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sabato 19 maggio 2012

CANOSA DI PUGLIA : D'Alema applauditissimo in virtù della sua fama


Una piazza Vittorio Veneto gremita come non si vedeva da tempo ha accolto, ieri alle 19:30, la visita canosina di Massimo D'Alema, accompagnato dal vicepresidente dell'Europarlamento Gianni Pittella e dall'onorevole Margherita Mastromauro, per concludere di fatto la campagna elettorale del candidato sindaco Ernesto La Salvia.
            Prima padrona di casa, stavolta, è stata Sabina del Muro: nonostante sia stata avversaria della coalizione compatta di centro-sinistra, ha poi appoggiato «già dal primo momento una persona onesta», anche a discapito della sua elezione: «ho detto sempre “se non volete votare me, almeno votate La Salvia”. Fare questa dichiarazione prima, vale davvero molto».
            D'altro canto, il dottore, attorniato dai maggiori rappresentanti della sua squadra, ha usato i già contestati volantini diffusi dal centro-destra per mostrare il suo programma e qualche particolare intento («perché dovremmo rifare il corso per la quarta volta in sette anni?»). Un'alternativa alla «provocazione dell'insulto», violazione di un «codice etico voluto e non rispettato; hanno tolto gli ultimi due articoli e neppure agli altri otto hanno tenuto fede». L'unica controrisposta politica va direttamente a Francesco Ventola, visto come “ombra” di Caporale, «unico sindaco part-time, visto anche il suo impiego alla Provincia», con cui non è «mai sceso a patti, come ha insinuato qualcuno». Solidarietà più o meno implicita è andata pure agli altri ex contendenti Merafina («un esperto architetto che ha ben spiegato i retroscena sul Piano Urbanistico») e Papagna («un costruttore che ha prima avuto la licenza per edificare per vedersela poi più volte revocata»).
            L'abbondante discorso di un D'Alema applauditissimo in virtù della sua fama è invece rivolto, come logico che sia, alla rilevanza nazionale. Dopo anni pare quasi pentito dalle strette di mano e gli “inciuci” nei confronti dello storico rivale Berlusconi: «quel signore che c'era era diventato una barzelletta, almeno ora abbiamo un Presidente del Consiglio che viene salutato e rispettato. Il primo passo lo abbiamo fatto...». Con forza sostiene che «certa gente, mai più, mai più deve governare, seppure a livello locale». Sottolinea, pertanto, la necessità di esprimere una preferenza favorevole a La Salvia perché «deve costituire un cambiamento», interpretando il leit-motiv delle ultime fasi della contesa. Per l'attuale presidente del COPASIR è indispensabile «ricostruire una prospettiva politica in grado di ridare agli italiani dignità e speranza del futuro» perché «bisogna indicare la strada per l'avvenire della città e per il nostro Paese».
            L'ultimo appuntamento prima del secondo silenzio elettorale per La Salvia è alle 21.15, nuovamente in piazza Vittorio Veneto, per uno speciale in diretta streaming organizzato dalla web-tv pugliese bipress.tv.
           

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