Signor Presidente,
mi permetto di porre alla Sua
attenzione la drammatica evoluzione della crisi della Casa della Divina
Provvidenza, Ente Ecclesiastico, fondato
nel 1922 dal sacerdote biscegliese don Pasquale Uva.
Con Decreto del Capo
provvisorio dello Stato, nel 1946, l’Ente otteneva il riconoscimento della
Personalità Giuridica della Congregazione delle Suore “Ancelle della Divina
Provvidenza” con sede in Bisceglie, aderente all’Ufficio delle Congregazioni
presso la Santa Sede.
L’Istituzione è caratterizzata
da antica e consolidata esperienza nell’ambito dell’assistenza e della
riabilitazione di soggetti affetti da disabilità fisica, psichica e sensoriale
e conta strutture sanitarie a Bisceglie, Foggia, e Potenza.
La Casa della Divina Provvidenza
di Bisceglie dispone di circa 1000 posti letto, suddivisi tra Unità Alzheimer,
Centri di Riabilitazione, Residenze Sanitarie e Istituti Ortofrenici con 550 degenti. Peraltro, questi ultimi non
sono compresi in alcuna classificazione nel piano della sanità pugliese. Si
tratta di pazienti affetti da
patologie psico-intellettive, fisiche e
degenerative che hanno costante necessità di assistenza sanitaria . Nella
struttura lavorano circa 1000 dipendenti.
Da alcuni mesi la Casa Divina Provvidenza ha
cominciato a pagare gli stipendi con forti ritardi e in modo parziale,
manifestando la sua evidente crisi economico-finanziaria.
Il Consiglio Comunale di
Bisceglie in data 28/02/2012, accogliendo le istanze anche delle rappresentanze
sindacali, ha nominato all’unanimità una
Commissione composta dal sottoscritto (che la presiede) e dai consiglieri
comunali Parisi (esponente della maggioranza) e
Napoletano (esponente della minoranza ), con il mandato di offrire il
proprio contributo nella elaborazione di proposte per il superamento
dell’attuale crisi attraverso l’attivazione
di un tavolo di concertazione con la Regione
Puglia e le altre Istituzioni.
In data 20 marzo u.s. l’Ente, in maniera improvvisa e senza alcun confronto con le Istituzioni e con
i sindacati, ha avviato la richiesta di
cassa integrazione ai sensi dell’art. 2
co.1 del Dpr 218/2000 e la richiesta di
esame congiunto per circa 655 dipendenti di cui 450 della sede di Bisceglie.
A seguito di tale iniziativa, il Ministero del Lavoro
ha convocato le rappresentanze sindacali e i vertici amministrativi dell’Ente
il giorno 2 aprile p.v..
Si sottopongono alla Sua
cortese attenzione e valutazione le ricadute negative derivanti dalla
situazione testé descritta per quanto concerne il livello di assistenza per i
degenti della Casa della Divina Provvidenza ( in particolare per quelli degli
istituti ortofrenici) e per quanto
riguarda il turbamento sociale nella città di Bisceglie e nell’intero territorio
provinciale derivante da una crisi
occupazionale di così vasta portata.
Auspico che con la Sua riconosciuta particolare
sensibilità possa porre attenzione a tale
vicenda, ispirando preziosi contributi
che possano evitare scenari di profonda
crisi sociale per la nostra comunità.
RinnovandoLe i sensi della
nostra sincera gratitudine si porgono deferenti saluti.
Avv.
Francesco Spina
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