La Polizia di Stato di Bari, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha arrestato sei persone ritenute responsabili di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravato e continuato, truffa aggravata e truffa ai danni dello Stato. Il provvedimento restrittivo è l’epilogo delle attività investigative che hanno permesso di accertare come un’apparente e lecita fornitura di braccianti agricoli a mezzo di agenzie di lavoro interinali mascherasse, in realtà, una vera e propria forma di moderno “caporalato. Le indagini difatti sono state avviate all’indomani del decesso della bracciante agricola Paola Clemente, avvenuto nelle campagne di Andria il 13 luglio 2015.
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giovedì 23 febbraio 2017
ANDRIA : Caporalato, bracciante morì di fatica in campagna. In 6 finiscono agli arresti
La Polizia di Stato di Bari, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha arrestato sei persone ritenute responsabili di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravato e continuato, truffa aggravata e truffa ai danni dello Stato. Il provvedimento restrittivo è l’epilogo delle attività investigative che hanno permesso di accertare come un’apparente e lecita fornitura di braccianti agricoli a mezzo di agenzie di lavoro interinali mascherasse, in realtà, una vera e propria forma di moderno “caporalato. Le indagini difatti sono state avviate all’indomani del decesso della bracciante agricola Paola Clemente, avvenuto nelle campagne di Andria il 13 luglio 2015.
mercoledì 26 agosto 2015
TRANI : Bracciante morta, c'è un terzo nome nel registro degli indagati
Salgono a tre gli indagati per la morte di Paola Clemente, la bracciante di 49 anni morta mentre lavorava all'acinellatura dell'uva nelle campagne di Andria, lo scorso 13 luglio.
Il pm inquirente di Trani, Alessandro Pesce, ha accertato che alla guida del bus che ha portato Paola dalla sua città, San Giorgio Ionico (Taranto), ad Andria non è stato l'indagato Ciro Grassi ma un suo dipendente, Salvatore Filippo Zurlo, il cui nome è stato iscritto nel registro degli indagati.
Nell'indagine è già convolto Luigi Terrone, uno dei responsabili della Ortofrutta Meridionale per conto della quale la donna stava lavorando dopo essere stata assunta da un'agenzia interinale. A seguito dei nuovi accertamenti, l'autopsia su Paola Clemente prevista per questa mattina, 25 agosto, potrebbe slittare di qualche ora.
Il caso di Paola Clemente è solo uno dei tre che hanno funestato l'estate pugliese. Il suo decesso, infatti, è stato seguito pochi giorni dopo (il 21 luglio) da quello di un bracciante a Nardò: Mohamed lavorava nei campi di pomodoro, per ore sotto il sole, e non aveva un contratto. Il terzo caso è quello di un tunisino a Polignano a Mare: sorte analoga, il 6 agosto. E' stato il marito di Clemente, Stefano Arcuri, ha sporgere denuncia e chiedere giustizia: da lì è partita l'indagine della procura di Trani.
Come Paola anche Arcangelo, che è suo concittadino: Arcangelo ha 42 anni ed è in coma, ricoverato in rianimazione all'ospedale di Potenza. Situazioni troppo simili, tanto che la Flai Cgil teme che in quei campi "si usino fitofarmaci pericolosi" alla salute dei braccianti. Sul caso è stata aperta una indagine conoscitiva, senza reati né indagati. Intanto emerge che l'uomo ha avvertito il malore mentre lavorava nelle campagne di Metaponto (Matera), e non ad Andria.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Politiche agricoleMaurizio Martina: "Il caporalato in agricoltura è un fenomeno da combattere come la mafia - ha dichiarato - e per batterlo occorre la massima mobilitazione di tutti: istituzioni, imprese, associazioni e organizzazioni sindacali".
Fonte reppublica.it
Il pm inquirente di Trani, Alessandro Pesce, ha accertato che alla guida del bus che ha portato Paola dalla sua città, San Giorgio Ionico (Taranto), ad Andria non è stato l'indagato Ciro Grassi ma un suo dipendente, Salvatore Filippo Zurlo, il cui nome è stato iscritto nel registro degli indagati.
Nell'indagine è già convolto Luigi Terrone, uno dei responsabili della Ortofrutta Meridionale per conto della quale la donna stava lavorando dopo essere stata assunta da un'agenzia interinale. A seguito dei nuovi accertamenti, l'autopsia su Paola Clemente prevista per questa mattina, 25 agosto, potrebbe slittare di qualche ora.
Il caso di Paola Clemente è solo uno dei tre che hanno funestato l'estate pugliese. Il suo decesso, infatti, è stato seguito pochi giorni dopo (il 21 luglio) da quello di un bracciante a Nardò: Mohamed lavorava nei campi di pomodoro, per ore sotto il sole, e non aveva un contratto. Il terzo caso è quello di un tunisino a Polignano a Mare: sorte analoga, il 6 agosto. E' stato il marito di Clemente, Stefano Arcuri, ha sporgere denuncia e chiedere giustizia: da lì è partita l'indagine della procura di Trani.
Come Paola anche Arcangelo, che è suo concittadino: Arcangelo ha 42 anni ed è in coma, ricoverato in rianimazione all'ospedale di Potenza. Situazioni troppo simili, tanto che la Flai Cgil teme che in quei campi "si usino fitofarmaci pericolosi" alla salute dei braccianti. Sul caso è stata aperta una indagine conoscitiva, senza reati né indagati. Intanto emerge che l'uomo ha avvertito il malore mentre lavorava nelle campagne di Metaponto (Matera), e non ad Andria.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Politiche agricoleMaurizio Martina: "Il caporalato in agricoltura è un fenomeno da combattere come la mafia - ha dichiarato - e per batterlo occorre la massima mobilitazione di tutti: istituzioni, imprese, associazioni e organizzazioni sindacali".
Fonte reppublica.it
mercoledì 19 agosto 2015
TRANI : BRACCIANTE MORTA, INDAGATO L'AUTISTA DEL BUS CHE TRASPORTAVA I LAVORATORI
Si tratta di Ciro Grassi. L'iscrizione del suo nome nel registro gli indagati - precisano fonti inquirenti - è un atto dovuto in vista dell'autopsia che sarà compiuta il 21 agosto, dopo la riesumazione del corpo dell'operaia morta il 13 luglio.
La procura di Trani ha indagato l'autista del bus che ha condotto Paola Clemente e altri braccianti nelle campagne di Andria, dove la 49enne è morta. Nell'indagine si ipotizzano i reati di omicidio colposo ed omissione di soccorso. L'indagato è il tarantino Ciro Grassi, indicato nella querela come colui che ha organizzato la squadra. Grassi, a quanto si apprende, è stato anche colui che ha avvisato Stefano Arcuri, marito di Paola Clemente, che la moglie era stata colta da malore il 13 luglio, giorno del decesso della bracciante. La donna, da un paio di giorni prima della morte, avvertiva dolori al collo ai quali non aveva dato molta importanza perché ne soffriva da alcuni anni. L'iscrizione di Grassi nel registro gli indagati - precisano fonti inquirenti - è un atto dovuto in vista dell'autopsia che sarà compiuta il 21 agosto, dopo la riesumazione del corpo dell'operaia. - See more at:
La procura di Trani ha indagato l'autista del bus che ha condotto Paola Clemente e altri braccianti nelle campagne di Andria, dove la 49enne è morta. Nell'indagine si ipotizzano i reati di omicidio colposo ed omissione di soccorso. L'indagato è il tarantino Ciro Grassi, indicato nella querela come colui che ha organizzato la squadra. Grassi, a quanto si apprende, è stato anche colui che ha avvisato Stefano Arcuri, marito di Paola Clemente, che la moglie era stata colta da malore il 13 luglio, giorno del decesso della bracciante. La donna, da un paio di giorni prima della morte, avvertiva dolori al collo ai quali non aveva dato molta importanza perché ne soffriva da alcuni anni. L'iscrizione di Grassi nel registro gli indagati - precisano fonti inquirenti - è un atto dovuto in vista dell'autopsia che sarà compiuta il 21 agosto, dopo la riesumazione del corpo dell'operaia. - See more at:
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