BAT : predisposizione provvedimenti deroghe alla chiusure obbligatorie degli esercizi commerciali per l’anno 2011.
Come ogni anno si approssima il termine ultimo per la definizione dei calendari delle deroghe alle chiusure obbligatorie domenicali e festive dei negozi e degli ipermercati. Ai sensi dell’art. 12 (modifiche e integrazioni all’art. 18 della l.r. 11/2003) della legge regionale 7 maggio 2008, nr. 5 – Modifiche e integrazioni alla legge regionale 1 agosto 2003, nr. 11 (nuova disciplina del commercio), il calendario delle domeniche e festività nelle quali è consentito derogare all’obbligo di chiusura viene definito dal comune di concerto con le organizzazioni di rappresentanza. Per quanto riguarda i comuni ai quali è stato riconosciuto lo Status di città ad economia prevalentemente turistica e di città d’arte, per la BAT sono quello di Trani e di Barletta, il provvedimento deve essere emanato dal comune entro il 31 ottobre di ogni anno mentre per i comuni che non hanno chiesto o non abbiano ottenuto tale Status, il medesimo provvedimento deve essere emanato entro il 30 novembre di ogni anno; per la BAT riguarda tutti i restanti comuni, compreso quello di Margherita di Savoia.
E’ opportuno precisare che per i comuni in possesso dello “Status” di economia prevalentemente turistica e di città d'arte, gli esercenti possono derogare dall'obbligo della chiusura festiva e domenicale nelle domeniche e festività comprese nel periodo maggio - settembre, oltre che nei giorni domenicali e festivi del mese di dicembre nonché una domenica o festività per ogni altro mese dell'anno; per tutti gli altri, il Comune, sempre sentite le organizzazioni e associazioni di rappresentanza, individua i giorni nei quali gli esercenti possono derogare all'obbligo di chiusura domenicale e festiva. Detti giorni comprendono quelli del mese di dicembre, nonché un’ulteriore domenica o festività per ogni altro mese dell'anno; rimane salva la possibilità di poter definire ulteriori giornate di apertura “di concerto con le organizzazioni e associazioni di rappresentanza”, nel numero massimo consentito per i comuni a economia prevalentemente turistica e città d’arte.
Ricordiamo che la legge regionale 30 aprile 2009, n. 10, all’art. 22, ha (ri)modificato l’art. 18 della l.r. 11/2003, prevedendo, obbligatoriamente, che tutte le eventuali “ulteriori” giornate di deroga alla chiusura obbligatoria, oltre quelle minime previste dalla legge, sia per i comuni con il riconoscimento dello “Status” che per tutti gli altri, possano avvenire “solo” sulla base di accordi sottoscritti con le organizzazioni e associazioni di rappresentanza.
Fatta questa doverosa e chiarificatrice premessa normativa, la discussione sul nuovo calendario delle deroghe alle chiusure obbligatorie è già cominciata in alcuni comuni della Regione Puglia.
Nella riunione tenutasi al comune di Bari il 28 settembre u.s., dove Unimpresa, regolarmente invitata al tavolo di concertazione, ha naturalmente partecipato, unitamente alle organizzazioni Confcommercio, Confesercenti, Legacooperative, Anci, Uil, Doc, Ugl, Assvi, Upsa-Confartigianato, Cisal e Federdistribuzione, le giornate di apertura straordinaria domenicale o festiva dei negozi e ipermercati sono state “ridotte” per l’anno 2011, così come accaduto con il provvedimento del Sindaco di Andria, avv. Nicola Giorgino per le deroghe 2010. Quindi per l’anno 2011, nel comune capoluogo di Regione, le aperture straordinarie domenicali o festive saranno di “una sola al mese”, fatte salve le deroghe previste perché Bari è in possesso dello “Status”.
Nessuna “ulteriore” deroga, quindi, anche se la Grande Distribuzione ne ha fatta richiesta, così come fa in tutti i comuni laddove ha grandi interessi economici da salvaguardare, tipo quelli di Andria e di Barletta.
Bene hanno fatto il Sindaco di Bari Michele Emiliano e l’Assessore al Commercio, Franco Albore, ad aver anticipato tutti gli altri comuni, convocando le Organizzazioni e Associazioni di rappresentanza e dando un forte segnale: quello della riduzione delle giornate di deroga rispetto allo scorso anno e comunque senza “ulteriori” giornate tranne quelle minime previste per legge. Ciò, a nostro avviso, va in una direzione ben precisa: ricreare un’armonizzazione e un equilibrio tra la Grande Distribuzione (Ipermercati) e il Piccolo Commercio compresi i mercati, in forte stato di sudditanza verso questa.
Lo stesso Assessore Albore ha dichiarato: “questa scelta è stata naturale per un piccolo contributo a difendere i piccoli esercizi dalla presenza massiccia della grande distribuzione”. Concetto che ci vede completamente d’accordo.
Questa linea di condotta, quindi, sarà anche quella che continuerà a guidare la nostra azione, sia come Unimpresa che come Federazione propria dell’A.G.C.I. in tutti i comuni della Sesta Provincia.
Auspichiamo che questa nostra “anticipazione” di volontà non sia vista come “ostativa” rispetto a quei comuni laddove si vogliono salvaguardare “altri interessi” e che arrivano addirittura a violare la legge, decidendo su questo importante argomento “in stanze chiuse e tra quattro amici”, cosa vietata per legge, che continueremo a denunciare.
Il nostro comportamento sarà sempre leale e costruttivo ma molto chiaro: a prevalere devono essere gli interessi diffusi e collettivi delle Categorie e mai quelli privatistici e particolari che, spesso, hanno il sopravvento a causa di legami e rapporti del tutto estranei al sistema di rappresentanza.
Invitiamo i Sindaci e i dirigenti Comunali, cui la presente è indirizzata, a volersi attivare per la convocazione dei tavoli di concertazione per la definizione, nei termini di legge, dei relativi provvedimenti.
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