A BARLETTA GLI IMPRENDITORI ALZANO LA TESTA. SI METTONO DIRETTAMENTE IN GIOCO E REAGISCONO. COSI’ VA BENE. ORA TUTTI RESPONSABILIZZATI ANCHE SUL TEMA DEL LAVORO NERO
Gli imprenditori barlettani del tessile sotto il Palazzo di Città gridano: «Metteteci in condizione di assumere regolarmente i nostri operai».
Apprendiamo dal sito barlettalife.it che questa mattina un folto gruppo di persone ha cominciato ad affollare lo spazio antistante Palazzo di Città, dando vita a una civile quanto determinata manifestazione al fine di incontrare l'assessore alle attività produttive Michele Maffione e il sindaco Nicola Maffei.
Ad alimentare la protesta sono gli imprenditori del settore tessile barlettano che, responsabilmente e senza nascondere la testa sotto la sabbia come molti politici e sindacalisti fanno, hanno fatto emergere la realtà legata al lavoro nero nelle aziende; fenomeno molto radicato sull’intero territorio della Provincia di Barletta Andria Trani in fortissima crisi economica e strutturale.
Già dal giorno della tragedia a Barletta e durante i funerali, quando le telecamere erano puntate tutte sulle imprese accusate di impiegare lavoro nero, siamo stati vicini denunciando pubblicamente che il problema delle morti delle donne non andava ricercato nel lavoro nero ma nell’incuria e nell’incapacità di politici e dirigenti locali.
Noi dello SCIMPID dicemmo: “nessuno tocchi le imprese barlettane” ed oggi diciamo agli amici imprenditori: “siamo con Voi. Uniamoci e portiamo avanti le nostre istanze comuni in tutte le sedi”.
Non fatevi ingannare.
Questo è il momento e bene avete fatto a mettere da parte qualsiasi appartenenza e andare direttamente in campo senza delegare il vostro futuro a nessuno, specie a certe altre caste sindacali e imprenditoriali che non si fanno carico dei problemi delle Categorie o ignorano queste situazioni.
Questa è l’ora per smascherare coloro che continuano a “trattare” con gli Enti Pubblici utilizzando l’alibi di una rappresentanza che non esiste e facendo affari in funzione di ciò. proprio quelle Grandi Associazioni che si sono chiuse nel cosiddetto PES CNEL, buttando fuori chi i problemi li vive sulla propria pelle, sono coloro che avrebbero dovuto da tempo portare in tutte le sedi queste tragedie del mondo del lavoro. Invece no. Ottengono ogni giorno privilegi e vantaggi ma utilizzando questo “potere” in maniera sbagliata, senza alcuna progettualità e perdendo tempo prezioso ed irrecuperabile. Tante scatole vuote come patto territoriale e altri mostri malati non sono stati in grado di costruire strutture utili per fronteggiare queste situazioni in maniera proficua. Ora è necessario che anche il comune di Barletta, insieme a tutte le altre istituzioni, a cominciare dalla Provincia, apra un tavolo di lavoro aperto veramente a tutti e senza gli atavici e antichi pregiudizi che tanti danni hanno creato, in modo da dare agli imprenditori la possibilità di proporre e di decidere del loro futuro.
Da parte nostra la massima disponibilità e l’augurio che tutti questi ed altri imprenditori barlettani si uniscano nella grande manifestazione che stiamo organizzando con le micro imprese del territorio presso la Regione Puglia.
Vogliamo che ci siate anche Voi, insieme alle vere, libere Organizzazioni e Associazioni di rappresentanza.
Le imprese che resistono ci sono anche quì e vanno premiate.
Giovanni Di Ruvo
“Gli uomini sono angeli ad un’ala soltanto,
possono volare solo rimanendo abbracciati”
Don Tonino Bello
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