venerdì 17 aprile 2015

CANOSA DI PUGLIA : Attraversando i luoghi con i 5Sensi . . percorsi nel Patrimonio identitario della Puglia

Il trattato internazionale dell'UNESCO, adottato nel 1972, conosciuto come “Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale”, la cui importanza è paragonabile alla Dichiarazione universale dei Diritti umani, ha cambiato il rapporto del mondo con i propri Tesori, troppo spesso dimenticati.
- È per tutti un dovere e un impegno difenderli e conservarli per il futuro -, recita la convenzione,  richiamando l’individuo alla sua assunzione di responsabilità di fronte a testimonianze preziose della cultura identitaria di una città o della creatività umana e dei  valori universali dei secoli passati e del presente.
Pertanto, l’InterClubs UNESCO Bisceglie – Canosa di Puglia – Cerignola – ArcheoClub d’Italia Bisceglie, in occasione dell’ “Anno Internazionale della Luce”, organizza Domenica 19 Aprile la Giornata di Studio: “Patrimonio Archeologico di Canosa di Puglia dall’Età ellenistica alla tarda antichità”.
L’evento, pensato come un incontro di studio, di approfondimento e di interazione tra clubs  che condividono gli stessi fini,  intende esplorare una porzione  eminente  del patrimonio archeologico dell’antica Canusium , Città di Principi Imperatori e Vescovi, già presente con insediamenti umani fin dal Neolitico (XII secolo a.C.). “Mette in luce” la sua Storia, che va dal periodo Dauno  a quello in cui, influenzata dalla civiltà ellenistica,  diviene  un fiorente centro urbano e commerciale. Importante municipium romano, in seguito sarà capoluogo della provincia Apulia et Calabria e dal IV secolo d.C. sede della più importante diocesi di Puglia (sotto l’episcopato di San Sabino, venerato dal  principe normanno Boemondo d’Altavilla, raggiungerà  il massimo fulgore).
Considerato che,                                                                                     
•  I luoghi  prendono vita e valore, dal rapporto che viene a crearsi tra ambiente e persone,  dalla progettualità, dalla memoria che sa proiettarsi verso il futuro.
•  Il diritto alla bellezza e alla tutela dei paesaggi – cultura, cosi definite,  dal 1992, le interazioni tra uomo e ambiente, costituisce  una delle missioni irrinunciabili della Repubblica italiana,  riconosciuta nel dettato costituzionale,
il Percorso di Studio toccherà diverse epoche, all’insegna della cultura, per la  TUTELA –SALVAGUARDIA - PROMOZIONE  - VALORIZZAZIONE del PATRIMONIO Identitario di CANOSA DI PUGLIA. Condurrà i partecipanti, grazie al Patrocinio delle Istituzioni politiche e religiose, rappresentate dal Presidente della Provincia BAT e Sindaco di Bisceglie Spina, dai Sindaci La Salvia e Giannatempo e da Monsignor Felice Bacco della Basilica Cattedrale di San Sabino, a coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione dell’evento ed altresì alla collaborazione della Fondazione Archeologica Canosina Onlus  e delle guide della Dromos.it,  a diretto contatto con alcuni dei più importanti siti archeologici della città:
- Battistero di San Giovanni Tra i più insigni monumenti della Puglia, è un edificio del periodo bizantino attribuito a San Sabino. Costruito su un precedente edificio pagano, è parte integrante di un complesso di edifici cristiani comprendenti la basilica del Salvatore e quella di Santa Maria.
- La necropoli del Ponte della Lama – Santa Sofia Nei pressi della via Traiana, la necropoli di epoca romana, diventa, a  partire dal III secolo, sepolcreto paleocristiano con la costruzione di catacombe articolate in cubicoli, con loculi e sarcofagi.
- Ipogeo Scocchera B Sepoltura monumentale datata al IV-III sec a.C., è uno splendido esempio  delle dimore dei defunti appartenenti alle famiglie aristocratiche dei cosiddetti ”principi dauni”.
- Parco archeologico di San Leucio La basilica fu edificata su un preesistente tempio pagano di età ellenistica;  con il santo vescovo Sabino   diventa l’edificio paleocristiano di Puglia e conserva eleganti colonne e lacerti musivi, tra cui lo splendido “mosaico del pavone”.
- Palazzo Sinesi La costruzione ottocentesca ospita, al primo piano, “Un ipogeo al confine: la tomba Varrese”, una preziosissima esposizione che illustra il corredo proveniente dall’omonimo ipogeo, datato al IV-III sec a.C., appartenente ad una élite aristocratica di Principi dauni.

Pina Catino-Presidente Club UNESCO Bisceglie
Giovanni Princigalli-Presidente Club UNESCO Canosa di Puglia
Giovanni Martiradonna-Presidente Club UNESCO Cerignola
Luigi Palmiotti-Presidente ArcheoClub d’Italia Bisceglie

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