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mercoledì 23 ottobre 2013

SAN FERDINANDO DI PUGLIA : Lavori ancora fermi per il Palazzetto dello Sport

Ancora fermi “ai blocchi di partenza” i lavori per il palazzetto dello sport comunale a San Ferdinando di Puglia, opera da anni attesa per l’intera comunità Ofantina. A distanza di 15 mesi, dopo ripetute interrogazioni presentate da parte del gruppo Consiliare “Uniti per San Ferdinando” al Sindaco Dott. Lamacchia e all’Assessore ai Lavori Pubblici Di Pace, sull’intera questione palazzetto dello Sport permane un silenzio assordante. In merito a tale vicenda è intervenuto il Coordinatore locale della Giovane Italia e dirigente del PDL cittadino, Nicola Lopizzo, il quale ha voluto puntare nuovamente i riflettori sulla vicenda. «Assurdo tenere in stallo l’avvio di un’opera così importante e prioritaria per i cittadini San Ferdinandesi. La deprecabile quanto ingiustificata decisione di spostare la costruenda Palestra (prevista accanto alla Piscina, in via Gramsci) presso il campo sportivo comunale, per poi riportarla laddove fu originariamente appaltata ci sta costando sia in termini di benefici per le tante associazioni sportive locali, che faticano a trovare spazi adeguati per le loro attività, sia in termini economici. Ad oggi, per quanto ci consta sapere, questa CAPRIOLA Politico - Amministrativa ci è constata oltre 100.000,00€ tra i danni lamentati dall’impresa per i ritardi accumulati ed i costi aggiuntivi esposti dal direttore dei lavori. L’immobilismo di una Amministrazione arroccata sulle proprie posizioni, la mancanza di programmazione, di parsimonia e di acume politico-amministrativo, potrebbe riservare devastanti ripercussioni economiche, culturali e sociali alla nostra Città. Così come è stato per l’Interporto, la Piscina Comunale, il Caso Pasculli e i mercatini di Via Foggia. Tutte opere di malgoverno di cui ancora oggi portiamo i segni.
Ne “Il Principe”, trattato di dottrina politica dedicato a Lorenzo de’ Medici,  Macchiavelli espose nei suoi 26 capitoli le caratteristiche che avrebbe dovuto possedere un buon principe al fine di conservare e, soprattutto, accrescere lo Stato. Nello scritto vengono affrontati diversi temi, ma quello prepotentemente che mi è tornato in mente è l’idea che Machiavelli ha della storia. Egli ne ha una concezione ciclica: “Tutti li tempi tornano, li uomini sono sempre li medesimi”. Per il filosofo fiorentino, la storia deve essere il punto di riferimento per ogni politico dato che, studiandola e conoscendola, offre non solo modelli da imitare, ma indica anche le strade da non ripercorrere, gli sbagli in cui non ricadere utilizzando le esperienze degli errori. Trarre insegnamento dal filosofo Rinascimentale potrebbe aiutare gli Amministratori attuali nell’affrontare e nel saper riconoscere gli errori che negli anni passati hanno commesso e che, ciclicamente, stanno ripetendo. A buon intenditor…»


                                                                                                                                 Nicola Lopizzo

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