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lunedì 14 settembre 2015

LA CAMERA DI COMMERCIO DI BARI-BAT “INVESTE” CONTRO LE INFILTRAZIONI CRIMINALI IN AGRICOLTURA

UNIMPRESA BAT: “ RIPARTIAMO DAI DATI DELL’OSSERVATORIO PER CAPIRE COSA STA ACCADENDO NEI NOSTRI CAMPI”.

“Caporalato ed infiltrazioni criminali in agricoltura: dopo i tragici episodi che hanno interessato la Puglia ed in particolare il nostro territorio, riteniamo necessari taluni approfondimenti per non dimenticarci, fra poco, della gravità della situazione e tornare a parlarne il prossimo anno, nella prossima campagna di raccolta di pomodori e di uva sperando che, nel frattempo, non si consumino altre tragedia umane”. Con queste parole l’Ufficio di Presidenza di Unimpesa Bat, guidato da Savino Montaruli, è intervenuto su un argomento di scottante attualità che ha riempito le cronache di questa maledetta estate; che ha mietuto vittime anche in quello che era il Settore più importante, produttivo, socialmente e culturalmente più rappresentativo di questi territori ma oggi contaminato ed emarginato cioè quello Agricolo.
L’Ufficio di Presidenza ha elogiato la manifestazione che si svolgerà ad Andria, una delle “6 piazze per i diritti”, finalizzata ad evidenziare la necessità di combattere con decisione e forza il fenomeno del caporalato e le illegalità in agricoltura, con un dibattito pubblico che si terrà il giorno 15 settembre a partire dalle ore 18.00 in piazza Catuma, nel corso del quale saranno anche commentati i dati su lavoro nero in agricoltura, ed ha affermato che anche la Camera di Commercio di Bari-Bat sta facendo la sua parte.
Unimpresa Bat quindi afferma che si debba ripartire dall’analisi dei dati dell’”Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, risultato dell’opera svolta dalla Fondazione costituita nel febbraio 2014 per volontà di un’Associazione di Categoria di Settore, la Coldiretti, con finalità di approfondimento scientifico, diffusione e divulgazione degli studi sulla criminalità e l’illegalità nell’agricoltura e nell’agroalimentare. Una Fondazione che prevede, all’art. 3 dello Statuto, l’adesione di Sostenitori dell’Osservatorio cioè coloro che concorrono al raggiungimento degli scopi della Fondazione con contributi in denaro dell’importo stabilito dal Consiglio Direttivo, come da Deliberazione del 20 febbraio 2014 con la quale lo stesso C.D. della Fondazione ha stabilito che per acquisire lo status di Sostenitore è necessario un contributo non inferiore ad euro 10.000,00= (diecimila/00) annui da versare per almeno quattro anni.
La Camera di Commercio di Bari-Bat, ritenendo evidentemente che la problematica sia di interesse generale e diffuso ed investa, direttamente o indirettamente, l’intero tessuto economico e sociale, ha “colto” al volo l’”opportunità” ed ecco che, partendo evidentemente dal principio che questo territorio fosse pesantemente compromesso dal punto di vista della sicurezza, pur non aderendo alla Fondazione in qualità di Sostenitore visto che, è scritto nella Delibera di Giunta nr. 145, “valutato di non poter esprimere adesione in qualità di socio sostenitore in quanto ciò comporterebbe l’obbligo di versare un contributo non inferiore ad euro 10.000,00= (diecimila) “per almeno quattro anni”, rappresentando per l’Ente Camerale un impegno gravoso per la prospettata riduzione delle disponibilità finanziarie delle Camere di Commercio, ha deciso di erogare ben 10mila euro alla Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” giustificandolo quale contributo “a sostegno delle attività di contrasto all’illegalità agroalimentare svolte nell’anno”.
Questo importante impegno economico della Camera di Commercio di Bari-Bat, quindi indirettamente di tutte le imprese che versano le quote proprio alla Camera, anche di quelle agricole iscritte alla Camera quindi ufficiali e riconosciute, è un impegno tangibile verso una precisa direzione.
“Pur non essendoci dato sapere quei diecimila euro erogati alla Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, con SEDE in ROMA, quale preciso e specifico Progetto di contrasto all’illegalità in agricoltura abbiano finanziato, visto che non risulta nella generica ed indefinita Deliberazione di Giunta della Camera, sarebbe interessante attingere proprio ai dati della Fondazione per comprendere più approfonditamente il fenomeno che, a causa del caporalato, in questi ultimi mesi sta continuando a dominare le pagine di cronaca, suscitando indignazione, mietendo vittime e dando l’input anche all’organizzazione di iniziative, manifestazioni ed eventi a tema.
In attesa di conoscere quei rapporti e quei dati elaborati e strutturati sul nostro territorio di competenza della Camera Bari-Bat e sul suo tessuto agricolo, auspichiamo la massiccia partecipazione all’evento del 15 settembre ad Andria.



                                                                                                                       Uffici di Presidenza

                                                                                                                       UNIMPRESA BAT

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