La rivelazione degli investigatori. Identificazione grazie a una telecamera. Due sospettati a lungo in questura.
Si inizia a delineare un movente diverso da quello ipotizzato in un primo tempo per l'attentato davanti alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi che ha provocato la morte di una studentessa e il ferimento di altre cinque. «Sembra incredibile, ma è un attentato che appare riconducibile al gesto di uno sconsiderato» rivelano fonti investigative che, a proposito dell'attentato di sabato a Brindisi, non vogliono fornire particolari. SENTITE DUE PERSONE - In precedenza due persone erano state portate nella questura di Brindisi e sono state a lungo sotto interrogatorio prima di essere rilasciate, in relazione alla bomba esplosa davanti alla scuola Morvillo-Falcone. E' quanto si legge sulla pagina Facebook di Brindisireport.it, il sito locale che sta emergendo come una delle principali fonti di informazione sull'attentato (erano di Brindisreport anche le primissime immagini girate subito dopo l'eplosione).
VIDEOCAMERA - Le persone sentite sono «soggetti identificati
attraverso le registrazioni di una videocamera di sorveglianza, dei
quali si sta approfondendo la posizione». Secondo Brindisireport, in un
caso si tratta di un ex militare di professione, con conoscenze di
elettronica e parenti con rivendita di bombole di Gpl per uso domestico.
La video camera ha effettuato la registrazione nel cuore della notte
tra venerdì e sabato. La polizia ha effettuato contestualmente
all’accompagnamento in questura dei due sospettati estese perquisizioni
nei loro domicili e relative pertinenze.
IL PROCURATORE - «Abbiamo delle
buone immagini. Non ce le hanno regalate ce le siamo andate a cercare.
Immagini che possiamo ricollegare con quasi certezza all'attentato» ha
dichiarato successivamente all'Ansa il procuratore della Repubblica a
Brindisi, Marco Dinapoli, a proposito dei filmati riguardanti
l'attentato. Di filmati che sarebbero potuti essere utili per le
indagini si era appreso sabato quando gli investigatori avevano
acquisito tutte le immagini registrate dalle telecamere nei pressi della
scuola. In particolare, gli investigatori - dopo aver guardato
centinaia di immagini - avrebbero trovato elementi di interesse nei
filmati di una videocamera posta nei pressi di un esercizio commerciale
non troppo distante dal punto in cui è scoppiato l'ordigno. Di Napoli ha
confermato che da sabato è stata condotta una intensa attività
investigativa che ha compreso l'interrogatorio di diverse persone e
perquisizioni e controlli in vari luoghi della città e della provincia
di Brindisi.fonte Corriere
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