Dopo il successo di Renzi e del Partito Democratico a
livello nazionale, anche i democratici nostrani, fanno le loro analisi del voto.
I dirigenti locali del Partito fanno sapere tramite un comunicato che il vento
della speranza grazie all’azione del Partito Democratico e di Matteo Renzi è
arrivato anche nel piccolo centro ofantino. A guidare questa “Fantastica Remuntada” (ndr. Così
viene definita dai vertici locali del PD, la seconda peggior percentuale della
BAT, solo il 27 %, contro il 40 % nazionale) c’è la segretaria Maria Andriano; dalla sua analisi del tutto personale fa
notare che : “in un anno il Partito
Democratico a Trinitapoli ha avuto una crescita del 14% ed è l’unico partito
che, anche con il calo del 22% dei votanti, guadagna voti rispetto alle
elezioni politiche del 2013 (+ 319 voti)
“
Ricordiamo che nel 2013
la segretaria Maria Andriano era candidata alla Camera.
”Tra
l’elettorato è stata premiata la costanza del nostro percorso anche facendo i
conti con una lettura localistica del voto che tutta l’amministrazione comunale
ha voluto fare attraverso il risultato di Forza Italia su cui si concentra il
peso elettorale del sindaco, di cinque assessori, e dei consiglieri di
maggioranza. Questa tornata elettorale rappresenta per il Partito
Democratico un altro mattone nella costruzione e nel rafforzamento del nostro
progetto politico, consolidando il nostro ruolo di alternativa al governo
locale, di perno della proposta di cambiamento che è nostro compito guidare nei
prossimi due anni – è quanto afferma la Segretaria del Circolo,
Maria Andriano – Tocca a noi
coordinare e unire la vasta area di rinnovamento a Trinitapoli che chiede di
cambiare direzione. E’ questa la vera sfida che ci vedrà protagonisti e che
parte grazie alla forte crescita del Partito Democratico anche a Trinitapoli
sulle ali della fiducia che Renzi ha riscosso in tutta Italia con una nuova
squadra e, soprattutto, con le idee chiare su riforme e misure per la crescita
economica”.
“Da una prima analisi del voto su cui ci siamo confrontati
nel coordinamento cittadino sono emerse proprio queste riflessioni insieme
anche a delle indicazioni chiare: il Partito Democratico si assumerà la
responsabilità di far cambiare verso alla nostra città
tornando a parlare un linguaggio di unità partendo proprio dai segnali interni
che questa tornata elettorale ha saputo dare. Per questo stiamo lavorando da
subito prima all’organizzazione di una Conferenza programmatica del Partito
Democratico aperta che tracci una linea chiara e mandi un messaggio forte
all’esterno. A noi interessa il futuro della nostra città, non il futuro
politico di una persona che puntualmente rivendica facendosi forte dei voti
degli altri e sempre pronto a chiedere posti, candidature, presidenze”.
Con queste dichiarazioni battagliere che lasciano esterrefatti
tutti gli elettori di centro-sinistra, si evince che in futuro avremo una
coalizione a trazione Democratica. La reale consistenza del gruppo dirigente
del PD è tutta da verificare, come d’altronde la “formidabile Remuntada”. Sappiamo
bene che il termine è preso in prestito dal mondo del calcio. Infatti nel 2010
il formidabile Barcellona di Guardiola sfidò l’Inter di Mourinho, dichiarandosi
pronti a morire, pur di ribaltare il risultato negativo dell’andata. Sappiamo
bene che la rimonta non avvenne, inoltre paragonare il PD locale guidato da Maria
Andriano al Barcellona di Guardiola (ndr. Una delle squadre migliori di tutti i
tempi) è molto simpatico. L’Inter di Mourinho ieri, come l’amministrazione DI
Feo oggi, punta al Triplete ( Europee, regionali e comunali). Se ad impedire
tale successo, si contrappone il PD di Trinitapoli nelle attuali condizioni, ci
permettiamo di affermare che l’impresa può dirsi già compiuta.
Oggigiorno i dirigenti locali di centro-sinistra trinitapolese
, hanno l’onere di vagliare bene la situazione interna alla coalizione. Cercando
di trovare una soluzione all’emorragia di consensi, che sembra non arrestarsi,
nonostante “la Grande Remuntada”. Infatti nel 2011, la sola unione del
centro-sinistra, garantiva una vittoria sul centro-destra. Oggi neanche con una
riunione, si raggiungerebbe il 37 % e tutto questo nonostante l’effetto Renzi.
Le dimissioni della Andriano, probabilmente, sarebbero un segnale di apertura,
che porterebbe ad una reale unione delle anime democratiche locali, la quali
ancora si rivedono nel Partito Democratico.
P.s. Come disse Cicerone a Catilina : "Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?, tradotta letteralmente, significa Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?"
Augusto NonVinciamoPiù ?