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mercoledì 26 giugno 2013

BAT : IL SINDACATO DEGLI INFERMIERI ITALIANI

Le ferie estive, in principio furono un momento pensato come baluardo opposto all’alienazione da lavoro e alla liberazione da esso, grazie anche ad amministrazioni bolse in collaborazione con il “ministero della paura” e dell’austerità che, con l’ausilio di strumenti di giustificazione di massa, quali la spending rewiew, sono diventate, emergenza sanitaria. Chiaro che non siamo tutti sulla stessa barca, c’è chi dirige ed orienta e chi subisce, e questi sono i cittadini ed i lavoratori. Arriva il periodo estivo e la nostra dirigenza, con lo stile di un Bertolaso murgiano, appronta il piano di emergenza estivo che di seguito presentiamo e fermamente critichiamo perche la lettura del medesimo, rivela immediatamente la sua ambiguità e la sua natura farlocca. I motivi vanno dal fatto che tale piano cosi come strutturato, ammesso e non concesso che sia equo e condiviso, parte dal presupposto che tutti i contratti in scadenza a fine giugno siano prorogati, ma mentre scriviamo, dopo diverse sollecitazioni del Nursing up sia con note alla DG e sia attraverso i rappresentanti RSU, di proroghe neanche l’ombra, con la conseguenza che un numero cospicuo di infermieri hanno già firmato contratti presso altre ASL pugliesi. Ancora, nel periodo estivo di media sono in ferie obbligatoria (vale la pena ricordarlo) circa il 30 % del personale, facile dedurre che l’agnello sacrificale di questo balbettio amministrativo siano i livelli assistenziali intesi in maniera quanti-qualitativa, in definitiva il sistema sanitario pubblico. Logico chiedersi nonostante nel periodo estivo il 30% del personale non è disponibile, quello che ci sarà può essere in grado di mantenere i livelli minimi? Allora o ci prendiamo in giro nei restanti mesi occultando uno stupefacente esubero, avvolte paventato in maniera errata dall’alta dirigenza, oppure cosa che rappresenta la realtà è che denunciamo da mesi e forse anni è l’assoluta carenza di personale infermieristico, tecnico e di comparto o l’assoluta mancanza di OSS simbolo della nostra battaglia per il demansionamento di categoria. Tutto ciò conseguenza di un assoluta asssenza di programmazione e pianificazione e di un piano di riordino ospedaliero, oramai legge e mai messo seppur minimamente in atto. Perché? Viene immediata un altra considerazione che è quella sugli straordinari. Ad oggi, e siamo al mese di giugno ( dopo note alla DG, attraverso i mass media ed il web) non vi è traccia del pagamento dello straordinario dato dai lavoratori nel 2012, guada caso
serviti a coprire soprattutto il periodo estivo, che rappresenta una violazione primaria ed invalicabile quale il diritto alla retribuzione, pertanto sono in cantiere azioni rivendicative e non escluse pertanto le vie legali con una maggiorazione dei costi. Tutte queste questioni hanno un cappello, un grosso cappello rappresentato dalle scarsissime relazioni sindacali, il quale rappresenta ed evidenzia l’assenza totale di rispetto dalla DG. Non vi sono comunicazioni da parte di chi dirige verso chi rappresenta i lavoratori. Non c’è condivisione. È un rincorrere a documenti, come il piano di cui non abbiamo mai avuto ne comunicazione ufficiale e ne tantomeno passaggio sindacale visto che si tratta di riorganizzare il lavoro e le UUOO. Denunciamo tutto ciò in maniera forte e perentoria, perchè come forza sindacale che agisce nel mondo sanitario, il Nursing Up sente di avere una doppia responsabilità: quella di difendere i diritti dei lavoratori, favorire l’occupazione e quella consequenziale di mantenere, collaborando con chi dirige, un’offerta sanitaria degna sia del lavoro e altrettanto degna della mission che la professione sanitaria esercita nei confronti dei cittadini ritenendo la sanità un bene comune.

Per il direttivo aziendale
Nico Tortora

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