Nella riunione del 7 aprile
2014 il Presidente della Provincia Bat ha confermato la sua volontà di far
cessare l'Istituto Tecnico Agrario “Umberto I” a partire dal 31 agosto
prossimo, avendo preventivamente autorizzato l'attivazione del settore
tecnologico, indirizzo agraria, agroindustria ed agroalimentare presso l'IISS
“R. Lotti” di Andria, quindi contrariamente all'avvio del processo di
statizzazione. Ciò è supportato dal fatto che la Provincia non ha minimamente
proposto all'USR la sottoscrizione di una convenzione per la
regolamentazione del cambio di gestione
nelle mani dello Stato, sia relativamente al passaggio degli studenti e dei
docenti, sia con riferimento alla sede e alla denominazione.
A nulla sono servite le
proteste da parte degli alunni della scuola e i pareri giunti al Presidente
Francesco Ventola tramite diversi canali di comunicazione da parte del Sindaco
di Andria, del Sindaco di Trani e dell'On. D'Ambrosio, il quale ha altresì
disatteso tutte le richieste espresse nel documento redatto dagli studenti in
occasione dell'Assemblea d'Istituto del 29 marzo scorso.
La decisione del Presidente
della Provincia Bat, non tiene minimamente conto della perdita della
personalità giuridica dell'ITA “Umberto I”, il quale verrebbe soppresso dopo
130 anni di storia, della perdita di tutto il bagaglio di
conoscenze e di competenze, con la dispersione del patrimonio storico,
didattico e culturale (contrariamente a quanto sostenuto
dall'amministrazione provinciale); quindi della mancanza del presupposto della continuità
didattica indispensabile per i tanti ragazzi che ogni anno si iscrivono sempre
più numerosi, confidando nell'esperienza ultrasecolare dell'Istituto.
Il Presidente Ventola continua
a ribadire che nulla cambierebbe, a parte il nome, i docenti (sia a tempo
determinato sia a tempo indeterminato) e la gestione che di fatto verrebbe
svolta dall'IISS “R. Lotti”. Allora ci faccia capire cosa è che non cambia
perché di fatto non si è ancora capito! Per quanto ne voglia dire, non è
possibile mantenere la denominazione dell'ITA “Umberto I”, se allo stesso tempo
lo stesso afferma che l'ITA E' MORTO da due anni! E la conseguenza che
contrasta con quello che dice è che di fatto le 84 iscrizioni alle classi prime
sono passate all'altra scuola nonostante la mancanza di un'apposita convenzione
che disciplini il passaggio della gestione dell'ITA allo Stato!
Allora ci si chiede come mai il
Presidente abbia deciso di non avviare il processo di statizzazione e di
disfarsi dell'ITA in questo modo? Il tutto a danno dell'intera comunità che lo
ha votato qualche anno fa confidando sulla sua capacità di amministrare le
risorse del territorio!
Ora, a dire del Presidente
sembrerebbe che la decisione sulla statizzazione spetti al MIUR, ma come ben
sa, il Ministero non può pronunciarsi nell'arco di qualche giorno, atteso che
entro il 15 aprile l'IISS “R. Lotti” dovrebbe presentare la richiesta per
l'organico dei docenti che da settembre prossimo dovrebbero sostituire i
docenti dell'ITA. Questo è l'ennesimo tentativo di voler scaricare le decisioni
agli altri senza peraltro metterli nelle condizioni di poter capire la
situazione dell'Istituto!
Peraltro il Presidente non si è
ancora espresso in ordine alle classi dalle seconde alle quinte! Che fine
farebbero queste ultime? Si deve tener conto che tali iscrizioni sono state
rinnovate per effetto del fatto che la scuola sarebbe stata “statalizzata”,
confidando nei benefici e nelle maggiori opportunità che ne sarebbero derivati
da tale procedura! E che solo ora si scopre non essere stata mai avviata!
In questa grande confusione gli
studenti chiedono che il Presidente faccia un passo indietro, in particolare
che:
1.
la gestione dell'ITA torni nelle mani della
Provincia Bat;
2.
le 84 iscrizioni passate all'IISS “R. Lotti”
ritornino all'ITA (perché se gli alunni avessero voluto iscriversi ad altro
Istituto lo avrebbero fatto per loro scelta, quindi non è possibile passare da
una scuola all'altra le iscrizioni senza autorizzazione delle famiglie!);
3.
si avvii il processo di statizzazione secondo l'iter
normativo previsto;
4.
si mantenga lo status quo in attesa di un
provvedimento definitivo di passaggio allo Stato.
Pertanto, gli studenti dell'ITA
“Umberto I” chiedono che il Presidente Francesco Ventola accolga le suddette
richieste e si pronunci con un documento ufficiale entro oggi. In mancanza di
un celere riscontro, gli stessi annunciano che da domani riprenderanno le
azioni di manifestazione e sciopero, fino a coinvolgere l'intera comunità del
territorio, genitori, alunni di altre scuole e associazioni, al fine di far
sentire la propria voce.
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