Tentare
di conquistare il metaforico posto in paradiso, nonché lo scranno più alto di
un Palazzo di città o più semplicemente la sedia in consiglio comunale comporta
uno sforzo fisico ed economico non indifferente.
C’è chi
i voti tenta di conquistarli scegliendo la strada - un po’ idealista ma che talvolta paga - del
dialogo con la gente e dei gazebo in piazza, c’è chi i voti invece tenta di
ottenerli costruendo la propria fama con la carta stampata(manifesti e
manifestini, volantini e santini e chi più ne ha più ne metta), spot televisivi
e radiofonici e quant’altro, passando per la tortuosa strada dell’arruolamento
a pìù non posso dei rappresentanti di lista, fino ad arrivare a colui che i
voti li compra e basta.
Ma
scherzi a parte ed andiamo nello
specifico, per un candidato sindaco o consiglio comunale che sia, quali sono le
voci di spesa che lo stesso deve tener presente prima di gettarsi nella
mischia?
Immancabili
sono i manifesti - il costo per i celebri 6x3 si aggira attorno
ai 25 euro a pezzo – a cui vanno ad associarsi i costi di affissione che può
avvenire in spazi pubblici o privati, orientativamente il costo si aggira
attorno agli 80 euro per due settimane nel prima caso e dopo aver prenotato in
largo anticipo, mentre nel caso ci si affidi a delle ditte private la spesa
sale fino a 300 euro sempre per due settimane,
passando per gli immancabili «santini», vero incubo del decoro urbano,
nonché delle cassette delle poste dove per la stampa di diecimila pezzi il prezzo
si aggira attorno ai 200 euro. Da non tralasciare la gestione di un comitato
elettorale che ipotizzando l’affitto per un paio di mesi - a seconda
dell’ampiezza e del luogo più o meno centrale – la spesa può variare tra i
1.500 e i 4.000 euro.
Una
voce importante ed imponente è rappresentata naturalmente dai rappresentanti di lista per la quale la
spesa dipende dalle esigenze dei candidati, e che può arrivare fino ai 3000
euro.
È per i
nostri candidati? Ad oggi se per Canosa e San Ferdinando al momento non sono
noti i preventivi di spesa, di Trani si sa che sarà il candidato del
centrodestra Gigi Riserbato ad investire più piccioli nella campagna elettorale
(ben 38 mila euro) seguito a ruota da Ugo Operamolla (25 mila euro), Fabrizio
Ferrante(11600), Triminì(6000 euro), Briguglio(5800) e Paolo Nugnes(1550 euro).
Per
Gigi Riserbato 5000 euro saranno destinati per i suoi collaboratori, mentre
4000 saranno destinati all’affitto dei locali e manifesti. Diametralmente
opposta i connotati della campagna elettorale del candidato sindaco del centro
sinistra Ugo Operamolla, il quale ha destinato circa metà del budget per le
trasmissioni Tv e servizi redazionali, nonché 5000 per i manifesti, santini e
volantini.
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