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martedì 28 novembre 2017

BISCEGLIE : Osservatorio Borgia al servizio dei ragazzi del liceo Da Vinci

Il bullismo e le sue diverse forme. Questo l’argomento di un progetto ideato da Alessio Bucci, Dottore Magistrale in Psicologia, Riabilitatore psichiatrico ed esperto in Scienze forensi, in collaborazione con l’Associazione Culturale Lucrezia Borgia che ha fatto tappa in diversi istituti secondari del territorio pugliese.
Le parole d’ordine sono: sensibilizzare e prevenire. Il progetto nasce proprio con lo scopo di informare i ragazzi, gli studenti e genitori circa un fenomeno, che purtroppo spesso è oggetto di attenzione mediatica per tragici risvolti, aiutandoli ad analizzare con un occhio un po’ più critico degli eventi che possono superficialmente essere ricondotti a “ragazzate”, a riconoscere precocemente i segnali di disagio che le vittime manifestano e quindi intervenire disinnescando l’escalation di aggressività che si crea.
I dati raccolti durante questi anni in cui il progetto ha visitato diverse scuole, mettono in luce una situazione allarmante. Oltre il 50 per cento dei ragazzi sostiene di essere a conoscenza di episodi di bullismo nel proprio istituto e il 75 per cento afferma che per paura preferisce far finta di nulla.
Importante è dunque, fornire indicazioni su come agire quando ci si rende conto di esser difronte ad atti di bullismo. Spesso può accadere che i ragazzi si sentano bloccati, nel denunciare, proprio per la paura che la situazione possa aggravarsi, o nel caso degli “spettatori” per il timore di divenire essi stessi vittime. Quindi è opportuno fornire degli strumenti che permettano di garantire la tutela di chi porta alla conoscenza questi eventi.
Il Dott. Alessio Bucci, alla vigilia della prossima tappa del progetto prevista per Martedì 28 Novembre 17 presso il Cinema Politeama di Bisceglie, dove incontrerà i ragazzi del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci,  afferma “Oggi, a quattro anni dall’inizio del progetto, noi portiamo a casa un ottimo risultato. Il liceo scientifico Leonardo Da Vinci è stato il primo istituto ad ospitarci, dunque siamo grati al dirigente scolastico e agli insegnanti, ma oggi arriva una risposta importante: sono gli studenti stessi che mi chiedono un intervento in occasione di un’assemblea d’istituto, affinchè anche le nuove classi formatesi possano beneficiare del progetto. Per me questo rappresenta un grande successo, significa che probabilmente stiamo andando nella giusta direzione... quindi continueremo a farlo rimanendo a disposizione di tutti gli istituti che vogliano ospitarci.”

sabato 21 maggio 2016

BISCEGLIE : Il Progetto “Non Odiarmi” del Piano Operativo 2015/16 dell’Osservatorio Borgia

Da Lunedì 23 maggio 2016 e per tutta la settimana si tratterà il tema del Bullismo e cyber bullismo nelle scuole primarie e secondarie di Nardò  (Le).
Grazie all’Assessorato alla P.I., nella persona dell’Assessore Carlo Falangone, con Delibera di Giunta Comunale si è deciso di trattare questo tema scottante, anche se in prossimità della chiusura dell’anno scolastico.
L’esigenza è scaturita da varie lamentele di episodi di bullismo che stanno incalzando.
A tale scopo il Comune di Nardò, ha aderito al Progetto “Non odiarmi”, posto in essere dall’Associazione Osservatorio Nazionale “Duchessa Lucrezia Borgia” CSVP Centro Studi e Ricerche sulle Violenze Psicologiche con sede legale in Bisceglie (BT). L’Osservatorio Nazionale ha delegati regionali in Puglia , Sicilia , Toscana , Lazio , Lombardia e Veneto.
Per la Puglia la delegata è la Criminologa-Psicologa dott.ssa Diana Papaleo la quale, in collaborazione con la dott.ssa Maurizia Polo – Pedagogista, la dott.ssa  Angela Risolo- Educatrice –Esperta in Criminologia, Barbara Sperti, Esperta in Bullismo e Cyberbullismo  e Coordinatrice assieme alla dott.ssa Diana Papaleo di “Dimensione Bullismo ed ogni forma di Violenza”…
La dott.ssa Papaleo ringrazia sia  l’ Assessorato alla P.I. e la Polizia di Stato nella figura del Commissario Dott. Nicolì Dirigente Commissariato di PS di Nardo’, per aver voluto aderire al progetto contro il Bullismo e i Dirigenti scolastici: dott. Angelo Losavio, dott.ssa Tommasa Michela  Presta e dott. Bruno Tiene che hanno accolto favorevolmente la proposta dimostrando professionalità e alta sensibilità verso un grave  problema dilagante…
“Negli ultimi anni infatti, sembrano essere aumentati gli episodi di bullismo nelle scuole e nelle strade tra ragazzi di tutte le età e di varia estrazione sociale: non solo episodi motivati da omofobia o razzismo, ma anche pretestuosi, a testimonianza del fatto che studenti, e adolescenti in generale, vogliono sentirsi superiori e parti integranti del gruppo ricorrendo a insulti, offese e scontri fisici. Sviluppa la traccia, soffermandoti sulle possibili cause del bullismo e sulle eventuali soluzioni che le istituzioni – famiglia, scuola e governo – dovrebbero adottare per fermare questo sconvolgente fenomeno, anche in riferimento a ciò che accade nel Web e nei social network” afferma la dott.ssa Papaleo e aggiunge:
“In comune le cause del Bullismo hanno sicuramente qualcosa: la solitudine, per esempio; l’assenza delle famiglie, che forse va spiegata meglio come assenza di una buona e giusta educazione da parte di madri e padri, talvolta divorziati; e che dire della situazione in cui versa la scuola? Più che attribuire agli insegnanti colpe che forse non esistono – non nella maggior parte dei casi, almeno –, tali colpe andrebbero attribuite al sistema e anche ai genitori stessi: pensate soltanto alle tante giustificazioni che deve dare un insegnante quando decide di bocciare un allievo o quando è convinto di mettergli una nota. Non può essere solo un luogo comune: è vero che i genitori tendono ad essere più amici dei figli che sostenitori dell’insegnante (anche se poi tutto dipende dal singolo docente e dall’approccio alla classe e al singolo studente).
Il quadro che emerge è sconfortante: l’adolescente cerca di uniformarsi a un gruppo, magari spinto anche dalla voglia di apparire fomentata dai social network, compiendo atti di bullismo di vario tipo, talvolta non per forza a sfondo omofobo o razzista (i telegiornali, per esempio, hanno mandato in onda news su ragazzine che picchiano altre ragazze per i motivi più banali, e dunque per il semplice gusto di essere al centro dell’attenzione). Un motivo dietro a ogni atto di bullismo c’è senz’altro, ma molto spesso riesce difficile trovarlo e comunque è da ricondurre tutto alla mancanza di educazione ed empatia”.