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giovedì 29 marzo 2012

BISCEGLIE : CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA, IL SINDACO SPINA SCRIVE AL PRESIDENTE NAPOLITANO


Signor Presidente,
mi permetto di porre alla Sua attenzione la drammatica evoluzione della crisi della Casa della Divina Provvidenza, Ente Ecclesiastico,  fondato nel 1922 dal sacerdote biscegliese don Pasquale Uva.
Con Decreto del Capo provvisorio dello Stato, nel 1946, l’Ente otteneva il riconoscimento della Personalità Giuridica della Congregazione delle Suore “Ancelle della Divina Provvidenza” con sede in Bisceglie, aderente all’Ufficio delle Congregazioni presso la Santa Sede.  
L’Istituzione è caratterizzata da antica e consolidata esperienza nell’ambito dell’assistenza e della riabilitazione di soggetti affetti da disabilità fisica, psichica e sensoriale e conta strutture sanitarie a Bisceglie, Foggia, e Potenza.
La Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie dispone di circa 1000 posti letto, suddivisi tra Unità Alzheimer, Centri di Riabilitazione, Residenze Sanitarie e Istituti Ortofrenici  con 550 degenti. Peraltro, questi ultimi non sono compresi in alcuna classificazione nel piano della sanità pugliese. Si tratta di  pazienti affetti da patologie  psico-intellettive, fisiche e degenerative che hanno costante necessità di assistenza sanitaria . Nella struttura   lavorano  circa 1000 dipendenti.
Da alcuni mesi la Casa Divina Provvidenza ha cominciato a pagare gli stipendi con forti ritardi e in modo parziale, manifestando la sua evidente crisi economico-finanziaria.
Il Consiglio Comunale di Bisceglie in data 28/02/2012, accogliendo le istanze anche delle rappresentanze sindacali, ha nominato all’unanimità  una  Commissione  composta dal  sottoscritto  (che la presiede) e dai consiglieri comunali  Parisi  (esponente della maggioranza)  e  Napoletano (esponente della minoranza ), con il mandato di offrire il proprio contributo nella elaborazione di proposte per il  superamento  dell’attuale crisi  attraverso l’attivazione di un tavolo di concertazione con la Regione Puglia e le altre Istituzioni.
In data 20 marzo u.s.  l’Ente, in maniera improvvisa  e senza alcun confronto con le Istituzioni e con i sindacati, ha avviato la richiesta  di cassa integrazione  ai sensi dell’art. 2 co.1  del Dpr 218/2000 e la richiesta di esame congiunto per circa 655 dipendenti di cui 450 della sede di  Bisceglie.
A seguito  di tale iniziativa, il Ministero del Lavoro ha convocato le rappresentanze sindacali e i vertici amministrativi dell’Ente il  giorno 2 aprile p.v..
Si sottopongono alla Sua cortese attenzione e valutazione le ricadute negative derivanti dalla situazione testé descritta per quanto concerne il livello di assistenza per i degenti della Casa della Divina Provvidenza ( in particolare per quelli degli istituti ortofrenici)  e per quanto riguarda il turbamento sociale nella città di Bisceglie e nell’intero territorio provinciale derivante da una   crisi occupazionale di così vasta portata.
Auspico che con la Sua riconosciuta particolare sensibilità possa porre attenzione a tale  vicenda,  ispirando preziosi contributi che possano evitare scenari di profonda  crisi sociale per la nostra comunità.
RinnovandoLe i sensi della nostra sincera gratitudine si porgono deferenti saluti.

                                                                                              Avv. Francesco Spina

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