TRANI : Emergenza ospedali, anche il prefetto al fianco dei sindaci
Sessa ha garantito il monitoraggio della situazione nella Bat
Francesco Ventola sul nuovo ospedale tra Andria e Corato
Con riferimento alle determinazioni della Regione Puglia in materia di
riordino ospedaliero, sono note le difficoltà emerse a più riprese a
causa della chiusura di strutture sanitarie, reparti e servizi
ospedalieri che hanno interessato ed interessano diverse realtà facenti
capo alla azienda sanitaria del nostro territorio provinciale. Le
problematiche emerse attengono al rischio di insufficienza ed
inadeguatezza della risposta assistenziale tale da mettere a repentaglio
la sicurezza dei cittadini e degli operatori e trovano origine nel
basso indice del rapporto posti letto per abitanti, indice che vede la
nostra Asl quale quella maggiormente penalizzata su scala regionale,
ancor di più se ci si sofferma ai posti letto per acuti.
In ragione delle correlate e crescenti preoccupazioni sociali, il
presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola,
ha ritenuto opportuno richiamare l'attenzione del prefetto Sessa,
provocando la convocazione del gruppo di allarme sociale, recentemente
voluto e costituito dal prefetto stesso. In occasione dell'incontro, il
prefetto ha voluto che, oltre ai sindaci interessati, fossero presenti
in particolare le direzioni dell'Ares (l'Agenzia sanitaria regionale,
braccio operativo della Regione in materia) e della Asl Bat, affinchè si
potessero affrontare nel merito e concretamente i temi che attengono ai
problemi direttamente correlati alla chiusura di strutture ospedaliere
di Trani e Canosa, in particolare in considerazione anche di quello che
tutto ciò può provocare negli altri ospedali.
Determinato è stato l'intervento del sindaco di Trani, Luigi Riserbato,
che ha chiesto grande attenzione per lo stato d'animo della comunità
tranese, sottolineando tutte le incongruenze della programmazione
sanitaria ospedaliera. L'intervento del presidente della Provincia,
Francesco Ventola, ha voluto far emergere le difficoltà complessive che
ricadono sia nei confronti delle comunità direttamente coinvolte, sia a
carico di operatori e pazienti degli altri nosocomi perché assolutamente
impreparati strutturalmente e funzionalmente a poter sopperire alle
chiusure in corso o che a breve si appaleseranno ancora. Di qui la ferma
posizione che nulla dovrà chiudere sino a quando non saranno garantiti
servizi più efficienti.
Il presidente Ventola ha denunciato, inoltre, l'assurdità di realizzare
un nuovo ospedale tra Andria e Corato anziché tra Andria e Canosa, così
come programmato da tempo, tanto per ragioni oggettive di equilibrio
territoriale nell'offerta delle prestazioni sanitarie. «E' indubbio - ha
precisato Ventola - che l'ubicazione del nuovo ospedale sulla
direttrice diversa dalla Andria-Canosa, oltre a collocare
perifericamente tale struttura, la stessa non sortirebbe la funzione di
servizio per territori rimasti pericolosamente privi di copertura
adeguata quali sono anche Minervino e Spinazzola. Senza dire della
possibile fruibilità di suoli pubblici provinciali, già messi a
disposizione. Su tutti questi aspetti di conforto è stato il ruolo del
prefetto Sessa che ha confermato il monitoraggio della situazione ed il
suo supporto per quanto potrà essere utile, confidando sulle maturate
consapevolezze sullo stato delle cose da parte dei rappresentanti
presenti di Ares ed Asl Bat».
Fonte Trani ViVa
Nessun commento:
Posta un commento