Ancora fermi “ai blocchi di
partenza” i lavori per il palazzetto dello sport comunale a San Ferdinando di
Puglia, opera da anni attesa per l’intera comunità Ofantina. A distanza di 15
mesi, dopo ripetute interrogazioni presentate da parte del gruppo Consiliare “Uniti
per San Ferdinando” al Sindaco Dott. Lamacchia e all’Assessore ai Lavori
Pubblici Di Pace, sull’intera questione palazzetto dello Sport permane un
silenzio assordante. In merito a tale vicenda è intervenuto il Coordinatore
locale della Giovane Italia e dirigente del PDL cittadino, Nicola Lopizzo, il
quale ha voluto puntare nuovamente i riflettori sulla vicenda. «Assurdo tenere
in stallo l’avvio di un’opera così importante e prioritaria per i cittadini San
Ferdinandesi. La deprecabile quanto ingiustificata decisione di spostare la costruenda
Palestra (prevista accanto alla Piscina, in via Gramsci) presso il campo
sportivo comunale, per poi riportarla laddove fu originariamente appaltata ci
sta costando sia in termini di benefici per le tante associazioni sportive
locali, che faticano a trovare spazi adeguati per le loro attività, sia in
termini economici. Ad oggi, per quanto ci consta sapere, questa CAPRIOLA
Politico - Amministrativa ci è constata oltre 100.000,00€ tra i danni lamentati
dall’impresa per i ritardi accumulati ed i costi aggiuntivi esposti dal
direttore dei lavori. L’immobilismo di una Amministrazione arroccata sulle
proprie posizioni, la mancanza di programmazione, di parsimonia e di acume
politico-amministrativo, potrebbe riservare devastanti ripercussioni
economiche, culturali e sociali alla nostra Città. Così come è stato per
l’Interporto, la Piscina Comunale, il Caso Pasculli e i mercatini di Via
Foggia. Tutte opere di malgoverno di cui ancora oggi portiamo i segni.
Ne “Il Principe”, trattato di
dottrina politica dedicato a Lorenzo de’ Medici, Macchiavelli espose nei suoi 26 capitoli le
caratteristiche che avrebbe dovuto possedere un buon principe al fine di
conservare e, soprattutto, accrescere lo Stato. Nello scritto vengono
affrontati diversi temi, ma quello prepotentemente che mi è tornato in mente è
l’idea che Machiavelli ha della storia. Egli ne ha una concezione ciclica:
“Tutti li tempi tornano, li uomini sono sempre li medesimi”. Per il filosofo
fiorentino, la storia deve essere il punto di riferimento per ogni politico
dato che, studiandola e conoscendola, offre non solo modelli da imitare, ma
indica anche le strade da non ripercorrere, gli sbagli in cui non ricadere utilizzando
le esperienze degli errori. Trarre insegnamento dal filosofo Rinascimentale
potrebbe aiutare gli Amministratori attuali nell’affrontare e nel saper
riconoscere gli errori che negli anni passati hanno commesso
e che, ciclicamente, stanno ripetendo. A buon intenditor…»
Nicola
Lopizzo
Nessun commento:
Posta un commento