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News dalle Città della BAT

sabato 2 novembre 2013

ANDRIA : L’ASSESSORA REGIONALE GENTILE NON HA VOLUTO ASCOLTARCI ?

PECCATO, LE AVREMMO ANCHE DETTO CHE PER UN ESAME ECOGRAFICO BISOGNA ATTENDERE MOLTI MESI MA FORSE LEI LO SA GIA’

Dopo la visita ad Andria da parte dell’Assessora regionale alla Salute, Elena Gentile, pare che il cassetto sia stato richiuso e gli indumenti sono di nuovo in disordine e pure sporchi.
Non sappiamo se e quando si verificheranno le condizioni prospettate dall’Assessora riguardo l’ampliamento di un Ospedale, quello di Andria, che invece andrebbe a nostro avviso spostato in altra sede periferica lasciando l’attuale sito alla fruizione dei cittadini che lo avrebbero utilizzato quale area parcheggio e di servizio visto che queste opere non si sono mia realizzate perché bisognava accontentare i palazzinari che hanno goduto grazie ad appoggi e sostegni molto importanti, anche se poi vendere è sempre più difficile, e questo lo diciamo da almeno vent’anni.
Tornando alla visita dell’Assessora regionale è un vero peccato che non siamo ancora riusciti ad entrare nelle sue grazie e ad ottenere la sua attenzione perché qualche parolina l’avremmo voluta dire direttamente, su cose reali e non su progetti faraonici che mai saranno realizzati, come non si realizza ancora ad Andria la questura, le opere pubbliche sempre lasciate a metà, l’interramento della ferrovia, il nuovo mattatoio comunale ove si continuano a spendere fior di milioni di euro per il nulla; teatri ancora inesistenti, aree fieristiche, centri per anziani abbandonati e tante altre illusioni che siamo certi occuperanno tutto lo “spazio promesse” nelle prossime trasmissioni televisive a pagamento per la prossima campagna elettorale , altrimenti di cosa parlerebbero?
All’Assessora gentile, invece, avremmo voluto chiedere: di fronte a tutta questa progettualità per sprecare sette milioni di euro iniziali che probabilmente diventeranno, come al solito, almeno il doppio, e l’abbattimento della vecchia ala per costruire la nuova proprio nello stesso ospedale ha lasciato traccia in tal senso e venne pure prevista l’area per l’elicottero che non è mai atterrato né mai atterrerà a meno che non si voglia mettere a serio rischio la tenuta dell’intero stabile che pare essere peraltro molto fragile, quali risposte dare ai sofferenti?
All’Assessora avremmo chiesto se di fronte a cotanta voglia di migliorare le strutture non sia il caso di anteporre il miglioramento dei rapporti con le persone, con i malati e con le famiglie che soffrono.
Poiché chi ci conosce sa molto bene che esponiamo solo fatti reali e realmente accaduti e che continuano ad accadere succedendosi in maniera vertiginosa e costante, raccontiamo un’altra brutta storia che speriamo finisca nel miglior modo possibile.
Di fronte alla necessità di effettuare degli approfondimenti clinici e diagnostici per un problema serio alla prostata con richiesta di ecografia e biopsia non è forse esagerato dover attendere fino al 21 febbraio 2014 per ottenere questi esami?
Ma fino a febbraio 2014 il povero paziente quanta pipì deve continuare a mettere fuori anche per moltissime volte durante il giorno e la notte, a causa della disfunzione?
Ma siamo sicuri che quel paziente al 21 febbraio 2014 ci arriverà? In che condizioni? Peggiorato? E se arriverà peggiorato di qualcuno sarà pure la responsabilità? E se malauguratamente dovesse non arrivarci mai sarà pur di qualcuno la responsabilità?
Assessora Gentile, abbiamo visto in tv la schiera di politici, di affiancatori, di simpatizzanti, di gente sempre in attesa del proprio turno glorioso, di infermieri, di personale medico, paramedico, dirigenziale tutti ad ascoltare le sue parole e a farle onore.
In quel bel salone tirato a lucido per l’occasione non abbiamo visto, però, i sofferenti, quelli che attendono le risposte, quelli che mentre lei parlava e veniva ricevuta come una first lady, soprattutto dai politici sempre in prima linea e quasi sempre nascosti sotto le gonnelle, proprio in quei momenti erano in code infinite ad attendere il loro turno per pagare tickets e prestazioni presso i famigerati Cup che dovevano risolvere i problemi ma li stanno creando.
Se avesse parlato con i sofferenti avrebbe avuto modo di toccare con mano la realtà di chi soffre, anche a rischio di ricevere qualche esternazione derivante dalla disperazione e dalla insopportabilità di vedere sprechi quotidiani di soldi pubblici regalati letteralmente per mantenere il sistema burocratico della Regione Puglia.
Assessora, chi si rivolge alla Sanità non si rivolge al bar per un cappuccino ma si trova in una situazione e in una condizione di estrema difficoltà e necessità quindi le risposte devono essere certe e immediate.
Noi abbiamo una lunga e dettagliata documentazione anche clinica con casi che dimostrano che molte persone che operano nella nostra Sanità dovrebbero cambiare immediatamente mestiere e restituire benefici e patrimoni costruiti con i soldi pubblici.
Noi rimaniamo disponibili ad incontrarla, anche nella sua sede istituzionale barese, quindi se riuscirà a ritagliare un pò di tempo anche per noi sofferenti, le saremmo per sempre grati ma la preghiamo di fare presto perchè il momento politico è molto delicato e le situazioni cambiano da un momento all’altro, come anche lei ben sa.

                                                                                                                  Il Presidente
                                                                                                    Associazione L.A.C. – Andria

                                                                                                       signor Vincenzo Santovito

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