Una brutale storia di violenza ai danni di una ragazza da parte del suo convivente è emersa grazie al coraggio della vittima di denunciare il suo presunto aguzzino. I Carabinieri della Stazione di San Ferdinando di Puglia hanno tratto in arresto in flagranza di reato F.S.I, 26 anni, rumeno, per aver costretto la propria convivente, una ragazza italiana di 29 anni, a prostituirsi, per averle estorto con la violenza del denaro e per averla ripetutamente picchiata e maltrattata.
Le indagini sono partite quando la vittima, qualche giorno prima, approfittando dell’assenza dell’uomo, ha telefonato ai Carabinieri manifestando la sua condizione disperata, che l’aveva portata persino a pensare al suicidio. I militari quindi hanno predisposto un apposito servizio al fine di evitare conseguenze ulteriori per la vittima, la quale non tardava a richiedere aiuto, in quanto l’uomo l’aveva aggredita nuovamente con pugni e calci per costringerla ad avere rapporti a pagamento ed a consegnargli il ricavato.
I militari facevano pertanto irruzione in casa, bloccando la furia dell’uomo che si era scagliato violentemente sulla donna, traendolo in arresto. L’aggressore è stato associato al carcere di Foggia.
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