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sabato 12 marzo 2011

BAT : DIPENDENTE MOLESTATA ALLA PROVINCIA? SOLO CON LA DENUNCIA SI AVVIEREBBE UN’INDAGINE PER APPURARE LA VERITA’.

Quanto sarebbe accaduto presso la Sede Legale di Andria della Provincia Barletta-Andria-Trani è grave e deplorevole.

«Sarà fatto tutto quanto ci è consentito a tutela delle persone e della dignità dell’Ente».


Con queste parole il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola ha commentato a caldo le notizie sulle presunte molestie subite da una dipendente provinciale.

«Il pieno rispetto della persona, in tutte le sue espressioni, principio che personalmente cerco di tradurre anche nel mio operare nella politica e nelle Istituzioni, è un riferimento imprescindibile di civiltà - ha poi proseguito Ventola -. Pertanto, faremo tutto quanto ci è consentito affinchè tutto il personale della Provincia possa continuare a lavorare in piena serenità».
Sulla questione è intervenuta tramite il suo presidente Savino Montaruli l'associazione andriese Io ci sono, il quale afferma :

"A nessuno è consentito fare affermazioni qualunquiste che tendono alla sottovalutazione di un problema o peggio ancora all’accettazione passiva di gravissimi comportamenti, penalmente rilevanti, come le molestie, specie se a danno delle donne.


Ciò che serve, invece è che colei che si ritiene vittima di questa violenza presenti immediatamente e senza timori una formale denuncia nei confronti del presunto molestatore. Solo in questo modo le competenti Autorità potrebbero avviare le dovute indagini ed appurare la verità.

Una richiesta di verità che dovrebbe, a questo punto, garantire anche il dirigente provinciale che sarebbe stato l’autore della molestia, anche per dimostrare la sua eventuale innocenza.

Qualora questa denuncia non dovesse essere presentata allora si alimenterebbero seri dubbi sull’intera vicenda e si passerebbe dall’essere vittima all’essere complice.

Da parte nostra, come Associazione andriese che si prefigge anche la salvaguardia del buon nome della città di Andria siamo vicini alla dipendente molestata e ci auguriamo che la sua denuncia formale alle Forze dell’Ordine rappresenti un deterrente per quanti dovessero continuare a pensare di potersi appropriare dell’altrui dignità e, in virtù di non si sa quali poteri conferiti, credere che le Istituzioni possano essere un luogo di gioco e di divertimento o peggio ancora di appagamento dei propri appetiti, economici, di potere e di piacere, trovando magari anche chi tollera, condivide e sminuisce."




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