La cucina pugliese colpisce ancora. Esaltando i profumi e le tradizioni nostrane, lo chef Maurizio Gusman, pugliese doc, è stato premiato all” Ordine Internazionale dei Discepoli di Auguste Escoffier”.
Maurizio Gusman è nato a Canosa 39 anni fa e lavora nelle cucine italiane e estere da ben 26 anni, per cui l’esperienza capace di fare la differenza a Maurizio certo non manca. Il premio conferitogli nel corso di una cerimonia ad Altamura lo ha “incoronato” ufficialmente discepolo di Auguste Escoffier. A parere di molti potrebbe sembrare un’ onoreficenza importante come tante altre, ma in realtà c’è di più, perché i Discepoli di Escoffier sono essenzialmente un’Associazione dedita alla trasmissione e all’evoluzione della cucina. I Discepoli prendono il nome stesso dal famoso cuoco francese Auguste Escoffier. Le sue parole ” La cucina si evolverà al passo della società, senza cessare di essere un’arte” racchiudono l’essenza di questa associazione e i suoi valori, che attraverso i discepoli riesce a tramandare: e Maurizio è uno che di questo connubio ne ha fatto una regola di vita e di cucina.
I discepoli di Escoffier si riunirono per la prima volta nel 1954, da un’idea di Jean Ducroux, chef di Nizza ed ex cuoco di Auguste Escoffier; una prima Assemblea si tenne negli anni ’60, quando si assistette alla nomina di 80 Discepoli. Oggi si contano più di 25000 membri in tutto il mondo tra cui il nostro Maurizio che porta alto il nome della gastronomia pugliese, all’interno di un’Associazione internazionale con valori e principi morali di alta caratura; nel decalogo dei principi dell’Ordine si legge infatti che tutti i Discepoli si impegnano a rispettare i Principi Escoffier come : l’impegno nel trasmettere i propri saperi e le proprie conoscenza, mirare ad una perpetua evoluzione o ancora sostenere cause di beneficenza. Tutta la Puglia e il nostro territorio in particolare rivolgono un caro augurio allo chef Maurizio Gusman e ai tanti chef che con questo esempio e tanta volontà possano dedicarsi ad imparare l’arte culinaria e farne il proprio strumento d’eccellenza.
Alessandra Bissanti
Foto: www.informacibo.it
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