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Il Comune di Bisceglie è il primo comune di Puglia ad aver già approvato (in data 28.06.2013) il bilancio di previsione 2013.
Il Comune di Bisceglie è il primo comune di Puglia ad aver già approvato (in data 28.06.2013) il bilancio di previsione 2013.
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Primo comune in Puglia adottare il
“Riequilibrio” di bilancio entro il termine del 30 settembre.
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Primo comune in Puglia ad aver già adottato dal
2012 il ”Bilancio Sperimentale” che il governo Letta ha reso obbligatorio per
la generalità dei comuni italiani dal
01.01.2015.
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Unico comune in Italia ad essere stato inserito
dal governo sia nella sperimentazione del Piano delle Performances che in
quella del nuovo Bilancio dei Comuni.
“Con questi presupposti, l’adozione della delibera di
riequilibrio di bilancio offre
l’occasione per mettere in risalto la grande risposta in termini di efficienza
amministrativa, di trasparenza e di razionalizzazione della spesa da parte della mia amministrazione”. Ha dichiarato il sindaco Francesco Spina.
“Aver perso circa 10 milioni di euro di trasferimenti dallo Stato progressivamente,
negli ultimi cinque anni, non ha determinato un aumento dell’indebitamento
gestionale: quest’anno per la prima volta negli ultimi quindici anni, i debiti
fuori bilancio da finanziarsi con nuove
risorse scendono sotto la soglia dei 2 milioni di euro (1,9 milioni), di cui
500 mila euro circa potranno essere recuperati
da altri soggetti (dunque la quota netta del comune ammonta a circa 1,4
milioni di euro). Ad esempio verranno pagati 350 mila euro circa per un
esproprio del 2001 effettuato dal commissario delegato per l’emergenza
ambientale dell’epoca per acquisire il
terreno su cui è stato realizzato il depuratore comunale. Tali somme potranno
essere recuperate dal Ministero e dalla Regione che all’epoca finanziarono e
curarono il procedimento di espropriazione.
Gli altri debiti riguardano fattispecie di spese legali
derivanti da sentenze o da ordini del Tribunale dei Minori che hanno disposto
l’affidamento in strutture di accoglienza di minori a carico del comune per
circa 1 milione di euro.
Lo sforzo di contenere l’indebitamento si è già sostanziato
con l’istituzione dell’avvocatura comunale che consentirà di evitare i
pignoramenti e di risparmiare sull’utilizzo di professionalità esterne.
Inoltre, in questi sette anni non si è mai fatto ricorso ad
alcun mutuo né per realizzare opere
pubbliche per circa 200 milioni di euro (frutto di finanziamenti europei e
regionali) né per coprire debiti o perdite di bilancio.
Ma il comune di Bisceglie non ha giocato solo in difesa e
addirittura nel consiglio comunale del 30
settembre adotta quattro straordinarie nuove delibere:
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Primo piano di sostegno organico per la lotta
alla povertà: oltre alla social card viene istituito un fondo per pagare le
bollette e i servizi essenziali alle famiglie indigenti, un fondo per il sostegno
all’inserimento lavorativo delle persone in condizioni di precarietà, un
microcredito per le imprese in difficoltà e per l’imprenditoria femminile.
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Mentre gli altri comuni vendono le proprietà per
pagare i debiti, il comune di Bisceglie acquista, esercitando il diritto di
prelazione, la quota del 48% del socio
privato della società “Bisceglie Approdi”
per circa 400 mila euro.
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Verrà realizzato il manto in erba sintetica e completata la ristrutturazione, già avviata tre anni fa (400 mila euro per
l’impianto di illuminazione, recinzione ecc) del campo “vecchio” Di Liddo,
struttura storica del calcio biscegliese (il nuovo intervento ammonta a 600
mila euro).
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Viene completata l’opera di internalizzazione
dei servizi tributari, già avviata
dall’Amministrazione
Spina per IMU e TARES, includendo anche i tributi minori e
realizzando così un ulteriore risparmio di spesa per le casse comunali.
Ringrazio la parte politica più responsabile della città,
sia di maggioranza che di opposizione, che contribuisce con il sostegno e con
proposte e critiche costruttive a mantenere forte e sano il nostro comune nel momento più difficile dal dopoguerra.
Un ringraziamento infine al segretario generale, a quei dirigenti e a quei dipendenti che
lavorano duramente per attuare con
trasparenza e competenza gli indirizzi politici di un’amministrazione così
dinamica e prolifica di intuizioni e di progettualità”
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