Liberamente tratto dalla rivista “Triangolo Rosso” del
A.N.E.D. (Associazione Nazionale Esuli e Deportati), Diario di Anna Frank, “Il
grande dittatore” di C. Chaplin
Interpretazione: G. Bufo, M. Filograsso
Elaborazione drammaturgica e aiuto regia.: G. Bufo
Regia: M. Filograsso
Pièce teatrale, liberamente tratta dagli articoli e dalle testimonianze presenti nella rivista dell’associazione nazionale esuli e deportati, è un omaggio attento e poetico alla memoria dell’olocausto e non solo: un uomo e una donna si scambiano le loro cartoline della memoria. Ancora prima dei disuma.ni e tragici fatti dei campi di concentramento “le lettere dal tempo” ci insegnano a riconoscere i segni della fine dell’uInanita nel senso tragico di fine dell’umano, non solo nell’antisemitismo e nell’olocausto ebraico ma nella subdola e incomprensibile discriminazione per esempio, delle leggi fasciste razziali italiane del’38.
Ricordare è un dovere necessario ma ancor più necessaria e la denuncia e la riflessione su quanto ci sia ancora da fare e quanto ancora da lottare, quanto ancora da costruire sulle macerie del tempo.
La. riflessione attraverso la memoria, per guardare con occhi umani la diversità religiosa etnica o sessuale e riuscirne a cogliere finalmente il grande Valore umano contenuto in essa.
Stando attenti che quello che è già stato non continui a verificarsi, in altre forme ed in altri luoghi.
Interpretazione: G. Bufo, M. Filograsso
Elaborazione drammaturgica e aiuto regia.: G. Bufo
Regia: M. Filograsso
Pièce teatrale, liberamente tratta dagli articoli e dalle testimonianze presenti nella rivista dell’associazione nazionale esuli e deportati, è un omaggio attento e poetico alla memoria dell’olocausto e non solo: un uomo e una donna si scambiano le loro cartoline della memoria. Ancora prima dei disuma.ni e tragici fatti dei campi di concentramento “le lettere dal tempo” ci insegnano a riconoscere i segni della fine dell’uInanita nel senso tragico di fine dell’umano, non solo nell’antisemitismo e nell’olocausto ebraico ma nella subdola e incomprensibile discriminazione per esempio, delle leggi fasciste razziali italiane del’38.
Ricordare è un dovere necessario ma ancor più necessaria e la denuncia e la riflessione su quanto ci sia ancora da fare e quanto ancora da lottare, quanto ancora da costruire sulle macerie del tempo.
La. riflessione attraverso la memoria, per guardare con occhi umani la diversità religiosa etnica o sessuale e riuscirne a cogliere finalmente il grande Valore umano contenuto in essa.
Stando attenti che quello che è già stato non continui a verificarsi, in altre forme ed in altri luoghi.
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