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News dalle Città della BAT

giovedì 29 marzo 2012

BARLETTA : Barletta e l’intera Provincia si impegnino nell’attuazione di tutti i punti della vera strategia ‘Rifiuti Zero’.

Lunedì 26 marzo il Consiglio comunale di Barletta ha approvato all’unanimità la mozione Chiusura ciclo ‘Rifiuti Zero’ ambito ATO-BAT. Grazie all’intervento di alcuni consiglieri del Partito Democratico e della Federazione della Sinistra emendato in quelle parti che, nonostante i chiarimenti del presidente del consiglio, Pastore, e del Sindaco Maffei, risultano ad oggi poco chiari.



In particolare la parte che approva l’impegno a proporre nell’ATO l’impianto di biostabilizzatori con annessa discarica di servizio/soccorso nel territorio del Comune di Andria, l’impianto di discarica a Trani e l’impianto per il trattamento della frazione umida dei rifiuti a Barletta.
L’approvazione dei primi due impianti, difatti, è in netta contrapposizione al ciclo ‘rifiuti zero’. Pertanto non andava prevista in un atto riportante tale titolo.
In tutta Italia, nei territori che ospitano impianti di biostabilizzazione e discariche, la raccolta differenziata non viene promossa, in quanto è necessario assicurare a tali impianti ‘la materia prima’ che altro non è che rifiuto indifferenziato da ‘seppellire’ o lavorare e trasformare in Cdr (combustibile da rifiuti).


L’esempio a noi più prossimo si trova fra Conversano e Mola di Bari dove i cittadini lo scorso anno sono dovuti scendere in piazza per chiedere con forza di poter fare la raccolta differenziata.






Le stesse considerazioni alla mozione, preparata e presentata dai due consiglieri del Partito Socialista, chiariscono come, nonostante l’enorme sforzo effettuato, l’intera filiera impiantistica non sia da considerarsi conclusa, restando alcuni nodi da sciogliere che vengono individuati non solo nella costruzione degli impianti dedicati al trattamento della frazione umida, ma anche nella chiusura del ciclo soprattutto in ragione del Cdr prodotto. E’ proprio qui il black out! La strategia rifiuti zero non prevede la produzione di combustibile da rifiuti ma il riciclo anche della frazione secca. Nelle stesse considerazioni, difatti, viene auspicata in ultimo la realizzazione di impianti a freddo in grado di recuperare quei rifiuti-residui prodotti sul territorio affinché non vengano avviati ad incenerimento la cui logica contrasta con rifiuti zero.
Ebbene, le decisioni verranno prese in seno all’ATO BAT che ha già avviato le prime conferenze di servizi fra tutti gli enti interessati. Il consiglio comunale di Trani ha recentemente deliberato contro la localizzazione della discarica a Trani. Questo dimostra che ci sono divergenze tra i Comuni e che dovrebbero ospitare gli impianti.


Purtroppo c’è una certa ambiguità da parte dei vertici della Provincia Bat,in primis del Presidente Ventola e dell’ assessore all’ambiente Cefola, che più volte hanno manifestato l’intenzione di voler chiudere il ciclo dei rifiuti con nuove discariche e con un impianto per produrre CDR, magari da bruciare direttamente nello stabilimento Buzzi Unicem di Barletta.
Altrimenti non avrebbe senso il progetto di installare un impianto di biostabilizzazione per la produzione di CDR all’interno del Comune di Andria.


Contro inceneritori e discariche ed a favore della riduzione, del riuso e del riciclo nasce la strategia ‘Rifiuti Zero’ ad opera del Prof. Paul Connett. Insegnante di chimica generale ambientale e tossicologia presso la St. Lawrence University, il prof. Connett, in qualità di esperto e di attivista è stato invitato in 48 Stati degli USA, in 47 Paesi a livello internazionale e in 2001 tra città e capoluoghi italiani a tenere oltre 2000 conferenze.
Il 30 marzo sarà nella nostra città (appuntamento alle 19.00 presso il Giovani Open Space in viale Marconi, 49) per presentare la Strategia Rifiuti Zero ed i benefici che essa comporta nelle città che la adottano ‘in toto’. Sarà la giusta occasione per tutta la cittadinanza e per la classe politico-amministrativa di Barletta per conoscere ed approfondire tale virtuosa politica e nuova forma mentis che il consiglio comunale di Barletta sarà chiamato ad approvare in un consiglio monotematico. Oggetto del secondo emendamento alla mozione. Emendamento di fondamentale importanza in quanto solo approvando l’originale delibera ‘rifiuti zero’ sul modello di quelle approvate a Capannori, a Modugno ed ormai in numerose città in Italia e nel mondo, è possibile, in primis, raggiungere gli obiettivi previsti dalla legge sulla percentuale di raccolta differenziata che permette di non pagare l’ecotassa regionale e di abbassare la tarsu comunale. Questo ci permette di favorire nella comunità un cambio di rotta verso stili di vita rispettosi della nostra salute e dell’ambiente nel quale viviamo, verso nuove attività produttive ecosostenibili e ci impone con forza l’inizio di un processo di cambiamento di un modello socioeconomico basato sullo sfruttamento e il saccheggio del nostro territorio ed il deterioramento della nostra salute.






Sabrina Salerno – Ass. Beni Comuni
Alessandro Zagaria – Collettivo Exit








*** Paul Connett


Professore emerito dell'Università di San Lawrence (Canton-Stato di NY). Ha insegnato dal 1983 Chimica Generale Ambientale e Tossicologia. Ha prodotto pubblicazioni su importanti riviste scientifiche quali "Chemosfere" relative agli effetti tossici di diossine, furani e metalli pesanti. Ha pubblicato anche, proprio nel 2010, un lavoro scientifico relativo agli effetti tossici della fluoridificazione dell'acqua potabile (problema non presente in Italia) intitolato "The case against fluoride".






In qualità di esperto e di attivista è stato invitato in 48 Stati degli USA, in 47 Paesi a livello internazionale e in 2001 tra città e capoluoghi italiani a tenere oltre 2000 conferenze. Nel gennaio e nel maggio 2010 è stato invitato dalle Nazioni Unite (ONU) a tenere la presentazione della Strategia Rifiuti Zero. In ottobre 2010 è stato invitato a tenere analoghe presentazioni alla Camera dei Comuni in Gran Bretagna e al Parlamento Europeo. Dal 1996 collabora con Ambiente e Futuro e dal 2007 con il Comune di Capannori in veste di presidente dell'Osservatorio verso Rifiuti Zero istituito con delibera comunale.













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