E’ un’autentica spending review
quella adottata dal Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani
Francesco Spina sul costo di fitto delle sedi provinciali.
La problematica situazione
finanziaria in cui versa l’ente, anche in virtù del recente riordino delle
Province italiane e del conseguente taglio dei trasferimenti delle risorse
economiche da parte del Governo centrale, ha di fatto indotto la Provincia a
rinegoziare i canoni di locazione delle tre sedi in fitto.
Il provvedimento adottato, in
seguito alle proposte pervenute all’amministrazione provinciale con i
proprietari degli immobili adibiti a sedi istituzionali dell’ente, prevede il
recesso del contratto di locazione relativo all’immobile di Viale De Gemmis a
Trani e la riduzione del 30% del canone di locazione per le sedi di Piazza
Plebiscito a Barletta e Via Tasselgardo a Trani.
«Abbattendo del 30% il fitto di
due sedi e recedendo dal contratto per la terza sede, di fatto risparmieremo
233.782,45 euro di fitto all’anno - ha affermato il Presidente della Provincia
di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina -. In questo momento complicato dal
punto di vista finanziario per la nostra Provincia, anche in virtù del riordino
delle Province voluto dalla Legge Del Rio e del taglio dei trasferimenti
economici da parte del Governo centrale, dovevamo inevitabilmente abbattere il
costo di fitto delle tre sedi di Trani e Barletta, razionalizzando gli spazi
per ridare ossigeno alle casse dell’ente. Voglio comunque precisare come,
nonostante la spending review, verrà ugualmente salvaguardato il principio di
policentrismo funzionale, che anima questa Provincia sin dalla sua istituzione.
Ringrazio i proprietari degli immobili che hanno compreso le difficoltà in cui
versa la Provincia, proponendoci condizioni più economiche e soddisfacenti. A
breve ci adopereremo, come sempre d’intesa con le organizzazioni sindacali, per
ricollocare in altre sedi i dipendenti che prestavano servizio presso la sede
di Viale De Gemmis, ottimizzando gli spazi ed evitando ogni tipo di disagio per
i lavoratori».
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