RISCHIO DISSESTO FINANZIARIO, AUMENTO DEI TRIBUTI, QUESTIONE DIRIGENTI E IMPIEGATI COMUNALI, DEBITI FUORI BILANCIO, GESTIONE MACCHINA COMUNALE.
Continua senza sosta il susseguirsi di accuse e smentite, contraccuse e offese, inviti al confronto e silenzi, notizie date e poi ritirate, paura di svelarsi al popolo. Ma ad Andria che cosa succede?
Come fanno i cittadini a sapere se il rischio dissesto finanziario per il nostro comune è reale o virtuale? Come fanno i cittadini a sapere di quanto ancora aumenteranno i tributi locali e per cosa questo denaro sarà utilizzato? Sulla questione della qualità degli impiegati e sulle diatribe con i dirigenti super pagati del comune di Andria cosa ci dite? E’ una questione che riguarda tutti o si stanno tirando tutti in ballo tutti solo a causa di qualcuno? Perché tutti i dirigenti non replicano alle accuse, almeno fino ad oggi non lo hanno fatto? Quando si parla dei numerosi e gravosi debiti fuori bilancio del comune, c’è qualche buona anima capace di spiegarci cosa significa? Chi pagherà? Quando? Sulla gestione generale della macchina comunale ogni giorno leggiamo di assunzioni, licenziamenti, premi, elogi e allisciate ma chi ci spiega come questa gente viene assunta? Dove è il merito di questi professionisti? E le cosiddette Società partecipate, come funzionano? Non sarebbe il caso di chiedere ai cittadini cosa pensano della crisi economica storica che l’Italia e la nostra città sta vivendo? Non è il caso di sospendere tutte le iniziative inutili, dispendiose e festicciole varie che non aiutano nessuno tanto meno l’economia locale in fortissima crisi e bisognosa di supporto e di incentivi piuttosto che di altre cose?
Perché continuare a spendersi solo per qualche Zona del Centro e dimenticarsi delle periferie? Dov’è il diritto di informazione pubblica? Anche l’informazione sembra essere timorosa di affrontare certi argomenti ma perchè non si torna a vedere la realtà dell’intera città. Aprite i microfoni, non abbiate paura.
I cittadini sono stanchi di essere informati solo delle brutte notizie e a frittate già fatte. No. I cittadini non sono delle vacche da mungere o caproni senza capacità di comprendere.
Se è vero che si chiede ad alta voce in tutto il Paese una nuova classe politica e dirigente è altrettanto vero che non è facendo finta di niente che si elude il problema. Sapere, conoscere ed essere consci di quanta responsabilità viene delegata ad altri è un dovere perchè costoro hanno nelle mani il futuro loro e di tutta la comunità. Dov’è il BENE COMUNE di cui ha parlato il Papa? Come si intende accogliere questo messaggio del Santo Pontefice? Non vorremmo ritrovarci, fra qualche anno, sempre più poveri, più isolati ed emarginati per poi sapere che le tasche di qualcuno sono sempre più piene e il popolo sempre più povero e affamato.
In passato è già accaduto e abbiamo timore del futuro. Chiudiamo affermando senza timori e con sfacciata e spudorata lealtà, senza voler stuzzicare alcuno e senza avere, come sempre, nessun timore di reverenza verso chicchessia, invitando i responsabili del sistema politico e amministrativo locale a scendere in piazza e parlare con i cittadini; senza transenne, senza guardaspalle al seguito, senza che alcuno intimorisca altri, senza condizionamenti e soprattutto senza falsità, come purtroppo abbiamo registrato anche nella nostra recente e meritevole Manifestazione del 29 settembre scorso; a dire ai cittadini come stanno le cose e mettersi in condizione di essere giudicati, traendone le conseguenti conclusioni e decisioni. Il caffé lo portiamo noi, per tutti.
State certi che siamo disposti ad ascoltare ed essere ascoltati perchè se qualcuno pensa di venire in piazza a fare il politichese o a parlare del nulla si sbaglia di grosso.
In piazza vogliamo sentire le cose come realmente stanno perché dobbiamo legittimamente GIUDICARE, IL PRESENTE COME ANCHE IL PASSATO, per conoscere il nostro futuro.
Noi siamo disposti ad ascoltare tutti e tutti devono essere disposti ad essere sottoposti alla Pubblica VALUTAZIONE perchè questo è giusto e perché nessuno può più sentirsi onnipotente e insindacabile.
Siamo certi che non servirà nessuna macchina della verità e che qualcuno risponderà.
Sarà giovedì 20 ottobre il grande giorno della Verità? Non perdiamo tempo.
Intanto domani saremo anche noi a Roma al Presidio permanente di Montecitorio per manifestare contro i privilegi e l’inefficienza della costosa Casta Politica.
Il Presidente: Vincenzo Santovito
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