«Quando il genio non lavora combatte», forse fu questa l’ultima frase del Sergente maggiore Stella Ruggiero la mattina del 21 Novembre 1941 a Culquaber (Gondar) durante la guerra del 1940-1945, di sicuro il ricordo più prezioso per la sua famiglia che alla vigilia del 69° anniversario ne ricordano con fierezza il suo coraggio.
Anche lui come gli illustri Fernando Chieffi, Renato Coletta, Francesco Rizzitelli, Francesco Conteduca, Carli Giuseppe e Ruggiero Vitrani ha onorato la città di Barletta con una medaglia d’oro all’onore militare per i fatti accaduti nel lontano 1941 in terra africana.
Dotato di spiccata capacità tecnica, di esemplare coraggio, e di indomita e completa dedizione al dovere, dopo aver assolto i propri compiti di geniere in circostanze difficili e rischiose – specie nella posa di campi minati sotto la diretta azione a fuoco dell’avversario – non potendo esplicare più i suoi compiti specifici per la situazione in cui si trovava il caposaldo gondarino di Culquaber, insistentemente chiedeva di essere impiegato quale combattente asserendo appunto:«Quando il genio non lavora combatte» e sostituiva un sottufficiale dei carabinieri valorosamente caduto.
Accerchiato successivamente dalle forze nemiche cercava di resistervi, nonostante fosse stato ferito alla spalla da un colpo di baionetta.
Trafitto da una raffica di colpi successivamente cadeva dopo aver condotto l’attacco contro le forze nemiche all’età di 27 anni.
Il sergente maggiore Ruggiero Stella nato a Barletta nel 1914, viene successivamente avviato alla carriera militare nel lontano 1935 per adempiere al servizio di leva.
Nell'anno successivo viene promosso sergente e quindi trattenuto alle armi, fu inviato in Eritrea nel settembre del 1937. Viene nominato sergente maggiore nel 1938, e trasferito quindi nel 1939 nel Deposito Territoriale di Gondar.
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