La
Rete GASPuglia esprime profondo scetticismo in merito alla situazione
dell'economia locale pugliese: «Si
tratta di un'analisi - sostiene il responsabile, Michele Uva -
che, come in più occasioni è avvenuto, potrebbe risultare troppo
positivista per evitare di inculcare paura tra la gente, ma non possiamo
sottolineare alcuni dati da noi osservati che riguardano iscritti ai
GAS che dopo aver perso il posto di lavoro si vedono costretti a ridurre
la spesa non su beni secondari ma assolutamente primari come il cibo
quotidiano." Secondo la Rete GAS Puglia i dati e le proporzioni della
crisi economica che sta affliggendo il paese potrebbero essere anche più
gravi di quelli che percepiamo e che ci viene riferito: «Il
tasso d'inflazione - sempre secondo Uva - nelle provincie della Puglia,
negli ultimi dieci anni, ha eroso di oltre il 10% le retribuzioni . E
persino nei settori pubblici, da sempre
ritenuti privilegiati nella nostra Regione, non si è riusciti negli
ultimi anni a recuperare l'aumento del costo della vita». «Va ricordato
che le retribuzioni nei settori privati, nella Regione Puglia -
sottolinea il Responsabile della Rete GAS Puglia - fanno riferimento
alla
contrattazione nazionale che, come è noto, non è riuscita a garantire
l'aumento reale del costo della vita neppure nel resto d'Italia. Inoltre
per la struttura delle aziende presenti sul nostro territorio, la
contrattazione di secondo livello è patrimonio di pochissime realtà e
anche questo
influisce negativamente sulla tenuta delle retribuzioni sul costo della
vita. Non vorremmo che queste affermazioni - conclude Uva - fossero un
tentativo di giustificare l'impossibilità ad aprire, in Puglia, un
confronto serio sulla crisi economica, l'inflazione e specialmente il
calo dei consumi di prima necessità». E la Rete GAS Puglia non
è la sola a denunciare la situazione di difficoltà dei consumatori in
Puglia che sarà agravata dalle nuove imposte nazionali (vedi Imu) e
anche locali (tassa sui rifiuti) , specialmente in quei comuni dove si
registrano profondi buchi di bilancio .
"La
nostra denuncia suona come una sirena d'allarme e vuole aiutare tutti i
consumatori a non sentirsi soli davanti alla crisi economica che ci sta
investendo, ma a cercare il conforto nelle difficoltà unendosi tra di
loro , formando nuovi GAS oppure aggregandosi a GAS già esistenti. La
nostra cultura classico-cristiana ci impone di non lasciare solo nessuno
davanti alle difficoltà (disoccupazione , reddito basso ), perchè come
sappiamo se rimaniamo uniti, anche nella spesa possiamo superare la
crisi insieme e rilanciare il nostro futuro rivedendo questo sistema di
sviluppo basato solamente sulla crescita e non sui bisogni delle
persone."
«Il potere d'acquisto nella nostra regione - conclude Uva - è drammaticamente calato a tutti i livelli e
questo fa di noi una delle pecore nere in campo nazionale".
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