Si è svolta l’Assemblea cittadina per discutere sulla nuova tassa I.M.U.
che si vorrebbe (re)introdurre anche sulla prima casa. A partire dal
significato di questo ulteriore balzello fino alle proposte operative su come
si potrebbe realmente salvaguardare le fasce più deboli, rapportando la
medesima alle fasce di reddito, i numerosi partecipanti all’evento, organizzato
dalla scrivente Associazione e sostenuto da numerose altre Associazioni Civiche
Andriesi hanno apprezzato la discussione che ha tentato di colmare un enorme
vuoto sia in termini di conoscenza che di pubblico dibattito diventato elemento
sconosciuto in questo nuovo ambiente politico d’elite.
Molto apprezzati gli
interventi dei relatori, a cominciare da quello del Presidente della L.A.C.,
Vincenzo Santovito, quello del Coordinatore delle Associazioni Civiche
Andriesi, Savino Montaruli il quale si è soffermato particolarmente sul
rapporto tra la continua richiesta di esborso di denaro fatta ai cittadini e la
persistente situazione di corruzione pubblica e di spreco di denaro pubblico
che oramai investe l’intera classe politica e dirigente, a tutti i livelli.
Apprezzato anche l’intervento di Francesco d’Atteo che ha analizzato nello
specifico la natura dell’I.M.U. e la situazione economica globale che ci ha
portato al fallimento economico e relazionale e quello del Presidente dello
Scimpid, Giovanni Di Ruvo il quale ha posto l’accento e documentato il divario
enorme tra gli sprechi di Stato e la condizione in cui versano imprenditori,
micro imprese sull’orlo del fallimento e a rischio suicidio collettivo e
cittadini.
Numerosi anche gli interventi del pubblico
presente in sala il quale spesso si è soffermato sulla necessità che a fronte
del pagamento di tasse e tributi, ai cittadini vengano assicurati servizi
efficienti ma questo non sta accadendo neanche a livello locale.
L’Assemblea si è sciolta
alle ore 20,30 con l’intento di rinnovare l’appuntamento a breve e di approvare
l’ordine del giorno con il quale si invita il Sindaco di Andria e l’intero
Consiglio Comunale a monitorare attentamente la situazione relativa all’I.M.U.,
a coinvolgere la cittadinanza rispetto alle decisioni da assumere e ad aderire
a tutte le iniziative, anche a carattere nazionale, finalizzate ad impedire che
la nuova tassa si abbatta sui già ridotti redditi di famiglie, senza tenere
conto proprio del rapporto tra tassa e reddito prodotto, valutando
prioritariamente l’accoglimento di qualsiasi ipotesi di non applicabilità della
tassa I.M.U. e di qualsiasi tassa sulla prima casa. A tal proposito è stata
anche denunciata la farraginosità del calcolo con la rivalutazione degli estimi
catastali e una complessità insita che spinge a mettere in forte difficoltà i
contribuenti che devono rivolgersi a tecnici con esborso di ulteriore denaro
che non c’è. Questa “tassamania” generalizzata induce noi tutti a rigettare
qualsiasi forma di accettazione in quanto lo Stato e gli Enti Locali vengono
recepiti come oppressori e turlupinatori che spremono come limoni i cittadini
che, al contrario, rimangono spettatori degli sprechi pubblici e della bella
vita costruita dai politici alle loro spalle. Già continuare ad ascoltare
notizie del genere sta creando profondo rigetto al punto da non poterne più di
ascoltare telegiornali e leggere la carta stampata sempre a condannare i
cittadini tacciati come evasori e ad evidenziare la corruzione diffusa con
stipendi d’oro, più o meno occulti. Un titolo di giornale che diceva “gli
evasori sono nel governo” la dice tutta.
Il dibattito è stato
agevolato dall’assenza dei politici in quanto è stata forte la tentazione di
affrontare tanti altri numerosi temi locali che stanno generando tensioni
sociali non da poco e che pretendono risposte.
Il Presidente: Vincenzo Santovito
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