UNIMPRESA BAT: “ RIPARTIAMO DAI
DATI DELL’OSSERVATORIO PER CAPIRE COSA STA ACCADENDO NEI NOSTRI CAMPI”.
“Caporalato ed infiltrazioni
criminali in agricoltura: dopo i tragici episodi che hanno interessato la
Puglia ed in particolare il nostro territorio, riteniamo necessari taluni
approfondimenti per non dimenticarci, fra poco, della gravità della situazione
e tornare a parlarne il prossimo anno, nella prossima campagna di raccolta di
pomodori e di uva sperando che, nel frattempo, non si consumino altre tragedia
umane”. Con queste parole l’Ufficio di Presidenza di Unimpesa Bat, guidato da
Savino Montaruli, è intervenuto su un argomento di scottante attualità che ha
riempito le cronache di questa maledetta estate; che ha mietuto vittime anche
in quello che era il Settore più importante, produttivo, socialmente e
culturalmente più rappresentativo di questi territori ma oggi contaminato ed
emarginato cioè quello Agricolo.
L’Ufficio di Presidenza ha elogiato
la manifestazione che si svolgerà ad Andria, una delle “6 piazze per i
diritti”, finalizzata ad evidenziare la necessità di combattere con decisione e
forza il fenomeno del caporalato e le illegalità in agricoltura, con un
dibattito pubblico che si terrà il giorno 15 settembre a partire dalle ore
18.00 in piazza Catuma, nel corso del quale saranno anche commentati i dati su
lavoro nero in agricoltura, ed ha affermato che anche la Camera di Commercio di
Bari-Bat sta facendo la sua parte.
Unimpresa Bat quindi afferma che si
debba ripartire dall’analisi dei dati dell’”Osservatorio sulla criminalità
nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, risultato dell’opera svolta
dalla Fondazione costituita nel febbraio 2014 per volontà di un’Associazione di
Categoria di Settore, la Coldiretti, con finalità di approfondimento
scientifico, diffusione e divulgazione degli studi sulla criminalità e
l’illegalità nell’agricoltura e nell’agroalimentare. Una Fondazione che
prevede, all’art. 3 dello Statuto, l’adesione di Sostenitori dell’Osservatorio
cioè coloro che concorrono al raggiungimento degli scopi della Fondazione con
contributi in denaro dell’importo stabilito dal Consiglio Direttivo, come da
Deliberazione del 20 febbraio 2014 con la quale lo stesso C.D. della Fondazione
ha stabilito che per acquisire lo status di Sostenitore è necessario un
contributo non inferiore ad euro 10.000,00= (diecimila/00) annui da versare per
almeno quattro anni.
La Camera di Commercio di Bari-Bat,
ritenendo evidentemente che la problematica sia di interesse generale e diffuso
ed investa, direttamente o indirettamente, l’intero tessuto economico e
sociale, ha “colto” al volo l’”opportunità” ed ecco che, partendo evidentemente
dal principio che questo territorio fosse pesantemente compromesso dal punto di
vista della sicurezza, pur non aderendo alla Fondazione in qualità di
Sostenitore visto che, è scritto nella Delibera di Giunta nr. 145, “valutato di
non poter esprimere adesione in qualità di socio sostenitore in quanto ciò
comporterebbe l’obbligo di versare un contributo non inferiore ad euro
10.000,00= (diecimila) “per almeno quattro anni”, rappresentando per l’Ente
Camerale un impegno gravoso per la prospettata riduzione delle disponibilità
finanziarie delle Camere di Commercio, ha deciso di erogare ben 10mila euro
alla Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema
agroalimentare” giustificandolo quale contributo “a sostegno delle attività di
contrasto all’illegalità agroalimentare svolte nell’anno”.
Questo importante impegno economico
della Camera di Commercio di Bari-Bat, quindi indirettamente di tutte le
imprese che versano le quote proprio alla Camera, anche di quelle agricole
iscritte alla Camera quindi ufficiali e riconosciute, è un impegno tangibile
verso una precisa direzione.
“Pur non essendoci dato sapere quei
diecimila euro erogati alla Fondazione “Osservatorio sulla criminalità
nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, con SEDE in ROMA, quale preciso
e specifico Progetto di contrasto all’illegalità in agricoltura abbiano
finanziato, visto che non risulta nella generica ed indefinita Deliberazione di
Giunta della Camera, sarebbe interessante attingere proprio ai dati della
Fondazione per comprendere più approfonditamente il fenomeno che, a causa del
caporalato, in questi ultimi mesi sta continuando a dominare le pagine di
cronaca, suscitando indignazione, mietendo vittime e dando l’input anche
all’organizzazione di iniziative, manifestazioni ed eventi a tema.
In attesa di conoscere quei
rapporti e quei dati elaborati e strutturati sul nostro territorio di
competenza della Camera Bari-Bat e sul suo tessuto agricolo, auspichiamo la
massiccia partecipazione all’evento del 15 settembre ad Andria.
Uffici di Presidenza
UNIMPRESA BAT
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