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News dalle Città della BAT

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venerdì 12 febbraio 2016

TRANI : LA PISTA CICLABILE SUL LUNGOMARE ? VA SOLO VALORIZZATA

La valorizzazione dei luoghi, anche dal punto di vista commerciale, produttivo e turistico/ricettivo nelle più avanzate e moderne realtà territoriali di tutta Europa, soprattutto del Nord Europa ma anche di moltissimi comuni italiani, passa attraverso la mobilità alternativa e la valorizzazione dei luoghi attraverso collegamenti che mettano in positiva sinergia lo sfruttamento naturale dei paesaggi di maggiore attrattiva con la necessità sempre più richiesta di vivere in un ambiente salubre e curato.
Questo accade in quelle realtà avanzate e questo deve accadere anche nella città di Trani che, per molti versi, è senza ombra di dubbio molto più in là.
Alla luce di queste minime, semplici riflessioni che possono trovare approfondimenti in trattati di marketing territoriale e politiche dell’attrattiva turistica, la discussione in atto nella città di Trani circa la paventata possibilità (che diventerebbe quasi naturale e conseguenziale rispetto al doppio senso di marcia) di rimozione della pista ciclabile assume un valore del tutto sterile, specie se la discussione viene alimentata in evidente modalità “strumental” da prese di posizione opportunistiche e di bandiera.
Affrontare un delicato tema come questo, in questo particolare momento storico per la città di Trani, rischia seriamente di essere un boomerang in quanto il tentativo di distrarre l’attenzione dei problemi seri e reali della città “rischia” di veder nascere un dibattito non solo politico ma anche sociale che necessiterebbe di una risposta non in termini di voti ed alzate di mani ma di programmazione, di visione strategica del territorio e di reale capacità programmatica di guardare allo sviluppo di Trani per i prossimi venti/trent’anni.
Farsi distrarre in questa riflessione dalla foga della difesa del pesce fritto senza andare un pochino oltre significa asservire il proprio pensiero in modo asettico ed acritico e questo non dovrebbe essere prerogativa dei “professionisti” acculturati.
Il consiglio comunale del 12 febbraio a Trani quindi dia un segnale fortissimo di svolta culturale e trasformi l’ordine del giorno in un Progetto che parta da un concorso di idee aperto a tutti i portatori di interessi generali e collettivi affinché ognuno dia spunti di riflessione, suggerimenti e proposte operative per la valorizzazione dell’intera area lungomare dove proprio l’esistente pista ciclabile segni un punto di forza come di fatto lo è e non di debolezza come lo si vorrebbe far apparire.
Se il consiglio comunale riparte dall’analisi della conoscenza del territorio e soprattutto se si prenda coscienza del valore rappresentato da quello che era e rimane un lungomare invidiabile e che necessita solo di chi lo consideri tale allora significherebbe da subito attivare quelle politiche concertative tanto agognate e tanto attese ma mai sostenute realmente.
L’analisi dei mutamenti avvenuti nell’area salentina proprio dal punto di vista della viabilità urbana e della valorizzazione dei punti di osservazione, ad esempio, ci dicono tanto e ci dicono pure che quel tipo di sviluppo turistico, così rapido ed a fortissimo positivo impatto è stato sostenuto anche da queste lungimiranti politiche ambientali ed urbanistiche.
Scelte coraggiose che hanno pagato e portato vantaggi all’intero territorio, ben oltre quello concepito e pensato.
Se qualcuno quindi, a Trani, pensa ancora con la spina del pesce infilata nella testa allora il lungomare di Trani, lo splendido lungomare di Trani, forse, è seriamente in pericolo.
Quel lungomare chiede pulizia, arredo urbano, manutenzione ordinaria, attenzione e  valorizzazione. Chi invece chiede altro in realtà non si pone l’obiettivo di valorizzarlo ma semmai per renderlo un semplice, comune, inquinato e poco ospitale stradone che corre accanto al mare.
Uno dei tanti stradoni ma Trani è ben altra cosa e merita di più, molto di più.


                                                                                                                 UNIMPRESA Bat

martedì 25 novembre 2014

ANDRIA : PISTE CICLABILI IN CORSO CAVOUR. QUESTA MATTINA LA PROTESTA DEGLI ESERCENTI.

“TROPPO PERICOLOSE, IERI GIA’ DUE GRAVISSIMI INCIDENTI CON ANZIANI AL PRONTO SOCCORSO PER FERITE GRAVI AL VOLTO”.
DA UNIMPRESA BAT: “MA LA FIERA D’APRILE E LA FESTA PATRONALE DOVE LA METTIAMO? PERCHE’ GLI UFFICI COMUNALI NON SI PARLANO TRA DI LORO?”.

La realizzazione delle piste ciclabili nel centro urbano è cosa buona ma quei manufatti non vanno per niente bene; sono pericolosissimi e poi qualcuno ha agito in solitudine senza pensare alle conseguenze. Questa mattina il presidente di Unimpresa Bat è stato invitato dagli esercenti del luogo, anche aderenti all’Associazione, nella zona incriminata per manifestare l’estremo disagio provocato da quelle realizzazioni. Proprio nella giornata di ieri, ha raccontato sia un esercente pubblico che altri presenti, si è verificato un gravissimo incidente a due pedoni anziani i quali sono caduti a causa di quegli obbrobri ed hanno dovuto far ricorso alle cure del Pronto Soccorso per gravi ferite al volto. Non solo, oltre all’oggettivo pericolo rappresentato da quei manufatti posti sulla carreggiata, esiste un altro problema non trascurabile cioè il fatto che quelle lunghe strisce solide sono state posizionate lungo lo stesso percorso che è adibito al posizionamento delle postazioni di vendita nella Fiera di Aprile e nella Festa Patronale quindi poiché quell’area pubblica è individuata a quegli scopi nel Piano del Commercio, quegli ostacoli, di quella natura, in quei luoghi non possono essere posizionati o comunque sarebbe stato necessario richiedere un parere al competente ufficio commercio e alle associazioni di categoria, cosa che non è avvenuta né in un caso nè nell’altro. Perchè allora gli uffici comunali, gli assessori e tutti gli interessati continuano a non parlarsi e a consultarsi tra di loro ed agiscono in isolamento e disgiuntamente?
Come si risolve il problema durante quelle manifestazioni pubbliche visto che è incompatibile lo svolgimento delle stesse con quegli obbrobri? Saranno trasferite nella nuova area mercatale della Zona 167 Nord già sperimentata in passato per il mercato settimanale?
Queste lagnanze le abbiamo manifestate direttamente all’Assessore incontrato questa mattina in quel luogo durante i lavori quindi oggi è cosa nota. In ogni caso, poiché quelle manifestazioni si svolgeranno nel 2015, non vorremmo di nuovo trovarci, come accaduto per via Regina Margherita Zona Pedonale, di fronte al caso in cui gli interlocutori cambieranno e si continuerà a fare il giochetto dello scaricabarile.
La soluzione quindi va trovata oggi ed immediatamente senza attendere il passaggio di consegne.


UNIMPRESA BAT

venerdì 21 novembre 2014

ANDRIA : ARRIVA LA RETE DI PISTE CICLABILI.

ELIMINARE TUTTI I PARCHEGGI NEL CENTRO URBANO, INCENTIVARE L’UTILIZZO DEI PARK & RIDE NELLA ZONA 167 NORD E DEL PARCHEGGIO IN ZONA STAZIONE.
QUESTA SAREBBE UNA SCELTA DI VERO CORAGGIO.

Le sollecitazioni sono state infinite, anche da parte della 4^ Consulta Comunale e quello che poteva essere fatto già da mesi, da anni, lo si fa oggi. Lo avevamo proposto in una riunione plenaria con l’Assessore competente, con i dirigenti, con i referenti delle associazioni nella preparazione della Settimana Europea della Mobilità cui Andria ha aderito e che si è svolta dal 16 al 22 settembre 2014. Quella proposta del nostro Comitato oggi viene messa in opera e questa è cosa buona ma è incompleta in quanto andrebbe affiancata da decisioni di vero coraggio come un serio programma di disincentivazione del traffico veicolare nelle aree urbane, con la soppressione, all’interno dell’anello dell’extramurale, dei parcheggi in modo da incitare gli automobilisti ad un corretto ed abitudinario utilizzo dei due Park & Ride nella zona 167 nord, che rappresentano un investimento di circa un milione di euro completamente gettato alle ortiche con l’Europa che potrebbe addirittura richiedere la restituzione di tale somma in quanto inserita in un più complesso programma regionale di utilizzo di quelle aree che poi non é avvenuto, e del parcheggio in zona stazione.
Disincentivare l’uso delle automobili significa innanzitutto eliminare da subito qualsiasi possibilità di parcheggio nell’area interna all’extramurale, come già detto, in modo che gli automobilisti perdano la pessima abitudine dello girovagare in cerca d un posto auto quindi un disincentivo a monte con la sola previsione di apposite aree di sosta, anche prolungata ma solo per un periodo non superiore a trenta minuti, senza possibilità di riutilizzo.
Andria punti quindi alla vera mobilità alternativa e sostenibile senza voler per forza insistere su tentativi di coesistenza tra l’attuale assurdo flusso di viabilità veicolare ed una nuova concezione di viabilità ecologica ed alternativa perché sono inconciliabili.
Andria diventerebbe così seriamente la prima città in assoluto a fare questa scelta e le cronache ci sorriderebbero, almeno per una volta.
Per l’eliminazione di passaggi a livello la cosa è semplice e non capiamo perchè non lo si faccia ancora. Sopprimere la corsetta da Andria a Barletta. La soluzione facile e a costo zero.
 
 
Comitato Quartiere Europa - ANDRIA
(Associazione Componente eletta della 4^ Consulta Comunale di Andria - Tutela ambientale, urbanistica, case)

lunedì 10 novembre 2014

TRANI : “Manifestazione “Biciclettiamoci – alla ricerca della pista ciclabile””

9 novembre dalle ore 10:00 si terrà la manifestazione denominata “Biciclettiamoci – alla ricerca della pista ciclabile”, passeggiata in bicicletta per le principali strade cittadine, partenza piazzale antistante la Villa Comunale. Il percorso è il seguente:
·       Piazzale antistante la Villa Comunale
·       Corso Cavour
·       Corso Vittorio Emanuele
·       Corso Italia
·       Corso Don Luigi Sturzo
·       Viale De Gemmis
·       Piazza Marinai D’Italia
·       Lungomare C. Colombo
·       Villa Comunale di Trani
Il presente percorso sarà effettuato per ben due volte. In caso condizioni meteorologiche avverse la manifestazione verrà rinviata alla prima domenica disponibile. La manifestazione avrà per oggetto un raduno volontario da parte di chiunque voglia utilizzare la bicicletta anziché l’auto durante il fine settimana anche al di fuori del periodo estivo. L’evento verrà monitorato dall’Associazione Trani Soccorso.


Stefano Vitucci
Pres. Associazione Libera Idee       

sabato 9 agosto 2014

ANDRIA : Le multe ai ciclisti indisciplinati? Vanno benissimo.

Quello che non va è vedere tanti mocciosi impuniti che si appropriano ogni giorno della nostra città.
Quello non va per niente bene.
Le multe elevate a carico dei ciclisti che hanno adottato comportamenti contrari a quanto previsto dalle norme del codice della strada a salvaguardia della pubblica e generale incolumità vanno bene, benissimo perché non è tollerando in modo estremo che si possano sostenere le buone prassi che invece, al contrario, vanno proprio incentivate grazie al rispetto di norme inviolabili e soprattutto valide per tutti. L’adozione del concetto di estrema tolleranza, invece, è quello più dannoso e la dimostrazione è sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni in tutta la città e soprattutto, paradossalmente, in quelle zone cosiddette centrali come, ad esempio, in Corso Cavour, laddove è sufficiente fermarsi per pochi minuti o per un’intera serata per assistere ad alcuni dei più indecenti spettacoli di appropriazione indebita del territorio urbano da parte di strani ed esaltati soggetti a bordo di motorini, la maggior parte dei quali statisticamente circolerebbe anche senza copertura assicurativa, diventati padroni assoluti del territorio girovagando senza indossare i caschi protettivi, facendolo magari solo se dovesse prospettarsi l’occasione di qualche scippo che ormai da tempo non fa più notizia.
Altro che superare i limiti normativi imposti dal Codice della Strada, qui siamo a livelli di giungla perché il limite viene ampiamente superato allorquando quegli stessi esaltati percorrono indisturbati i viali delle aree verdi adiacenti, calpestano il verde pubblico e non si fermano davanti ad anziani e ai tanti bambini che invece di una salutare passeggiata ai giardinetti dei cappuccini piuttosto che delle vicine aree verdi si avventurano ogni sera verso l’ignoto ed imprevedibile destino che non ha mancato di far sentire le conseguenze in varie occasioni.
Vedere questo spettacolo è la vera vergogna e la vera preoccupazione di fronte al disarmante senso di impotenza da parte del cittadino ormai volutamente autoposizionatosi nel limbo della passività e della sopportazione.
Rispetto, invece, alla reale capacità e volontà di questa città di costruirsi una dimensione culturalmente diversa, privilegiando l’uso delle biciclette, il discorso è lungo, molto lungo e ci porterebbe veramente lontano e approfondendolo aumenteremmo in modo esponenziale le antipatie nei nostri confronti e di coloro che, come noi, si ostinano ad osservare la realtà ed osano raccontarla pure.
Poiché alimentare quegli spiriti maligni fa male a chi pratica questo becero esercizio quotidiano, noi continuiamo e diciamo che la città di Andria non vuole decidere cosa vuol fare da grande rispetto alla mobilità se è vero come è vero che i Park & Ride cittadini continuano a rimanere chiusi; che non si è mai avuto il coraggio di chiudere al traffico veicolare la città partendo dal passaggio a livello e per l’intera cerchia extramurale; continuando ad assumere provvedimenti graditi a qualche singolo autorevole personaggio con la predisposizione di zone parcheggio a grattino e a disco orario dicendo, beffardamente, di voler agevolare il cambio e il ricambio delle autovetture a parcheggio proprio incentivando quindi il traffico invece di dissuaderlo eliminando tali facoltà e togliendo l’aspettativa di trovarne uno libero; non installando appropriatamente le rastrelliere e tardando a predisporre idonee aree di ricovero temporaneo delle bici; non decidendo di tracciare quelle indispensabili piste ciclabili togliendo “potere” alle autovetture e privilegiando questa forma di mobilità; non capendo che tutti i problemi dei tanti passaggi a livello che strozzano la città sarebbero immediatamente risolti semplicemente eliminando il trenino da Andria a Barletta sostituendolo con trasporto ecologico su gomma. Decisioni difficili? No, solo coraggiose ma il coraggio scarseggia sempre più ed ecco che tutte le speranze vengono riversate nel prossimo grandioso appuntamento della “Settimana Europea della Mobilità”, in programma dal 16 al 22 settembre 2014. cui anche la città di Andria ha deciso di partecipare anche se la premessa è che non ci sono fondi da destinare all’iniziativa perché “siamo alle pezze”, è stato detto.
Nel corso dell’incontro di venerdì 25 luglio ad Andria sono state tante le realtà associative che hanno formulato proposte di enorme interesse per quella settimana, dal museo della bicicletta alla predisposizione di punti di pompaggio presso gli esercizi commerciali, dalla predisposizione di itinerari turistici in bici alla realizzazione di eventi e manifestazioni dedicate al mondo delle due ruote, compreso un interessante connubio con la moda e l’abbigliamento e poi un’interessante proposta partita da esponenti della 4^ Consulta ambientale di Andria cioè quella di predisporre un itinerario ciclistico e turistico che attraversi le Strade dell’Olio e del Vino con tappe di degustazione e di informazione sull’attività delle aziende agricole aderenti al circuito e un’altra ancor più interessante cioè la realizzazione per quella settimana di veri percorsi ciclabili mediante la loro indicazione sul manto stradale in modo che per quella settimana sia veramente privilegiato l’uso della bicicletta sottraendo un poco di spazio a quello enorme lasciato lungo quelle strade cittadine al transito delle autoveicoli e ai parcheggi. Una settimana nella quale la città sia realmente collegata con piste ciclabili “temporanee” e “sperimentali” che diano un’altra immagine ed un’altra dimensione cioè quella che tutti da anni attendono invano.
Anche in questo caso serve coraggio, tanto coraggio. Quello che non c’è mai stato e che ancora non c’è!

                       
                                                                                                       Associazione “Io Ci Sono!”

                                                                                                                   ANDRIA