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News dalle Città della BAT

lunedì 11 febbraio 2013

ANDRIA : ATTI VANDALICI , QUANDO GLI IMBRATTATORI SONO PROPRIO LE ISTITUZIONI CHE DANNO IL CATTIVO ESEMPIO.


SCUOLE ANCORA PRESE DI MIRA, QUESTA VOLTA PER LE ELEZIONI DEI NOMINATI CHE ANDRANNO A ROMA CON TUTTI I DEMERITI PER AVER PRODOTTO IL NULLA.

Spesso si parla dei cittadini andriesi quali esseri sporcaccioni, senza alcun senso civico e imbrattatori dei luoghi e dei beni pubblici. Noi per primi abbiamo sempre condannato questi gesti dannosi sia per l’immagine della nostra città sia per gli stessi beni presi d’assalto oltre che di natura economica per il loro ripristino.
Se dovessimo essere sinceri fino in fondo e agire come sempre senza sentire il laccio al collo che tira e senza alcun dovere di assoggettamento al potere non possiamo restare in silenzio quando gli imbrattatori diventano le stesse istituzioni che con tanta solerzia tacciano i cittadini con epiteti quando questi non fanno il loro dovere. Se è vero che la campagna elettorale è il momento in cui tutti trasgrediscono e non esiste alcun limite alla ricerca affannosa del voto utilizzando tutti i mezzi e le magagne possibili è anche vero che questo si verifica molto meno se non per nulla quando non esiste la facoltà dell’elezione democratica e libera ma della “nomina” come nel caso del porcellum ancora in atto.
Non vengono nelle nostre case, non ci fermano per strada, non ci danno buoni benzina e non vengono a consegnarci qualche chilo di agnello per carpire la nostra fiducia per mandarli diritti al potere. Non ne hanno bisogno perché i nominati devono solo ringraziare i loro padroni romani per i privilegi ottenuti quindi si defilano e neanche affiggono manifesti perché considerato solo spreco di denaro.
Lasciando da parte quindi i nominati che andranno a Roma con tutti i demeriti per aver prodotto il nulla per il territorio ed essere stati complici attivi dei danni arrecati a tutti gli italiani dal Parlamento degli stessi nominati, invitiamo chi di competenza ad evitare di imbrattare le scuole pubbliche cittadine incollando sui muri appena ripuliti con i nostri soldi i manifesti di propaganda ed informazione elettorale.
Accade sui muri dell’edificio Scolastico in via Milano, in Via Napoli ed altrove.
Purtroppo qualcuno pensa che salire le scale del palazzo significhi diventare l’Alessandro che sciolse, a modo suo, il nodo gordiano ma noi ci permettiamo di ricordare a costoro che non può essere così.
Su un quotidiano in edicola un cittadino di nome, guarda caso, Alessandro P. invita tutte le Associazioni Civiche di Andria “a vigilare e a partecipare attivamente alla vita politica della città”. Noi al signor Alessandro diciamo: gentile sig. Alessandro, se ognuno facesse il proprio dovere qualunque sia il ruolo ricoperto nella società, dal più umile al più prestigioso, non saremmo a questo punto. In ogni caso ci sentiamo di tranquillizzare il sig. Alessandro per quanto riguarda la vigilanza mentre per quanto riguarda la partecipazione quella è una facoltà che deve esserti concessa ma i concessionari non hanno ancora raggiunto questa maturità e la loro maggiore debolezza era e rimane il timore del confronto democratico e diretto con chi la pensa in modo diverso. Loro scelgono i palcoscenici dorati e solitari per comunicare quello che vogliono senza contraddittorio. Questo significa vincere facile e avere il coltello sempre dalla parte del manico.
   
                                                                                                          Il Consiglio Direttivo L.A.C.
Libera Associazione Civica Andriese

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