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giovedì 9 gennaio 2014

TRINITAPOLI : Guardie campestri si viaggia verso il risanamento

I brillanti risultati delle operazioni condotte, dal 2010 ad oggi, dal  Consorzio delle Guardie campestri, in collaborazione con il comando della locale stazione dei Carabinieri, per il controllo della legalità nelle campagne di Trinitapoli, sono stati diffusi dal presidente del Consorzio delle Guardie campestri, Rosario Sarcina
“Solo nel 2013, in sintesi, sono state fermate ed arrestate dai Carabinieri 16 persone; recuperati 20 quintali di olive e relativi attrezzi agricoli; 98 casse di pesche pari a 35 quintali; 500 carciofi; recuperate 20 auto, 1 scooter e 1 motocarro; sventati furti e azioni delittuose”.
“Oltre al ruolo svolto dai carabinieri - ha dichiarato il presidente Sarcina -, la strategia del Consorzio di assicurare il controllo delle campagne durante tutte le 24 ore, messa in campo dal vice presidente Geremia Buonarota, in qualità di responsabile del personale, è stata determinante e resa possibile dall’impegno del capo guardia, Michele Pignataro, e delle guardie, soprattutto i nuovi assunti”.
“Il Consorzio - ha aggiunto Sarcina - nel 2013 ha dovuto destreggiarsi tra molteplici difficoltà rivenienti da mancata liquidità, difficoltà nel reperimento del credito, contenzioso, pagamenti relativi alle gestioni precedenti, ecc...”.
Per dare una soluzione alla difficile situazione, il Cda e i sindaci revisori hanno deciso all’unanimità alcune iniziative. La prima, per sanare la debitoria, è stata quella di recuperare le somme dovute dai soci morosi, tentando recuperi mai intrapresi in passato. Tra i soci morosi v’è anche il Comune di Trinitapoli che è debitore di 27.000 euro e verso il quale sono stati operati gli atti ingiuntivi per il recupero di 16.000 euro (somma dovuta per i precedenti anni), mentre si sta cercando un’intesa per la riscossione di quella dovuta per il 2013 di 11.000 euro. La seconda iniziativa è stata quella di avocare al Consorzio la riscossione delle quote dovute dai soci, con un risparmio netto valutabile intorno ai 50.000 euro annui (somma che veniva pagata alla finanziaria per l’espletamento dello stesso servizio). La terza è stata quella di reperire nuovi soci, così da portare nuova linfa al Consorzio. La quarta è quella di tentare l’unificazione dei Consorzi operanti sul territorio, principalmente quelli aderenti alla Federazione dei consorzi guardie campestri, così da ridurre notevolmente i costi di gestione. La quinta è quella di verificare, in collaborazione con la Federazione dei Consorzi, le possibilità di ricevere credito stipulando accordi con istituti bancari che si sono dichiarati disponibili (tutt’ora sono in corso trattative). La sesta è quella di combattere, insieme agli organi di controllo (Prefettura e Questura), coloro che abusivamente esercitano la guardiania, sottraendo preziose risorse al Consorzio che agisce a norma di legge.
GAETANO SAMELE

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