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venerdì 6 settembre 2013

TRINITAPOLI : Quale futuro per il museo ? La cultura non è un bene personale o privato.

Le procedure per l’affidamento della gestione del Museo Civico e del Parco Archeologico devono essere aperte e di evidenza pubblica.
La Giunta di Feo ha deliberatoun altro percorso: delegare alla Soprintendenza l’indicazione di società o cooperative per l’affidamento della gestione del Museo e del Parco archeologico poi oggetto di procedura negoziata con il Comune.
Strutture, affidate a terzi, in comodato gratuito. La domanda nasce spontanea: perchè non seguire le normali procedure di trasparenza attraverso un bando pubblico? Che fine fa la nuova legge regionale che disciplina la materia distinguendo in maniera precisa la gestione diretta da quella indiretta? Perchè dopo due anni di annunci ci si riduce all’ultimo momento per trovare una soluzione alla gestione e solo dopo l’aut aut della Soprintendenza pronta a trasferire i reperti come comunicato con una lettera ufficiale del 1 luglio scorso?
Le società indicate con cui attivare la procedura negoziata sono sei come si legge dalla determinazione gestionale del settore cultura del Comune : di Siena, Roma e Firenze.
Questa mattina il nostro gruppo consiliare ha depositato questa mozione in cui chiediamo di revocare la delibera di giunta e sospendere la procedura negoziata già avviata con scadenza tra meno di venti giorni.
Su tutto questo c’è una spada di Damocle. Poco tempo fa, avevo già proceduto ad informare pubblicamente, con una interrogazione all’Amministrazione comunale, della possibilità, manifestata dalla Soprintendenza, di trasferire in altra sede i reperti.
Premesso che la competenza a deliberare per le concessioni di pubblici servizi (Museo) è del consiglio comunale e non della giunta, credo sia arrivato il momento (al netto dei ritardi accumulati per chiare responsabilità) di aprire un tavolo di lavoro per confrontarsi su quello che è di stretta competenza dell’ente locale: la gestione dei beni e dei luoghi culturali in stretta correlazione con i principi di valorizzazione e di salvaguardia degli stessi.
Prima di tutto gli interessi generali. La cultura non è un bene personale o privato.
Donato Piccinino
Capogruppo Trinitapoli da Vivere

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