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News dalle Città della BAT

mercoledì 2 ottobre 2013

TRINITAPOLI : Lucia è disperata «Mia figlia è scomparsa nel nulla, aiutatemi»

Una vita difficile, quella di Lucia Bevilacqua, 50 anni, originaria di Trinitapoli nella Bat. Un’esistenza da senzatetto che si dipana tra piazza Moro, il dormitorio «Andromeda» in corso De Gasperi, le mense cittadine e la carità della Comunità di Sant’Egidio. E adesso un incubo che le toglie il già poco sonno: «Non ho più notizie di mia figlia Valeria Piscitelli, dall’8 settembre. Il suo telefonino squilla a vuoto». Ventidue giorni di angoscia, quindi, tre settimane che le hanno scavato il viso, arrossato gli occhi, arato una ferita profonda sul cuore. Fino all’appello disperato: «Chi ha notizie di mia figlia può telefonare al 380/9063623, è il cellulare di una madre che non vive più».

La giovane apparentemente scomparsa ha 23 anni, è alta circa un metro e 65, ha capelli biondi lisci e grandi occhi celesti. Una bella ragazza dai lineamenti armoniosi, come si nota dalla foto sia pure in bianco e nero che Lucia ha affisso alla garitta della Polizia municipale collocata davanti alla stazione centrale. Valeria è già mamma a sua volta di due maschietti, Mario, di 3 anni e mezzo, e Jonathan, di uno e mezzo, nati dalla relazione con il compagno, Davide, artigiano edile di Oria, in provincia di Brindisi. E proprio dalla casa di Oria sembra che la giovane si sia allontanata all’alba di domenica 8 settembre, verso le 5.

Mamma Lucia piange: «Davide si è accorto dell’allontanamento, mi ha telefonato e ha presentato la denuncia ai Carabinieri. Mi ha detto che Valeria non ha portato via nulla, né una valigia né una cambiata. Ha confessato che il giorno prima, il sabato, avevano avuto una discussione». L’ultimo avvistamento? «So che verso le 3 di quella domenica pomeriggio mia figlia è stata ad Andria, all’istituto delle suore nel centro storico (presumibilmente le Betlemite, ndr) dove è cresciuta da bambina. Qui ha parlato con la direttrice», racconta Lucia Bevilacqua asciugandosi le lacrime.
«Da quello che ci ha riferito la suora - continua -, Valeria si è inventata di sana pianta una storia che io sarei gravemente ammalata di tumore e che sarei ricoverata in ospedale. A quanto pare, piangeva mentre spiegava questa cosa alla superiora. Si sarebbe trattenuta ad Andria tre, forse quattro ore. Poi se n’è andata. Da allora il buio».
di CARLO STRAGAPEDE
Fonte Gazzetta del mezzogiornoIl retroterra familiare della vicenda è complesso. Valeria, nata a Barletta, è la penultima dei quattro figli di Lucia Bevilacqua. A causa delle condizioni economiche difficili, Valeria trascorre parte dell’infanzia nell’istituto andriese. Da dove, a sentire la madre, un giorno fuggì con altri sette bambini: «Furono ritrovati a Canosa e ricondotti in istituto». Nella mente della madre vengono a galla fotogrammi ancora nitidi. «Scrivete che io a mia figlia voglio bene e che non sono arrabbiata con lei. Mi basta che si rifaccia viva. Prego Padre Pio che non le sia accaduto nulla di male». Non si sa se la 23enne si sia allontanata da sola o con qualcuno, né con quale mezzo abbia percorso i 170 chilometri da Oria ad Andria.

1 commento:

  1. una foto della ragazza non la vedo come mai? sarebbe utile pubblicarla cosi si rende più facile le ricerche.

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