran voce invece, e non da oggi, che si adottino misure di prevenzione che riducano senza pretesa di eliminarli del tutto i rischi.
Chiediamo attese confortevoli dove i cittadini si sentano accolti e non parcheggiati , con personale che si occupi di dare risposte ai bisogni più urgenti tali da creare un clima di fiduciosa attesa.
Chiediamo che i luoghi di maggiore afflusso prevedano  personale di vigilanza attivabile in tempo reale, l'attivazione di sistemi di video sorveglianza e filtri di accesso agli ambulatori.
La sicurezza in sanità è un diritto a garanzia di tutti ma non può realizzarsi senza impiego di risorse e volontà di dare concretezza agli impegni di circostanza presi sull'onda della emotività, sul corpo ferito degli operatori .
Non possiamo più fare finta di non sapere che infermieri e medici operano spesso in condizioni di lavoro inaccettabili, con turni di lavoro massacranti, senza riposi dovuti , senza gratificazioni, assenti nei processi di gestione, soli nella assunzione di responsabilità gravi.
La politica e i suoi rappresentanti si assumano le loro responsabilità, ci restituiscano i posti letto ospedalieri che ci spettano, ci restituiscano i finanziamenti pro capite dovuti, sblocchino le assunzioni negli ospedali, mettano fine alla precarietà, diano lavoro ai giovani in attesa.
Non si fanno le nozze con i fichi secchi .

Un appello però voglio rivolgere a tutti . 
Ai cittadini  chiedo  di ricostruire il clima di fiducia tra le parti, di nutrire la consapevolezza che i medici, gli infermieri , tutti gli operatori della sanità agiscono nell'interesse dei loro assistiti con gli strumenti disponibili e con i limiti di questi  ma sempre e comunque al meglio delle loro possibilità  e con la sacrale finalità di dare sollievo alle sofferenze .
Ai medici dico che la cifra morale del nostro impegno è contenuta nel nostro codice deontologico che ci impegna a fornire assistenza nel rispetto dei diritti fondamentali della persona. Abbiamo oggi più che mai la comune necessità di riaffermare il concetto di alleanza terapeutica con i nostri assistiti, di ricostruire il clima di affidabilità che ha sempre caratterizzato l'atto medico , un clima che la mercificazione della salute ha inesorabilmente eroso .
Senza queste premesse non è possibile nessun argine agli episodi di violenza  di cui tocca occuparci sin troppo spesso .

Benedetto Delvecchio
Presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia
di Barletta Andria Trani.

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