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News dalle Città della BAT

martedì 1 febbraio 2011

TRINITAPOLI : TRASFORMISMO E CLIENTELISMO Il consiglio comunale dei notabili "senza partito".

Il consiglio comunale sta diventando una parziale e fittizia rappresentanza del paese: giacché, di giorno in giorno, una quantità sempre maggiore di nuove e vive forze; di elementi atti alla direzione politica ne resta esclusa, I membri di essa (il consiglio comunale) non rappresentano che una quantità di interessi essenzialmente privati, la cui somma è lungi dal formare l'interesse pubblico.


In un sistema politico fatto così, nel quale le maggioranze si dissolvono e ricompattano a partire dalle capacità dei leader della (così detta) Sinistra storica di coagulare intorno all’azione politica il consenso di gruppi di consiglieri animati dalla semplice volontà di difendere i propri privilegi e le proprie prerogative, i rischi del clientelismo si moltiplicano a dismisura.

Questi rischi sono particolarmente forti a Trinitapoli, dove il mancato sviluppo di un'autonoma società civile e di una consolidata opinione pubblica ha ridotto i partiti a semplici fazioni, che fanno capo ai diversi notabili che si combattono tra loro per ottenere un seggio consiliare o per le diverse cariche locali, in nome dei propri interessi e di quelli dei loro soldati di ventura pronti a passare da un partito ad un altro mantenendo le stesse cariche.

il circolo perverso del consigliere "senza partito ", che negozia il proprio voto all’amministrazione di turno in cambio di favori per se stesso o per qualche suo parente, sta diventando una legge sovrana ormai da più di 20 anni a Trinitapoli.

Per quanto sia difficile provare davanti alla legge il clientelismo e per quanto sia difficile che la magistratura riesca a rompere un circolo vizioso che porta Trinitapoli sempre più in una situazione socio-economica da paese sud-americano.

Infatti oggi è consolidata l’idea che a Trinitapoli ci sono alcuni vicerè che possono elargire “i favori “ o le “raccomandazioni” i quali generalmente si servono di veri e propri segretari personali che raccolgono le richieste dei concittadini e riferiscono ai loro “capi” i quali a volte e solo dietro rassicurazioni di ottenere i voti di tutta la famiglia (per lo meno) promettono di impegnarsi (sempre e comunque dopo i risultati elettorali ). Questa situazione, tralasciando il fatto se costituisca reato o meno dal punto di vista legale, è un vero e proprio crimine contro l’umanità e la dignità del cittadino e uno sfregio allo stato italiano. Infatti il vicerè di turno quasi sempre riceve richieste di posti di lavoro, vedendo la situazione economica italiana è facile dedurre che non riuscirà a mantenere tali promesse nella maggior parte dei casi, di conseguenza riparerà con un’altra promessa che sarà mantenuta guarda caso alla prossima tornata elettorale. Questa situazione crea un circolo vizioso in cui chi viene prese in giro da un vicerè lo abbandona e si affida ad un altro, mettendo in pratica una legge matematica famosa “invertendo i numeri di una somma il risultato non cambia “. Questo per spiegare come mai molti politici riescono a conservare seggi anche per trent’anni conservando gli stessi voti. Se non ci fossero di mezzo vite umane che si consumano nella disperazione ci sarebbe anche da riderci su, infatti c’è da stimare il fenomeno in circa 4000 voti che girano e rigirano sempre tra i soliti vicerè che in base ai “cartelli” di tipo sud-americano che decidono di formare creano maggioranze fittizzie e false opposizioni sempre pronti a fusioni in caso di pericolo per la sopravvivenza del circolo vizioso. Questa breve analisi la riportiamo non ai cittadini di Trinitapoli i quali sono pienamente consapevoli di questi “sistemi” ma per i nostri figli che quando si chiederanno come è potuto succedere che un paese come Trinitapoli sia sprofondato nella povertà più misera, nonostante tutte le risorse naturali di cui disponeva. Egli saprà che è vero che pochi cittadini liberi si sono opposti a pochi vicerè, ma molti cittadini quasi-liberi hanno scelto i vicerè come venditori di chimere i quali vicerè costruivano alla luce del sole e sotto i loro occhi enormi fortune del tutto personali.

1 commento:

  1. Posso intuire dall'impostazione mentale chi è stata la mente di questo articolo, non ci salutiamo più ma il vissuto sconforto per quando su indicato ci accomuna profondamnete

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