«Con la cultura si mangia. E se c'è una cosa buona di
questa crisi, è che ci ha fatto scoprire che
con la cultura, quella legata al territorio, si possono fare anche
profitti, se solo si mettono in rete territori, saperi e saper fare».
Così
si è espresso il giornalista e scrittore Carlo Vulpio, ospite di eccezione del
seminario informativo "Le tipicità gastronomiche,
incentivo al turismo", svoltosi a
Spinazzola, nella sala Innocenzo XII, lo scorso 25 luglio.
Una
platea di spessore e attenta ha assistito all'appuntamento, denso di contenuti
e di intenzioni, tutte dirette alla valorizzazione del ricco e ancora poco
conosciuto patrimonio dei sei comuni murgiani di Canosa di Puglia,
Gravina in Puglia, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia,
Al tavolo dei relatori,
nell'incontro moderato dal corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno Cosimo
Forina, anche il dott. Ignazio di Mauro (Presidente del GAL “Murgia Più”),
Nicola Di Tullio (sindaco di Spinazzola), Luigi Boccaccio (direttore tecnico
del GAL “Murgia Più”), l'arch. Giuseppe Lechiancole (progettista del Centro del
Gusto), Michele Erriquez (chef, consulente nella progettazione esecutiva del
Centro del Gusto) e un convinto Francesco Ventola, presidente della provincia
di Barletta-Andria-Trani e propugnatore del turismo enogastronomico quale
motore di crescita per l'economia dei paesi interni della giovane provincia
pugliese.
Al centro del dibattito, la
presentazione degli interventi a regia diretta del GAL "Murgia Più",
che interesseranno il territorio: una serie di itinerari naturalistici ed
enogastronomici per i quali verrà riqualificata tutta la sentieristica e la
cartellonistica turistica, la creazione del Centro del Gusto nel comune di Spinazzola e di cinque snodi turistici in
ciascuno degli altri comuni del GAL, le campagne di informazione e le
iniziative di formazione che seguiranno alla realizzazione del progetto.
Il Centro del Gusto, che
rivaluterà una delle due sedi dell'ex plesso scolastico"Ciani" di
Spinazzola, sarà a cuore del progetto, che vedrà la luce in meno di due anni.
L'immobile sarà ristrutturato per ospitare attività laboratoriali, un ecomuseo,
show cooking, incontri tra buyers e produttori, lezioni di gusto, convegni e
degustazioni, realizzando un incontro tra saperi e sapori che promette di
alimentare il turismo, accrescere la consapevolezza tra i portatori d'interesse
del mondo rurale, stimolare l'innovazione, insegnare a chi vive il territorio
ad apprezzare le sottili differenze tra un formaggio altomurgiano ed uno
dell'entroterra, tra un filetto di agnello a km 0 ed uno d'importazione.
La scelta di Spinazzola,
quale sede fisica del Centro del Gusto - ha spiegato il presidente del GAL
dott. Ignazio Di Mauro - non è casuale, perché per giungere a Spinazzola dal
mare o dai grandi agglomerati urbani della provincia, è necessario attraversare
tutti i paesi dell'area GAL; allestendo in ciascuna realtà punti informativi e
dedicati alla vendita di prodotti tipici, si riuscirà quindi a convogliare il
turismo verso l'ultimo dei comuni del Gruppo di Azione e verso le strutture
ricettive partner.
Un plauso al progetto, «sincero - ha spiegato il giornalista Vulpio - perché
valorizza ciò che c'è e non cerca di inventarsi improbabili attrattive», è
giunto anche dal presidente Ventola, che pensa alla Comunità Montana della
Murgia Barese Nord-Ovest, come ad un unicum tutto da valorizzare, nel segno di
quel turismo lento che può fungere da ponte tra la Puglia affacciata sul mare,
la Puglia delle città e la Puglia selvaggia delle grandi colline verdi a
confine con la Lucania.
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