«Quanto accaduto durante il servizio delle “Iene”
sul sindaco Gabriella Carlucci andato in onda nei giorni scorsi su
Italia Uno, ci indigna a tal punto da ritenere indispensabile un'azione
forte a tutela dell'onore e della dignità da parte di tutti quei
concittadini che come noi, rifiutano di essere assimilati all'immagine
dell’attuale primo cittadino di Margherita di Savoia».
Lo dice il capogruppo di Futuro e libertà Dino Di Benedetto, che ha avviato una raccolta di firma tra i vari consiglieri comunali per «per sfiduciare il sindaco Carlucci, perché i margheritani hanno diritto di essere amministrati e rappresentati da persone responsabili ed efficienti, che si impegnino per il progresso civile e sociale della comunità rappresentata”. Annunciata da Fli anche una campagna di raccolta di firme in piazza Libertà, il 15 aprile dalle 10.30 alle 18.
«In questi giorni - denuncia Di Benedetto - Margherita di Savoia ha avuto la sua ribalta nazionale non per le sue attrazioni naturalistiche e turistiche, ma per la “performance” del suo sindaco nei confronti di un giornalista delle “Iene” con un comportamento» (il giornalista chiedeva chiarimenti sulla denuncia di un portaborse che denuncia di non essere stato pagato dall’on. Carlucci, il sindaco ha preso per i capelli il cronista, ndr) «non adatto a chi riveste una funzione pubblica. La misura è colma se consideriamo che languono le iniziative, i progetti di sviluppo credibili latitanto: altro che gemellaggio con Miami, parco delle farfalle e campi da golf. Il sindaco pretende di governare la città dedicandole qualche ora a settimana, e la sua maggioranza finora si è distinta per beghe personali».
Due anni fa alle elezioni del 2010 ben il 70% degli elettori margheritani (superando l’atavico scetticismo nei confronti dei forestieri) incoronò la parlamentare a sindaco, con la speranza che risolvesse i tanti problemi della città, e che rilanciasse turisticamente Margherita di Savoia. I risultati non sono quelli sperati, se si pensa non solo alle critiche (scontate) dell’opposizione, ma anche alle polemiche interne alla maggioranza di centrodestra con numerose dimissioni di assessori. «Voglio precisare - aggiunge Di Benedetto - che le colpe dell’attuale stato di degrado economico e sociale del paese non sono tutte imputabili al sindaco Carlucci ed alla sua ormai sgangherata maggioranza, ma anche a chi ha gestito la cosa pubblica dopo l’ultima amministrazione degna di questo nome: quella del compianto sindaco Giuseppe Piazzolla. Senza dimenticare - conclude il capogruppo di Fli - il “lassismo” di quei funzionari comunali non all’altezza del compito».
Gaetano Samele
FONTE : La Gazzetta del Mezzogiorno
Lo dice il capogruppo di Futuro e libertà Dino Di Benedetto, che ha avviato una raccolta di firma tra i vari consiglieri comunali per «per sfiduciare il sindaco Carlucci, perché i margheritani hanno diritto di essere amministrati e rappresentati da persone responsabili ed efficienti, che si impegnino per il progresso civile e sociale della comunità rappresentata”. Annunciata da Fli anche una campagna di raccolta di firme in piazza Libertà, il 15 aprile dalle 10.30 alle 18.
«In questi giorni - denuncia Di Benedetto - Margherita di Savoia ha avuto la sua ribalta nazionale non per le sue attrazioni naturalistiche e turistiche, ma per la “performance” del suo sindaco nei confronti di un giornalista delle “Iene” con un comportamento» (il giornalista chiedeva chiarimenti sulla denuncia di un portaborse che denuncia di non essere stato pagato dall’on. Carlucci, il sindaco ha preso per i capelli il cronista, ndr) «non adatto a chi riveste una funzione pubblica. La misura è colma se consideriamo che languono le iniziative, i progetti di sviluppo credibili latitanto: altro che gemellaggio con Miami, parco delle farfalle e campi da golf. Il sindaco pretende di governare la città dedicandole qualche ora a settimana, e la sua maggioranza finora si è distinta per beghe personali».
Due anni fa alle elezioni del 2010 ben il 70% degli elettori margheritani (superando l’atavico scetticismo nei confronti dei forestieri) incoronò la parlamentare a sindaco, con la speranza che risolvesse i tanti problemi della città, e che rilanciasse turisticamente Margherita di Savoia. I risultati non sono quelli sperati, se si pensa non solo alle critiche (scontate) dell’opposizione, ma anche alle polemiche interne alla maggioranza di centrodestra con numerose dimissioni di assessori. «Voglio precisare - aggiunge Di Benedetto - che le colpe dell’attuale stato di degrado economico e sociale del paese non sono tutte imputabili al sindaco Carlucci ed alla sua ormai sgangherata maggioranza, ma anche a chi ha gestito la cosa pubblica dopo l’ultima amministrazione degna di questo nome: quella del compianto sindaco Giuseppe Piazzolla. Senza dimenticare - conclude il capogruppo di Fli - il “lassismo” di quei funzionari comunali non all’altezza del compito».
Gaetano Samele
FONTE : La Gazzetta del Mezzogiorno
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