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venerdì 15 gennaio 2016

TRANI : Uffici Giudiziari, immobili in uno stato disastroso

Meno giustizia, meno diritti, meno servizi e meno sicurezza per i cittadini


Sicurezza degli Uffici Giudiziari di Trani, la Cgil Bat scrive ai vertici del Ministero della Giustizia a Roma, al Presidente ed al Procuratore generale della Corte di Appello di Bari, al sindaco Amedeo Bottaro e per conoscenza al Presidente del Tribunale di Trani, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ed al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani per sottolineare, ancora una volta, lo stato disastroso in cui versano gli immobili, ben otto, dove si amministra la Giustizia a Trani.

In particolare, nella missiva si evidenzia che, soprattutto con il cambio delle competenze relative alle spese per il funzionamento degli Uffici Giudiziari passate al Ministero della Giustizia, la carenza di sicurezza degli immobili si è fatta realmente seria e mina l’incolumità di tutti gli operatori giudiziari e dei cittadini che quotidianamente affollano in centinaia le aule del Tribunale. In più circostanze, le Commissioni di manutenzione e la CGIL BAT hanno evidenziato alcune questioni a cominciare dalla mancanza delle certificazioni di agibilità e degli impianti, la mancanza delle planimetrie dei Palazzi, dei contratti di locazione e la carenza degli spazi, oggi ulteriormente aggravata con l’accorpamento, negli ultimi due anni, delle sezioni distaccate di Tribunale di Barletta, Canosa di Puglia, Molfetta e Ruvo di Puglia, oltre che degli Uffici del Giudice di Pace di Corato, Minervino Murge, Molfetta e Ruvo di Puglia. Senza dimenticare che tra circa un anno ci sarà anche l’accorpamento della ex sezione distaccata di Andria.

Negli immobili in cui si amministra la giustizia a Trani, di cui tre in locazione passiva ed uno adibito ad archivi, oramai insufficiente alle necessità, ci sono stanze di 10-15 mq in cui dipendenti e magistrati si accavallano, nel vero senso della parola: corridoi pieni di armadi e fascicoli, locali adibiti ad archivi non sufficienti e dove i fascicoli sono accatastati nei corridoi e negli anfratti degli stessi immobili. La situazione di degrado è stata anche certificata dal Provveditorato delle Opere Pubbliche, che ha dichiarato una “somma urgenza” per interventi pari a 200 mila euro atti a salvaguardare dall’imminente pericolo derivante dallo stato di degrado degli immobili e che, è indubbio, proviene da diversi anni in cui il Comune di Trani ha omesso di operare nel rispetto delle necessità degli immobili adibiti ad Uffici Giudiziari. Per detti lavori si attende il nulla osta ministeriale da mesi. Basti pensare che lo stesso Provveditorato ha stimato un costo per i lavori di straordinaria amministrazione in 4 milioni di euro. In più, “Palazzo Gadaleta” ha un deficit strutturale che lo porta ad essere utilizzato solo per il 30% degli spazi, in quanto il restante palazzo è sotto sequestro della magistratura e con l’interdizione all’accesso da ordinanza sindacale, persistendo problemi di stabilità. Inoltre, cornicioni pericolanti e persiane arrugginite non hanno, solo per puro caso nel recente passato, fatto sì che avvenisse una tragedia tra le stradine del centro storico tranese. Non vi è notizia circa la manutenzione degli estintori, il cui contratto è scaduto il 15 settembre del 2015. Da oltre tre mesi non viene fatta neanche l’ordinaria manutenzione dei locali, ed ecco che si assiste inermi a porte e finestre rotte, bagni inagibili, prese elettriche e corpi illuminanti non funzionanti, ecc…, oltre ad impianti di riscaldamento non in uso da tempo immemore, come quello di “Palazzo Nigretti” e di “Palazzo Gadaleta”. In molti casi, per far fronte a situazioni di emergenza, lo stesso personale si è adoperato per risolvere in economia le necessità di manutenzione, come accaduto per l’eliminazione di porte in vetro pericolanti. Per ciò che concerne i contratti di somministrazione (pulizie, facchinaggio, ecc…) si sta navigando a vista, infatti si registrano solo proroghe mensili dei contratti già in essere con il Comune di Trani e che allo stato non sono soddisfano le necessità degli Uffici Giudiziari, con enorme disagio degli stessi lavoratori interessati che non conoscono il proprio futuro occupazionale.

Per di più, è bene essere chiari, ancora una volta, sulla riforma che ha previsto l’accorpamento degli Uffici Giudiziari, datata 12 settembre 2013. La stessa si è rilevata assolutamente fallimentare, come del resto più volte sottolineato dalla Cgil Bat: i costi sono aumentati e non diminuiti, basti pensare che i palazzi in cui si amministrava la giustizia nel territorio di Trani, e che sono stati chiusi, erano tutti comunali. Inoltre, va sottolineato che tanti sono i procedimenti che si sono prescritti per via della rinnovazione delle notifiche che ha interessato gli accorpamenti e tanti cono ancora i cittadini che, per colpa di questa riforma non si vedono ancora riconosciuti i propri diritti. Pertanto, meno giustizia, meno diritti, meno servizi e meno sicurezza per i cittadini.

Infine, nella lettera si denuncia anche la carenza di figure professionali all’interno degli Uffici che abbiamo ruoli tecnici e che possano seguire la manutenzione e la contrattualistica, attività derivante dal passaggio dai Comuni al Ministero della gestione delle spese. Invitiamo, dunque, tutte le autorità alle quali abbiamo scritto a contribuire per trovare una soluzione prossima e risolutiva alle problematiche che come Cgil Bat abbiamo, ancora una volta, sollevato.


Massimo Marcone
Segretario Cgil Bat

Luigi Antonucci
Segretario generale Cgil Bat


domenica 28 giugno 2015

TRANI : Novità per la viabilità nel centro storico in zona uffici giudiziari

Ridare un senso alla città significa anche ridisciplinare la circolazione veicolare, in particolare nella zona storica. Nelle more di definire le limitazioni al traffico nell’area portuale, sono stati assunti dei provvedimenti importanti nelle aree delimitate da piazza Re Manfredi e piazza Duomo, al fine di contemperare gli interessi culturali con le esigenze di carattere operativo degli uffici giudiziari ed in particolar modo la sosta davanti all’ingresso monumentale del Palazzo di Giustizia.
A seguito di uno studio effettuato dal Comando di Polizia locale di Trani sui flussi veicolari da e per le aree del centro storico dove insistono gli uffici giudiziari ed il tribunale, lo strumento della zona a traffico limitato è ritenuto quello più idoneo alla regolamentazione della circolazione. Nella fattispecie, si intende autorizzare l’accesso, la circolazione e la sosta solo ad alcune categorie di utenti, in considerazione del precipuo ruolo istituzionale svolto, avendo quale unico fine quello di elevare il grado di sicurezza davanti al palazzo di giustizia, avendo in sosta e circolazione solo veicoli censiti e, quindi, autorizzati. Questa soluzione, che prevede, contestualmente, l’individuazione di adeguate aree di sosta anche per i dipendenti in servizio presso gli uffici giudiziari, è stata condivisa dal sindaco, Amedeo Bottaro, ed è in sintonia con quanto richiesto dal presidente del tribunale, dal procuratore della Repubblica e dalla commissione manutenzione degli uffici giudiziari.
Nel dettaglio, attraverso un’ordinanza (pubblicata sull’albo pretorio on line del Comune di Trani), si è deciso di istituire la zona a traffico limitato (dalle 00.00 alle 24.00) su piazza Duomo, dal limite di piazza Re Manfredi sino a via Beltrani, riservando l’accesso (transito e sosta) solo a particolari categorie di utenti e veicoli, ovvero magistrati e ad ulteriore utenza da questi ultimi individuata (ad esempio personale addetto alla scorta o altri). Su piazza Re Manfredi (lungo il perimetro del fabbricato del palazzo di giustizia, più precisamente nel tratto compreso tra via Accademia dei Pellegrini e piazza Duomo) vengono riservati 16 spazi alla sosta dei veicoli degli organi di Polizia stradale (articolo 12 del codice della strada), dei Vigili del fuoco e dei servizi di soccorso, nonché 4 spazi a quelli adibiti al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria, muniti del contrassegno speciale. L’area di parcheggio a pagamento ubicata in piazza Re Manfredi (più precisamente la parte retrostante ed adiacente palazzo Carcano, oggi area sterrata) e la relativa area di sosta a corona viene individuata quale area su cui consentire ai soli dipendenti in servizio presso le sedi del palazzo di giustizia (zona tribunale) e durante le ore in cui lo stesso è funzionante, la sosta in esenzione del pagamento del ticket orario o giornaliero valido sulla zona blu. Il modello di contrassegno che verrà rilasciato per i veicoli dei dipendenti consentirà la sosta solo nell’area in questione (da 38 posti) sino a saturazione della stessa. Pertanto, il contrassegno non costituirà privilegio all’ottenimento di un posto riservato ma esclusivamente l’esenzione dal pagamento della tariffa della sosta. Su via Accademia dei Pellegrini (tratto compreso tra via Beltrani e piazza Re Manfredi) viene individuata una nuova rea di sosta a pagamento per un totale di 10 posti auto. Viene infine confermata l’area di parcheggio libera in via Lionelli, con la realizzazione di 67 stalli liberi, di cui 2 destinati alla sosta di veicoli adibiti al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria (articolo 2 del codice della strada).
In considerazione di queste variazioni, per aumentare il numero degli stalli di sosta, il dirigente del Corpo di Polizia locale ha anche ordinato il senso unico di circolazione in via Alvarez (nel tratto compreso fra piazza Re Manfredi e via Mario Pagano e con direzione di marcia da piazza Re Manfredi verso via Mario Pagano) e in via San Giovanni Russo (direzione verso via Maiorano all’intersezione con via Alvarez). Sarà consentita la sosta dei veicoli sul lato sinistro della carreggiata di via Alvarez nel tratto compreso fra piazza Re Manfredi e via Mario Pagano ad eccezione del tratto di carreggiata di ridotte dimensioni compreso fra via San Giovanni Russo e via Romito. Sono confermati il divieto di fermata sul lato destro della carreggiata di via Alvarez (nel tratto compreso fra piazza Re Manfredi e via Mario Pagano), il senso unico di marcia su via Accademia dei Pellegrini (con direzione da via Beltrani a piazza Re Manfredi), il senso unico di marcia su via Mario Pagano (con direzione di marcia da via Alvarez a piazza Lambert e da via Alvarez a piazza Indipendenza).
In occasione di particolari eventi o circostanze, il Comando della Polizia locale potrà autorizzare in deroga il transito dei mezzi di grandi dimensioni su via Alvarez nella direzione da via Mario Pagano a piazza Re Manfredi.
L’efficacia delle ordinanze è subordinata ad alcuni interventi di viabilità ed all’apposizione della prescritta segnaletica stradale, i cui lavori cominceranno già nei prossimi giorni. Il rilascio dei pass per la ztl in piazza Duomo è a carico del Comando della Polizia locale di Trani, quello per i dipendenti in servizio presso le sedi del Palazzo di Giustizia (zona tribunale, durante le ore in cui lo stesso è funzionante) è a cura di Amet.

mercoledì 15 aprile 2015

TRANI : Strage Tribunale di Milano, assemblee negli uffici giudiziari. “Mai più 9 aprile”

La Giustizia ti difende, difendi la Giustizia”. Mobilitazione di Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa Uil per la sicurezza sul lavoro, assemblee per cambiare le regole.


Giovedì 16 aprile i lavoratori giudiziari di Trani saranno in assemblea per riflettere sulla questione sicurezza delle sedi dove si amministra la Giustizia, in contemporanea con tutti gli altri uffici giudiziari d’Italia. “Metteremo a punto un documento che contenga delle linee guida e le indicazioni di standard di sicurezza che verranno portate all’attenzione degli organi competenti, affinché fatti sconcertanti come quello accaduto al Tribunale di Milano non si riverberino anche nel nostro territorio”, dicono dalle segreterie provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uila Uil, le federazioni di categoria dei tre sindacati confederali all’indomani della strage al Tribunale di Milano.

I lavoratori degli uffici giudiziari di Trani si fermeranno per due ore (dalle ore 12.00 alle ore 14.00) giovedì prossimo in adesione alla grande mobilitazione nazionale. “Ciò che è accaduto alcuni giorni fa a Milano non può che imporre una seria e concreta riflessione sulla questione sicurezza nei posti di lavoro”, commenta Massimo Marcone, segretario provinciale Cgil Bat.

“Non solo la stigmatizzazione di tale evento drammatico che ha sconvolto tutti è il fine delle assemblee organizzate con i lavoratori ma anche fare in modo che tragedie come quella del 9 aprile non possano ripetersi. Sono necessari, dunque, interventi sistemici e non spot sull’onda dell’emotività. Non possiamo per qualche giorno controllare gli accessi ai Palazzi di Giustizia per poi dimenticare quanto accaduto con il passare dei mesi e del clamore mediatico. I lavoratori della Giustizia sanno bene che molte regole e procedure vanno riviste per garantire sicurezza ai cittadini ed a tutti gli operatori. Le assemblee serviranno proprio per fare uno screening della situazione individuando carenze e pericoli. La discussione servirà a contribuire alla stesura di una bozza di proposta che contenga soluzioni concrete”.

Michela Alicino
Ufficio Stampa Cgil Bat