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venerdì 11 maggio 2012

BISCEGLIE : Antica Mente. laboratorio di Canto e Teatro con Gianni Lamagna e Tonio Logoluso

Il 9 Settembre, presso la Masseria Tenuta Deserto di San Vito dei Normanni (BR), prenderà il via “Antica Mente”, laboratorio di Canto e Teatro, organizzato dalla Compagnia Teatro delle Onde di Bisceglie e dall’Associazione di Musica in Musica di Napoli. Per una settimana (dal 9 al 16), nell’incantevole scenario naturale che li ospiterà (www.tenutadeserto.it), gli allievi avranno modo di conoscere e approfondire praticamente tecniche e stili del canto, diretti da Gianni Lamagna (www.giannilamagna.com) cantante e ricercatore musicale,  voce solista della Nuova Compagnia di Canto Popolare, a lungo collaboratore di Roberto De Simone.   L’evoluzione del coro greco nella scena sarà l’argomento trattato parallelamente da Tonio Logoluso (www.teatrodelleonde.it) attore, regista e scrittore, che ha già diretto alcuni dei più grandi attori italiani (Ferruccio Soleri, Eros Pagni, Renzo Giovampietro, Pippo Franco, Aldo Reggiani), col quale si lavorerà sul capolavoro di Aristofane “Gli Uccelli”.   Orario lezioni: 10 – 13; 17 – 20   Per adesioni e informazioni: 080 3968306 - 345 6394314   E-mail: ondeteatro@yahoo.it  –   dimusica@libero.it Scadenza iscrizioni: 15 Giugno 2012 La partenza del laboratorio è subordinata alla partecipazione minima di 15 allievi (massimo 20). Nel caso di eccedenza di richieste si provvederà alla scelta dei 20 partecipanti in base al curriculum artistico. 

  Sette giorni (9 – 16 Settembre 2012) di studio e confronto immersi nell’incantevole atmosfera della Masseria Tenuta Deserto di San Vito dei Normanni (BR) - www.tenutadeserto.it   Antico come valore assoluto. Antico come memoria che si affaccia sul domani. Antico come storia e collegamento della tradizione alla modernità. Antico come elemento indispensabile per lo sviluppo della ricerca. Una “mente antica”, un ponte artistico tra passato e futuro. È questo il senso di “Antica Mente”, laboratorio di Canto e Teatro organizzato dalla Compagnia Teatro delle Onde di Bisceglie e dall’Associazione di Musica in Musica di Napoli. A dirigere il laboratorio saranno Gianni Lamagna (canto) e Tonio Logoluso (teatro).   “È abbastanza complicato presentare un semplice, pratico, “laboratorio di canto antico”. Non per la sua evoluzione, che sarà di tradizione orale e popolare, e nemmeno per la trasmissione di ciò che si è appreso e studiato in tanti anni di questo meraviglioso mestiere di cantante cantatore, ma complicato se rapportato alle parole e alle materie di studio che oggi, quasi tutti, enunciano nelle presentazioni dei “Corsi di Canto Moderno”. Cercherò di trasmettere la passione, il rispetto e il rigore che occorrono per fare questa professione. Lavoreremo anche sulla tecnica, ma soprattutto sull’interpretazione e sulle forme del canto, tra villanelle e madrigali, canti popolari e arie leggere dell’opera buffa napoletana, cercando di comprendere cosa cantiamo, perché cantare con uno stile e non con un altro, come aiutarci col gesto. Parleremo degli autori, dei testi, dei musicisti, conosceremo un tempo passato che è indispensabile per il futuro e per la ricerca che! non deve mai fermarsi. Insomma, un laboratorio pratico che ha radici antiche per essere universalmente moderno. Requisiti richiesti: intonazione, interesse per la musica e il canto.”    Gianni Lamagna   www.giannilamagna.com “Trovo molto stimolante questa commistione tra canto e teatro nell’ambito di un confronto sulle dinamiche del coro nella scena moderna. E parlando di “antico”, l’analisi e lo studio prenderanno spunto da quello che viene considerato il capolavoro di Aristofane: Gli Uccelli. Il merito principale di questa grande opera risiede nel suo essere eternamente attuale. Gli Uccelli è la commedia dell’evasione dalla realtà per costruire un mondo diverso, alternativo, naturalmente migliore. Nel 414 (anno di stesura del testo) la pace tanto desiderata era stata raggiunta, ma la situazione di Atene era ben diversa da quella che molti avevano sperato: non tranquillità e benessere, ma un’atmosfera di pesanti sospetti, intrighi e contrasti, che avrebbe portato ben presto a una nuova ostilità. Il coro dei 24 uccelli rappresenta un’eccezione per Aristofane stesso: nelle sue commedie i cori sono in genere! formati da 24 coreuti tutti mascherati e truccati allo stesso modo. Negli Uccelli è invece assai variopinto, e ogni coreuta rappresenta un uccello diverso, il cui nome è indicato all’interno dell’opera. Questa peculiarità ci darà modo di lavorare coralmente e singolarmente, con incursioni tecniche nel canto che riguarderanno la vocalità dei personaggi: il tutto in un contesto naturale e incontaminato, così come era stata l’ambientazione pensata da Aristofane al momento della scrittura. Bello.”           Tonio Logoluso 

 www.teatrodelleonde.it

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