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lunedì 21 maggio 2012

MARGHERITA DI SAVOIA : Capitaneria di Barletta Mare, ecco le regole per diportisti e sub

È stata emessa dalla Capitaneria di Porto di Barletta un’ordinanza che regolamenta, ai fini della sicurezza della balneazione nel tratto di mare compreso da Bisceglie a Margherita di Savoia, le attività del diportismo nautico, subacquee e della pesca ed i servizi di salvamento delle strutture balneari. L’area marina compresa all’interno di 200 metri dalla costa è destinata esclusivamente alla balneazione e sono vietati il transito, l’ormeggio e l’ancoraggio di qualsiasi unità navale, eccetto dei mezzi di soccorso, della polizia marittima e di quelli utilizzati per il campionamento delle acque.

E’ consentita la navigazione sulle rotte di ingresso e di uscita nei e dai porti ove però è vietato navigare ad una velocità superiore ai tre nodi ed è obbligatorio mantenere la rotta verso l’imboccatura. Le moto d’acqua o acquascooters e natanti similari (esclusi quelli adibiti al soccorso) non possono navigare a motore ad una distanza inferiore ai 400 metri dalla costa nonché nella fascia oraria compresa tra le ore 11-13 e 15-17. Il limite delle zone di mare interdette alla navigazione antistanti le aree in concessione e le spiagge libere dev’essere segnalato dai concessionari degli stabilimenti balneari (che devono inoltre possedere i vari requisiti relativi al mezzo nautico per il salvataggio ed agli assistenti ai bagnanti) o dalle amministrazioni comunali con appositi gavitelli di colore rosso o arancione ancorati e posti a distanza di 25 metri l’uno dall’altro. In alternativa ai Comuni è obbligato esporre cartelli in lingua italiana, inglese, francese e tedesco con l’avviso: “attenzione, limite acque interdette alla navigazione (metri 200 dalla costa) non segnalato”.

E’ anche interdetta la sosta ed il transito dei bagnanti sulle scogliere frangiflutti e molti posti a difesa della costa. Per le spiagge libere i Comuni e per le aree in concessione gli stabilimenti balneari devono anche segnalare con gavitelli bianchi il limite delle acque sicure (profondità m. 1,60) entro il quale possono fare il bagno i non esperti di nuoto. Anche in questo caso vanno apposti i cartelli. Durante la stagione balneare l’esercizio della pesca da superficie con l’imbarcazione stazionaria è vietata ad una distanza inferiore ai 300 metri dalle spiagge ed ai 200 metri dalle coste a picco frequentate dai bagnanti. La pesca subacquea sportiva e professionale, opportunamente segnalata, non può avvenire ad una distanza inferiore ai 500 metri dalle spiagge ed è vietato il transito nell’area riservata alla balneazione con fucile subacqueo carico. I trasgressori, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, saranno perseguiti penalmente e contravvenzionati ai sensi del Codice della Navigazione.

di Luca De Ceglie
Fonte : La Gazzetta del Mezzogiorno

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